sabato 22 aprile 2017

Mi sono un po’ perso


Federico Dezzani, Massimo Mazzucco, Maurizio Blondet, seguono gli eventi internazionali, parlano delle elezioni francesi, dello strascico di attentati che le accompagneranno e dei possibili rischi di terza guerra mondiale. Io invece sono seduto qui, sotto il mango, a tenere a bada i polli del vicino, famelici e da me dipendenti per il cibo. Li osservo. Vedo il gallo che fa il prepotente con gli altri e lo paragono ai funzionari e ai poliziotti malgasci che fanno i prepotenti con la povera gente, con i viaggiatori dei taxi brousse soprattutto. Facebook mi tiene in contatto con l’Europa. So che la primavera fa le bizze, da quelle parti, ma del resto è già qualche anno che lo fa, per via delle scie chimiche. So che domani ci saranno elezioni decisive per la sorte d’Europa, mentre qui, ai malgasci miei temporanei concittadini, non interessa un bel niente. Oggi è mancata l’acqua. E anche ieri lo è stata per molte ore. Non si capisce cosa quegli stronzi dell’azienda municipale stiano facendo. Si è rotto un tubo? Stanno facendo dei lavori? Boh! Tina è rassegnata (e ride), come tutti i malgasci lo sono quando manca la corrente. Deletages, si dice in francese. Io m’incazzo.



Qui ci starebbe bene una class-action: avvocati che accusino le istituzioni a nome di un gruppo di cittadini danneggiati. Siamo lontani anni luce da quella nostra mentalità combattiva. Qui si accetta tutto. Che ti lascino senz’acqua per tutto il giorno, senza nemmeno potersi lavare i denti. E la montagna di piatti da lavare che aumenta. E’ così. E’ la realtà da terzo mondo in cui viviamo. Mi fa desiderare l’Italia. Nessuno si sogna di incolpare qualcuno. Solo io m’incazzo per niente. Paghiamo le bollette regolarmente e questi sono i servizi che abbiamo in cambio. O, meglio, i disservizi.




Sono stanco. Il vino bianco e i “kakapigeon” come rito pomeridiano/serale non mi bastano più. Telefono a mia figlia a Trieste: non può collegarsi con me via Skype perché deve studiare. Cazzo! Suo padre la chiama dal Madagascar e lei non ha tempo di parlargli per qualche minuto via Skype! Vabbé che non è stata una figlia come sono di solito le figlie. Io non l’ho vista crescere e, ufficialmente, non mi sono mai interessato di lei. Ora mi sta dando pan per focaccia. Non posso pretendere che abbia del tempo per me. Vaffanculo!




Mi ha mandato, però, le foto dell’altra figlia, quella a quattro gambe, che non tradisce. Quella autentica e senza manipolazioni. Pare che stia bene. Non ha più attacchi epilettici da quando la drogano con due pastiglie al giorno di barbiturici. Io vorrei scendere a una pastiglia al giorno, ma non posso fare niente stando qui. Trieste dista 11.000 Km da Tulear. Vabbé. Le cose cambieranno presto. Sto per arrivare. Tornerò in possesso della mia vita nella Matrix codroipese. Torno ad essere il tutore della cagnolina malata.

Sono preoccupato per i miei soldi. Già ne sono rimasti pochi. Con le elezioni francesi, e se vince Le Pen, l’Europa si scioglie. L’euro viene messo in soffitta e torna la lira. Una buona notizia? Non so. I banchieri riescono a mettercelo nel culo anche se stiamo ben aderenti alle pareti, in piedi con le spalle al muro. Un po’ come fanno i malgasci con i bianchi: riescono sempre a fregarli. Scoppia la guerra? Si adempiono le profezie di Fatima? Checcazzo ne so! Sono l’ultimo a cui dovete chiedere istruzioni. Come diceva Snoopy, non seguitemi, mi sono perso anch’io.

17 commenti:

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  2. mal comune mezzo gaudio .... se può consolarti siamo in tanti a ritrovarci smarriti in una selva oscura.
    Io direi tutti!
    Poiché anche chi crede di sapere non sa nulla.
    Diventa tutto sempre più evanescente ..... soldi compresi.
    Ciao Roberto

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    1. Ciao Giovanni.
      Vedo che mi segui ancora.
      E questo è abbastanza consolante.

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  3. Non dire quello che pensi. Verrai cancellato! Qui vige il pensiero unico...

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    1. Qui prima di tutto vige il rispetto, cosa che tu, Troll da strapazzo, non sai dove stia di casa.

