mercoledì 12 aprile 2017

Una lezione di ipocrisia dai maramaldi della politica italiana


Testo di Paolo Sensini


I soloni che in Italia impongono ai cittadini, nel caso costoro vogliano difendere se stessi e la propria famiglia, di svolgere un'inchiesta dettagliata in piena notte per capire le reali intenzioni di chi gli penetra in casa, in Siria approvano invece l'immediato bombardamento con 59 Tomahawk prima ancora che sia accertata la reale dinamica di eventi ancora avvolti dall'oscurità. Che non vi fossero prove a carico del governo di Assad sul presunto attacco chimico di Idlib, che ha scatenato l’imprevista reazione americana, già lo sapevamo. 


Ma che l’uomo da cui ha avuto origine la rivelazione fosse Shajul Islam, medico "londinese" conosciuto dai servizi segreti del Regno Unito come "terrorista islamico", stende un ulteriore velo di assurdità sull'intera vicenda. Il musulmano che ha diffuso per primo i video che vorrebbero dimostrare l’attacco chimico, è ritenuto infatti responsabile dall’MI6 di avere partecipato al rapimento dei giornalisti John Cantlie e Jeroen Oerlemans, quest'ultimo ucciso nell'ottobre 2016. Ma perché poi stupirsi dei maramaldi che pontificano a reti unificate in tv e nelle aule dei tribunali? Parliamo degli stessi personaggi, insieme ai loro degni eredi, che per quasi settant'anni sono stati i più fedeli vassalli dell'Unione Sovietica e oggi occupano ogni articolazione dello Stato. E che intendono continuare a governare "con ogni mezzo" su una massa di cittadini amorfi e totalmente sottomessi alla loro autorità. Insomma non ne hanno mai azzeccata una giusta nella storia, ma nonostante ciò sono sempre in cattedra a impartire lezioni a tutti. Misteri della fede.

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