mercoledì 19 aprile 2017

Non c’è pace sulla Terra per gli uomini onesti




Carlo aveva un distributore di benzina vicino a Modena, dopo l'ennesimo furto non ce la faceva più ad affrontare lo sconosciuto che si avvicinava alla sua pompa di benzina, ha deciso di vendere. Pur di andare oltre l'angoscia di essere assaltato e derubato della fatica del suo incasso accetta di svendere per 60.000 euro. Con il suo gruzzolo parte e raggiunge un amico, Andrea, che da anni vive in America Latina, si fida dei suoi consigli ed investe 30.000 euro per comprare la gestione di un piccolo bar sulla spiaggia. Si fida e firma l'atto che gli mettono davanti nell'ufficio di un notaio. 29 pagine in una lingua che lui ancora mastica male ma l'amico gli dice che è solo una formalità, che gli atti sono fatti di tante pagine tutte uguali come in banca, che non ci sono problemi e lui, Carlo, che è un uomo intorno ai cinquant'anni e nella sua vita non ha mai fregato gli altri, nemmeno sugli spicci del pagamento in euro di un pieno di benzina, si fida di quell'amico che pare voglia aiutarlo a dare una svolta alla sua vita. In fondo, quel bar sul mare è un sogno di una nuova vita, molto meglio di una pompa di benzina in una strada anonima, quei soldi li vale e dunque mette la sua firma su quell'atto.


Il giorno seguente, Carlo va nel bar per il quale ha pagato 30.000 euro per la nuova gestione, sono tanti soldi per la realtà locale, il gestore lo guarda indifferente e gli dice che lui non ne sa nulla di un cambiamento e che non ha nessuna intenzione di muoversi dal suo chiosco. E ammicca a due energumeni bassi e tozzi che già a mezza giornata si eran fatti ettolitri di birra, cerveza locale. Carlo torna nell'ufficio del notaio per chiarimenti, ma trova solo uno spazio vuoto, senza più nulla dentro. Lo studio è vuoto, non c'è più nessuna scrivania, nessun computer, nessuna segretaria in divisa, tutto quel che c'era solo alcuni giorni prima è sparito.

Come può essere?

Carlo si guarda intorno e l'unica cosa che vede è un cartello con su scritto in caratteri grandi e in stampatello: "AFFITTAMI PRENDI SUBITO PAGHI POI". Carlo chiama il numero indicato e scopre così che con 500 euro si può affittare l'ufficio con incluso uso di scrivanie e computer, una segretaria con l'uniforme con il proprio marchio, un numero di telefono e un professionista per la stesura di atti per un intero giorno. Carlo si rende conto amaramente della trappola nella quale era caduto, che gli aveva già mangiato i suoi primi trentamila euro. Non tutto è solo come sembra.

La storia è vera, i nomi no, per proteggere la privacy di chi me l'ha raccontata. Questa non è fantasy, è vita reale, le trappole sono ovunque. E la storia continua...

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