Fonte: Il Gazzettino
TREVISO - Roberto Gava si difende contrattaccando su tutta la
linea. Nello stesso tempo, la comunità scientifica attacca le accuse
del suo legale al libro che difende i vaccini. Il cardiologo
dell'Usl, in servizio a Castelfranco, messo sotto accusa dall'Ordine
dei medici di Treviso per le sue posizioni critiche sui vaccini, ora
punta direttamente a smontare il Documento sui vaccini approvato poco
meno di un anno fa dal consiglio della Federazione nazionale degli
Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, cioè il testo che detta
la linea e che definisce le sanzioni per i camici bianchi che non la
seguono. Gava ha presentato un lungo esposto alla Commissione
centrale per gli esercenti le professioni sanitarie del ministero
(Cceps) chiedendo di valutare eventuali violazioni disciplinari da
parte dei presidenti degli Ordini che l'hanno scritto.
Una mossa estrema arrivata poco prima del pronunciamento sul suo
caso. Proprio stasera, infatti, l'Ordine di Treviso dovrebbe
concludere il procedimento disciplinare che lo riguarda. La
commissione ha chiesto la radiazione di Gava. Ma tutto potrebbe
essere sospeso perché il medico ha già presentato un altro ricorso,
questa volta specifico, alla stessa commissione del ministero.
Intanto gli scienziati si schierano a difesa di Andrea Grignolio,
del suo libro «Chi ha paura dei vaccini?» (Codice Edizioni) e del
Premio Galileo, per il quale il libro è finalista. Il libro è stato
duramente attaccato dall'avvocato Silvio Riondato, legale di Roberto
Gava e docente universitario di Diritto Penale, in una lettera al
Rettore dell'Università di Padova e ai giurati del Premio.
Grignolio, storico della medicina all'università di Roma, affronta
nel suo libro il problema della "resistenza sociale che induce a
non vaccinare i bambini". Ma l'avvocato Riondato denuncia
presunte omissioni dell'autore riguardo all'efficacia dei vaccini e a
presunti casi di conflitto di interesse. Critiche a cui hanno
immediatamente risposto il presidente della giuria scientifica Dario
Bressanini che si è domandato in base a quali competenze l'avvocato
chiedesse l'esclusione del libro, e il rettore dell'Università di
Padova, Rosario Rizzuto, che ha sottolineato come mettere in dubbio
conquiste scientifiche come i vaccini sia un atteggiamento
pericoloso.
«Il libro di Andrea Grignolio è impeccabile dal punto di vista
scientifico e da medico trovo in esso un'analisi importante su un
fenomeno che ha risvolti inquietanti e pericolosi dal punto di vista
sociale», dice Roberto Burioni, professore ordinario di
Microbiologia e Virologia all’Università San Raffaele di Milano,
autore di 'Il vaccino non è un'opinione' (Mondadori). Infine per
Gilberto Corbellini, docente di Storia della medicina e Docente di
Bioetica all'Università Sapienza di Roma «quello di Andrea
Grignolio è il miglior libro italiano - da un punto di vista
culturale e politico - per la comprensione dell'importanza dei
vaccini nel salvare milioni di vite».
Quando si tratta di far soldi(sempre) a chi importa se strada facendo, qualche sincero credulone ci lascia la pelle(specialmente bambini) per aver ottemperato certe scelte devastanti?
RispondiEliminaItalioti, ma quand'è che imparate a vivere? Vi fate sempre fregare perdio, guardate che chi comanda non è più intelligente, e solo più bastardo.
ti:ci:
Non a caso si dice che i soldi sono lo sterco del Diavolo. Ai bambini che muoiono o diventano autistici e ai medici che li imbottiscono di vaccini si può applicare il detto latino: “Mors tua, vita mea”. La classe medica è cinica, ma spesso non lo sa.
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