lunedì 11 luglio 2016

Piangere o combattare



Non voglio fare sconti sul razzismo, che altro non è che la paura della diversità, ma non voglio neanche subire torti e sacrifici, non scelti, per consegnare il mio paese a persone, in gran parte giovani aitanti, molto esigenti, anziché aiutare i veri bambini bisognosi che muoiono di fame, anziché eliminare gli sfruttamenti in quei paesi, che dovrebbero avere l'orgoglio di trattenere i loro giovani combattivi per cambiare in meglio il loro status. Perché pretendere dall'Italia, retrocessa economicamente in tutti i settori, compreso il potere politico estero, perché scaricare a noi problemi di persone straniere, a svantaggio della nostra gente che ha fatto guerre e lavorato sodo per costruire questo paese e avere delle sicurezze! 


Nessuno può darci lezioni di morale, neanche il Papa, su una discriminazione così evidente scaricata solo su di noi! C'è un'evidente guadagno economico su queste immigrazioni e basterebbe individuare questi commercianti di uomini, per capire la sostanza degli avvenimenti! Chi appoggia e favorisce ciò che sta succedendo, tacciandoci di essere razzisti, anziché guardare una realtà che ogni giorno a macchia di leopardo, porta miseria, violenza, porta a diventare noi ospiti a casa nostra, togliendoci anche l'arbitrio della protesta! Un governo ridicolo che dimostra di non amare né il suo Paese, né la sua gente che, nel mondo, ha solo esportato braccia forti per lavorare, senza avere mai un sostegno da nessuno! State svendendo l'Italia, creando disordine e caos, coprite tutte le nefandezze che compite tra di voi e vorreste anche il nostro benestare! Non ci resta che piangere o combattere! Io scelgo l'ultima!

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