venerdì 28 aprile 2017

Continuate a far arrivare africani: questi sono i risultati!




L’avevano minacciato a febbraio. Ora i Caf hanno deciso: dal prossimo 15 maggio sospenderanno il servizio di compilazione dell’Isee, l’indicatore della situazione economica che consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o a servizi di pubblica utilità. Il motivo è il mancato rinnovo della convenzione con l’Inps, che versa a tutti i centri di assistenza fiscale – quelli dei sindacati, delle associazioni imprenditoriali, delle associazioni cattoliche e di quelle professionali – una tariffa fissa per ogni modello compilato. I soci della Consulta Nazionale dei Caf hanno deciso all’unanimità lo stop a tempo indeterminato. “La Consulta dei Caf, dopo aver verificato l’indisponibilità dell’Inps a considerare adeguatamente l’impegno e la responsabilità assunte dai Caf nell’assicurare a milioni di nuclei familiari meno abbienti il diritto all’accesso alle provvidenze sociali previste dal nostro welfare State, non ha potuto che assumere l’unica decisione possibile” si legge nella nota della Consulta. Va comunque ricordato che l’Isee si può ottenere anche online sul sito dell’Inps: basta avere il codice Pin rilasciato dall’istituto, l’identità Spid o una Carta Nazionale dei Servizi.



Finora tutti i Caf, pur in assenza di convenzione, hanno continuato a fornire assistenza ai cittadini nella predisposizione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche, “confidando nell’impegno, assunto a fine del 2016 da parte del Ministero del Lavoro e dell’Inps, di trovare una soluzione tecnico/normativa che consentisse uno stanziamento adeguato” per l’attività in modo da mantenere gratuito per i cittadini il costo della prestazione. Nei primi 3 mesi del 2017 oltre 2,5 milioni di famiglie (+25% sullo stesso periodo del 2016) si sono rivolte ai Caf per preparare la Dsu e ottenere la certificazione Isee.



I Caf sostengono di aver sostenuto un costo di oltre 50 milioni di euro. Negli incontri con l’Inps la Consulta ha sottolineato la disponibilità ad accettare, come in passato, proposte economiche anche inferiori rispetto ai costi sostenuti per l’erogazione del servizio. La proposta di convenzione che l’Inps ha elaborato, però, “non accoglie in alcun modo questa disponibilità, anzi, la tariffazione del servizio prevede una riduzione del 30% sul valore economico medio dell’anno precedente. Oltre a ciò tutti i Caf aderenti alla Consulta hanno evidenziato i rischi connessi all’erogazione del servizio Isee in totale assenza di convenzione”.



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