Fonte: La Repubblica
Davide Vannoni, mister Stamina, è di nuovo in stato di fermo. I
carabinieri del Nas si sono presentati stamani nella sua villa sulla
collina di Torino con un ordine di arresto. L'accusa è di aver
continuato all'estero la pratica del metodo Stamina, definitivamente
bocciato dalle autorità e dai giudici italiani. Vannoni è accusato
di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità,
truffa aggravata, somministrazione di farmaci non conformi con il
cosiddetto metodo Stamina. L'attività, su cui indagano i pm Vincenzo
Pacileo e Alessandro Aghemo, era condotta su numerosi pazienti
reclutati in Italia che pagavano fino a 27 mila euro. Dalle
intercettazioni sono emersi persistenti e reiterati contatti volti a
individuare una nuova località estera - ipotizzando Bielorussia,
Ucraina, Santo Domingo - per riprendere l'attività. Perquisizioni in
mattinata anche a carico della biologa Erica Molino e della
presidente dell'associazione Prostamina Life attraverso cui si
reclutavano i malati.
Nuovi guai, ma stessa controversa questione per Vannoni. Il
fondatore del metodo Stamina, che nel marzo 2015 aveva patteggiato 22
mesi di carcere, sospesi con la condizionale perché incensurato, è
stato fermato dai carabinieri del Nas di Torino sempre per
l'applicazione del metodo di cura di somministrazione di cellule
staminali. Due anni fa l'uomo aveva patteggiato la condanna per gli
stessi comportamenti, in quel caso l'accusa era di associazione a
delinquere finalizzata alla truffa. Quasi subito le "infusioni"
erano però ripartite in Georgia dove hanno continuato a operare fino
ad alcuni mesi fa.
Il patteggiamento era stato avallato dalla procura di Torino con
l'impegno a non proseguire con il metodo Stamina. In questi due anni
gli inquirenti, guidati prima dal pm Raffaele Guariniello e poi
dall'aggiunto, Vincenzo Pacileo, hanno seguito le sue attività
proprio in Georgia. La sospensione della pena, ottenuta due anni fa,
potrebbe essere revocata in caso di nuova condanna. A Torino, senza
che sia coinvolto Vannoni, è in corso ancora un processo per truffa
alla Regione Piemonte che in un primo momento aveva finanziato il
metodo Stamina. Lo scorso luglio si era diffusa la notizia che alcuni
pazienti italiani, che in passato avevano condotto la battaglia per
utilizzare il metodo Stamina per curare tumori e malattie incurabili
e degenerative, si erano recati in Georgia per effettuare le
infusioni. Nello stato dell'ex Unione sovietica, Vannoni aveva
radunato attorno a sé in breve tempo 750 pazienti. In Italia lo stop
al mercato era arrivato dalle autorità giudiziarie e sanitarie, con
due bocciature da parte di altrettanti comitati scientifici. Proprio
questa documentazione aveva portato il governo di Tbilisi a porre
fine alle sue attività anche in quel Paese.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaVeg Anna, sei bruciato!
EliminaNon capisco una cosa. Se il reato è stato commesso all'estero perché poteva essere arrestato in Italia?
RispondiElimina