Testo di Andrea Cisternino
"L'uccisione di una balena con i metodi più moderni è una
crudeltà che va al di là di qualunque descrizione. Un arpione
esplosivo, concepito per uccidere velocemente, a un grosso cetaceo
non fa che danneggiare gli organi. L'animale si dibatte, butta
sangue, e inizia ad affogare nella propria emorragia. Lo legano al
lato della nave, ci piantano dentro una sonda e ci fanno passare
migliaia di volt di corrente elettrica nel tentativo di ucciderlo più
velocemente. La balena urla, si lamenta e si dibatte. Spesso, se si
tratta di una mamma, il suo piccolo le gira attorno freneticamente,
condannato a sua volta a una lenta agonia. Ma nemmeno la corrente
elettrica riesce ad uccidere la balena, e normalmente ci vogliono da
15 ai 20 minuti di questa tortura perché affoghi e muoia. Qualunque
cosa si pensi dell'elevata intelligenza delle balene, delle loro
strutture sociali avanzate, delle evidenti emozioni e della ancora
misteriosa abilità di comunicare su lunghe distanze, questo metodo
per uccidere non sarebbe consentito come pratica standard in alcun
macello al mondo.
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