Fonte: Il Fatto Quotidiano
L’avevano minacciato a febbraio. Ora i Caf hanno deciso: dal
prossimo 15 maggio sospenderanno il servizio di compilazione
dell’Isee, l’indicatore della situazione economica che consente
ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni
sociali o a servizi di pubblica utilità. Il motivo è il mancato
rinnovo della convenzione con l’Inps, che versa a tutti i centri di
assistenza fiscale – quelli dei sindacati, delle associazioni
imprenditoriali, delle associazioni cattoliche e di quelle
professionali – una tariffa fissa per ogni modello compilato. I
soci della Consulta Nazionale dei Caf hanno deciso all’unanimità
lo stop a tempo indeterminato. “La Consulta dei Caf, dopo aver
verificato l’indisponibilità dell’Inps a considerare
adeguatamente l’impegno e la responsabilità assunte dai Caf
nell’assicurare a milioni di nuclei familiari meno abbienti il
diritto all’accesso alle provvidenze sociali previste dal nostro
welfare State, non ha potuto che assumere l’unica decisione
possibile” si legge nella nota della Consulta. Va comunque
ricordato che l’Isee si può ottenere anche online sul sito
dell’Inps: basta avere il codice Pin rilasciato dall’istituto,
l’identità Spid o una Carta Nazionale dei Servizi.
Finora tutti i Caf, pur in assenza di convenzione, hanno
continuato a fornire assistenza ai cittadini nella predisposizione
delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche, “confidando nell’impegno,
assunto a fine del 2016 da parte del Ministero del Lavoro e
dell’Inps, di trovare una soluzione tecnico/normativa che
consentisse uno stanziamento adeguato” per l’attività in modo da
mantenere gratuito per i cittadini il costo della prestazione. Nei
primi 3 mesi del 2017 oltre 2,5 milioni di famiglie (+25% sullo
stesso periodo del 2016) si sono rivolte ai Caf per preparare la Dsu
e ottenere la certificazione Isee.
I Caf sostengono di aver sostenuto un costo di oltre 50 milioni di
euro. Negli incontri con l’Inps la Consulta ha sottolineato la
disponibilità ad accettare, come in passato, proposte economiche
anche inferiori rispetto ai costi sostenuti per l’erogazione del
servizio. La proposta di convenzione che l’Inps ha elaborato, però,
“non accoglie in alcun modo questa disponibilità, anzi, la
tariffazione del servizio prevede una riduzione del 30% sul valore
economico medio dell’anno precedente. Oltre a ciò tutti i Caf
aderenti alla Consulta hanno evidenziato i rischi connessi
all’erogazione del servizio Isee in totale assenza di convenzione”.
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