Testo di Paolo Sensini
Hanno strepitato come indemoniati per oltre due decenni con un
unico slogan declinato in tutte le salse possibili: "no global",
con cui i più sgamati tra loro si sono ritagliati non poche sinecure
parassitarie a spese dei contribuenti. Poi vince e diventa presidente
degli Stati Uniti uno che, giusto o sbagliato che sia, ha come primo
punto del suo programma di combattere la "globalizzazione
economica". E loro che fanno? Strillano e manifestano come
tarantolati bollandolo col solito rosario d'anatemi trito e ritrito:
razzista, fascista e sessista. Ormai siamo ben oltre la patologia.
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