mercoledì 6 luglio 2016

La giustizia è più importante della legalità


Testo di Saverio Tommasi

Eritreo, viaggiava chiuso in un trolley, con le gambe piegate strette al petto e la testa fra le ginocchia che stavano quasi all’altezza del mento. Stava lì e stava zitto perché voleva andare in Svizzera, partendo dall'Eritrea. Io di solito nel trolley ci metto un pigiama non piegato, una camicia piegata male e una maglietta in più rispetto al numero dei giorni di trasferta perché in viaggio mi sudano le ascelle e quando arrivo ho bisogno di cambiarmi. Il sudore è una brutta bestia.

 
La parola "Eritrea" deriva dal greco antico erythros, e da 21 anni non ci sono elezioni democratiche. In Eritrea ci stava una colonia italiana e quell'uomo scappava cercando libertà e lavoro in Svizzera. Scappare da una condizione disperata è un dispetto a chi sta bene, secondo la legge. Per questo considero la legalità l’ultimo rifugio degli imbecilli, perché la legalità, quando è svincolata dalla dignità umana, è solo un altro nome con cui l'oppressore chiede il conto all'oppresso. Io non voglio legalità, io voglio giustizia; perché anche gli amici del regime che denunciavano i bambini ebrei nascosti nei solai, si comportavano secondo la legge, e addirittura la legge li premiava con un contributo in denaro. Ma non era giusto, esattamente come non è giusto aprire un trolley e trovarci un uomo che scappa invece di una maglietta pulita contro il sudore da viaggio. Io voglio le magliette pulite, i trolley usati come trolley, e la giusta accoglienza per chi fugge.
Non mi sembrano richieste strane, mi sembrano richieste giuste.

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