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  4. Infatti lui cancella solo quelli scomodi, di chi non è un super grullo che crede ciecamente a quel che dice, tiene solo quelli che gli garbano, ma non importa, anzi se cancella vuol dire che ho colto nel segno, il che è una gran soddisfazione.

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    1. Vuol dire solo che sei un povero idiota. Lascia giudicare agli altri utenti.

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  5. Ne è arrivato un altro. Un altro coglione di troll.
    Quando presto cascherà il palco cascherai pure tu, italidiota!

    ti:ci:

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  6. Puoi dirmi quale sarebbe il suddetto palco da cui io dovrei cascare? In cosa consisterebbe?
    Una affermazione deve avere un senso, altrimenti tanto varrebbe che tu scrivessi trallallero trallallù, che sarebbe uguale.
    Esprimiti con parole tue, non bado alla forma.
    Dimostra che sei intelligente.

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    1. Dimostra prima tu, che sei intelligente!

      A parte questo, il palco metaforico a cui si riferisce l'utente è quel sistema corrotto basato sulla menzogna, che dura da migliaia d'anni, e che è stato una disgrazia per l'umanità, quella con la U maiuscola, mentre la tua è quella con la U minuscola.

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  7. Ah, quello sarebbe il famoso palco....
    e io cosa c'entrerei col sistema corrotto?
    Ecchè, io l'ho inventato?
    Mi sembra che vaneggiate, tu e lui....vedete complotti e tramine ovunque, si chiamano manie persecutorie, queste,
    parlate a vanvera, muovete le dita sui tasti così, un tanto al sacco,cmq, grazie per aver risposto a nome di ti ci, avete lo stesso cervello, nel senso che in due ne fate uno, se interpreti cos' abilmente i suoi pensieri.

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    1. Siccome non hai superato la soglia della stupidità e cattiveria, non ti cancello.

      Che ti piaccia o no, anche tu fai parte della sceneggiata. O si fa parte del problema o si fa parte della soluzione. Vecchio detto.

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  8. Esatto, siamo tutti pedine: tu, io e zio Tobia.
    Nessuno sfugge.
    Anche io sono vittima del sistema. Che non cambierà mai.
    Prendiamo ora la Francia: se vince uno o l'altro, è uguale, se sono arrivati lì significa che sono già stati scelti da quelli laggiù.
    le elezioni sono solo una finta, un inganno dato a noi per illuderci di scegliere, ma che vada su uno o l'altro, poco conta.
    Perciò, il palco cascherà caro ti ci, con me sopra, ma anche tu cadrai come tutti, perché anche tu sei nel calderone, non ne sei fuori, solo loro, quelli là, sono fuori (a giocare con noi come pedine).
    Poi, chiamiamoli demoni, arconti, illuminati o come volete, non cambia, una che siano stati faraoni, che siano stati imperatori, re, signori della città, o papi, loro han sempre governato e noi a farci governare-

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    1. Non ci crederai, ma mi piace il tuo stile. E anche il contenuto. Mi dispiace di doverti cancellare quando fai lo stronzo, cioè quando mi manchi di rispetto, perché in fondo, ho l’impressone, la pensiamo nello stesso modo.
      Per cui ti suggerisco, se non ti è troppo difficile, di avere un po’ più di rispetto e così potrai ricevere rispetto da me e dagli altri utenti.
      E’ un contratto sociale, non dobbiamo fidanzarci. Non è difficile.

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  9. Tempo fa si è presentato l'ingannato terrestre che pensava di fare un sol boccone di Freeanimals, adesso si è presentato(e male) l'ingannato sistemico(sistema solare, caso mai fosse difficile capire), che da come si presenta appartiene alla numerosa schiatta degli italioti coglioni che conoscono tutte le cose irrilevanti prendendole per importanti. Adesso, con un po' di pazienza e trepidazione aspettiamo l'ingannato galattico. Non vedo l'ora di appurare cosa riuscirà a propinarci. ;-)
    Datti una parvenza di nome, questa volta passi, non è mia abitudine discutere con le ombre.

    ti:ci:


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    1. Sto cominciando a pensare che questo utente non sia il solito Troll dai molti nomi, riconoscibile però dallo stile. Tanto è vero che questo nuovo utente si è dato un nome: Randle, così sarà più facile per noi sapere con chi stiamo parlando. Quell’altro, il rompiballe, mi pare che si sia anche tradito una volta firmandosi Beoy, vecchia conoscenza anche su Stampa Libera, ma non vorrei che abbia rubato l’identità al vero Beoy. Ad ogni modo, non avrò più nessuna pietà con quel deficiente di Troll.

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