Fonte: Il Gazzettino
Una ambientalista
filippina che lottava contro l'inquinamento atmosferico della sua
città provocato da un deposito di carbone è stata uccisa a colpi di
pistola da due killer. Lo riferisce il sito ambientalista Mongabay.
Gloria Capitan, 57 anni, il 1° luglio si trovava nel suo karaoke bar
a Mariveles, nell'isola di Bataan, nelle Filippine. Due uomini sono
entrati nel locale e le hanno sparato tre colpi, uccidendola.
Suo
nipote di otto anni è rimasto ferito a un braccio da un proiettile
vagante. Capitan guidava un comitato di cittadini che lottavano
contro l'inquinamento provocato da un deposito di carbone a cielo
aperto. Secondo una ricerca pubblicata di recente dalla ong Global
Witness, il Brasile e le Filippine sono i due Stati più pericolosi
al mondo per gli ambientalisti. Su 185 attivisti uccisi in tutto il
mondo nel 2015, 33 vivevano nelle Filippine. «Se questo è un
messaggio per far tacere altri attivisti anti-carbone come lei,
allora si sbagliano di grosso - ha commentato Val De Guzman, del
Movimento filippino per la giustizia climatica -. Dal sangue uscito
dal corpo di Gloria spunteranno ancora più attivisti. Invece di
farci stare zitti, rafforzeranno solo la nostra convinzione, che la
minaccia nefasta del carbone deve finire».
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