mercoledì 12 aprile 2017

I buoni e i cattivi pastori



E’ stato accusato di aver fatto la sceneggiata dell’agnellino per racimolare qualche voto in più, forse dietro suggerimento dell’amica Michela Vittoria, mentre l’altro, quello più stagionato, da tremila anni viene accusato di presentarsi come un uomo buono, mentre in realtà, in suo nome, sono state massacrate milioni di persone nel corso della storia umana. Tra un Berlusconi che prima si fa fotografare con Dudù (lo ha fatto anche Monti con un cagnetto bianco e morbido) e poi passa dai domestici da compagnia ai domestici da carne, e un Adinolfi che se ne frega della sofferenza degli agnelli e li preferisce ben cotti, non c’è alcun dubbio che io opto per il primo. Passare dai “Pets” agli animali da macello è già un grosso salto evolutivo. L’altro, il trippone Adinolfi, resta ancorato al più becero, bergogliano, antropocetrismo di marca cattolica. Non m’interessa se l’odiatissimo Silvio lo faccia per avere i voti degli animalisti. Non cambia nulla. Qualche voto in più o in meno, sono sempre i demoni sanguinari a comandare nel mondo. Mitra-Kristo, poverino, ha fatto il suo tempo, piace solo a qualche nostalgico e presto verrà sostituito con l’Anticristo (l’Antimitra), sempre che qualcosa non si metta di traverso all’agenda massonico-sionista. Le strade del Signore sono infinite e….aperte.

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