sabato 3 marzo 2018

La strada della consapevolezza


Astenersi dal voto non significa non partecipare alla vita politica, ma allontanarsi dalla strada dove gli Illuminati vorrebbero condurci, spostare il gioco su un altro terreno, che non sia il loro, ma il nostro. La paura maggiore che hanno i partiti politici è che la gente prenda coscienza dell’inganno, del perverso meccanismo che mantiene noi nel ruolo di subalterni sudditi e loro in quello di casta privilegiata e parassitaria. L’astensione è la cosa più santa che si possa fare in caso di elezioni, la forma più intelligente di reazione quando ci si accorge di essere stati truffati. E quali prove i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle vogliono ancora avere per accorgersi che i Grillini hanno già tradito? Vogliono ancora conferme? Hanno già fatto marcia indietro con l’euro, l’Europa, i vaccini, l’invasione afroasiatica. Per non parlare della geoingegneria, da sempre derisa da Beppe Grillo. Se si vota, turandosi il naso, per mandare avanti il meno peggio, il male minore, significa ottenere il mantenimento del nostro stato di pecore belanti e insignificanti, nonché l’approvazione del loro ruolo di carnefici entusiasti. Quando ci dicono che il voto è un dovere civico, bisogna fermarsi, guardare dietro di noi e incamminarci sulla strada da cui vorrebbero allontanarci. La strada della consapevolezza e del rispetto di noi stessi. Basta farsi prendere in giro!

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