Testo di Paolo Sensini
Una constatazione elementare: non appena vi è qualcosa che non li
soddisfi (cibo, wifi, alloggi, rassismo, ospitalità, vestiti), i
finti "profughi" sbarcati in Italia dalla marina militare
si ribellano ed esigono a gran voce o con sommosse il "rispetto
dei loro diritti". Dai paesi da cui provengono, invece, se la
sono squagliata senza rivendicare alcunché, abbandonando
vigliaccamente in loco donne, bambini e anziani. Un comportamento
così esemplare e rimarchevole che la presidenta Boldrini, con il
solito tempismo, equilibrio mentale e infallibilità di giudizio, ha
salutato come inconfondibile segno dei "nuovi partigiani".
Appena arrivati qua tutti indomabili reclamatori di "diritti e
dignità umana"; là invece pecorelle che scappano a gambe
levate senza aver opposto alcuna resistenza, ammesso che ve ne sia
realmente bisogno nei loro contesti d'origine... C'è qualcosa che
non torna, salvo i conti di Coop, Caritas e compagnia cantante. E
forse anche qualcos'altro.
un tempo chi fuggiva dalla guerra era un DISERTORE.
RispondiEliminaoggi è un profugo.
ma questi non sono profughi che fuggono dalla guerra,infatti non ci sono quasi donne e bambini....sono tutti maschi giovani che sono venuti in europa a scop... le bianche e farsi mantenere.
RispondiEliminaal loro posto probabilmente lo farei anch'io.
e speriamo che in mezzo a loro non ci siano uomini della nuova gladio mercenaria....
michy
Lo scenario peggiore è che a un certo punto potrebbero ricevere il segnale di attacco ed essere riforniti di armi dalla Gladio di cui parli, esattamente come doveva succedere nel dopoguerra in caso di invasione comunista.
EliminaL'odio verso noi bianchi ...rassisti sta montando e psicologicamente saranno pronti per un'eventuale carneficina.
i lupi e le pecore...........
Eliminamichy