Testo di Laura Nelli
Non è cambiato nulla in 2000 anni: madre con in grembo il figlio assassinato dagli ebrei.
Palestina 2024
Palestina 33 d.C.
Testo di Laura Nelli
Non è cambiato nulla in 2000 anni: madre con in grembo il figlio assassinato dagli ebrei.
Palestina 2024
Palestina 33 d.C.
Testo di Culex Pipiens Molestus
Vedete come funziona il graduale ma inesorabile condizionamento mediatico? Un passettino dopo l'altro, si è infine giunti a prefigurare con nonchalance una guerra diretta tra NATO e Russia, senza ottenere reazioni troppo scandalizzate dai cittadini...
Testo di Lara
Vorrei svegliarmi domani mattina e ripartire esattamente da qui. Almeno NOI abbiamo avuto la fortuna di averli vissuti quei tempi. Buona Pasqua Italia!
Testo di nero solari
Questa è la targa che la Pfizer regala come riconoscimento alle farmacie, al raggiungimento del milione di prescrizioni vendute delle loro porcherie. Non lo nascondono, anzi, ne vanno fieri...
Se i coltivatori di pioppi dicono che la Chrysomela populi è nociva, vale il principio “Vox populi, vox Dei”, poiché della carta, il popolo, non può fare a meno. Ma basterebbe abbandonare la coltivazione dei pioppi, e passare a quella della canapa, che produrrebbe carta di ottima qualità, e si smetterebbe di uccidere questo bellissimo coleottero, oltre a ridurre lo spargimento di veleni nell’ambiente. Per me questa specie non è nociva, ma io non faccio testo, perché io non faccio parte del popolo. Sono un naturalista dilettante, e contesto l’idea che gli interessi di certe categorie di lavoratori debbano avere la precedenza sempre e comunque. Sono un naturalista, amo la natura, ma non sono un fanatico: so che anche gli esseri umani devono vivere, procurandosi il cibo con l’agricoltura, ma laddove ci sono le alternative, dove si può agire diversamente, diventa doveroso, per rispetto all’etica e all’intelligenza dell’uomo, cercare altre strade. E questo vale soprattutto per la zootecnia, dal momento che se distruggere stuoli di crisomelidi provoca un dispiacere estetico, allevare e macellare milioni di animali per trasformarli in brandelli putrescenti, rappresenta un’abominio ingiustificabile, a cui la nostra specie dovrebbe rinunciare. Questo esemplare, raccolto e filmato in una giornata fredda e nuvolosa di fine marzo - un po’ stordito quando catturato ma subito riavutosi appena messo in terrario – è un’avanguardia. Nelle vicinanze ci sono, in effetti, pioppeti e quando i proprietari dei terreni andranno a spargere i pesticidi, eviterò di passare nelle vicinanze. Per la fortuna della specie, al Tagliamento, nella zona golenale, crescono pioppi spontanei in forma arbustiva e lì la Crisomela del pioppo può vivere e riprodursi indisturbata. I crisomelidi sono fra i più bei coleotteri europei.
Testo di Susanna Tamaro
Poi, dopo tanta agitazione, sulle campagne scende il silenzio e i pascoli tornano ad essere delle distese brulle in cui i corvi zampettano tra le madri svuotate dal dolore. Intanto gli agnellini, avvolti nel cellophan, sono arrivati nei banconi dei supermercati: interi, a pezzi, o solo la testa, che pare sia una prelibatezza. Non posso non sussultare quando vedo, schiacciati dalla pellicola, quegli occhi opachi e quei dentini che già strappavano la prima erba.
Testo di G.I. Gurdjieff
Dovete capire che le persone che conoscete vivono nei loro sogni e non hanno nessun nesso con la realtà. Chiunque abbia un contatto qualsiasi con la realtà viene definito "un idiota". La parola idiota ha due significati: il significato vero che le fu attribuito dagli antichi saggi era "essere se stessi". Un uomo che è se stesso sembra e si comporta come un matto per coloro che vivono nel mondo delle illusioni: sicchè quando chiamano idiota un uomo, intendono dire che egli non condivide le loro illusioni. Chiunque decida di lavorare su se stesso è un idiota in entrambi i sensi. I saggi sanno che egli è in cerca della realtà. I pazzi ritengono che abbia perduto il ben dell'intelletto. Si suppone che noi che siamo qui siamo in cerca della realtà e, così, saremmo tutti idioti: ma nessuno ti può far diventare idiota. Devi decidere da te.
Per me il giro di boa comincia nel 1973. Le canzoni precedenti, alcune non tutte, le conosco perché le sentiva mia madre sul giradischi. Ma quelle posteriori al ‘73 circolavano fra le mie compagne di classe, studentesse delle magistrali, che avevano una vera adorazione per Claudio Baglioni. A me piaceva Antonello Venditti perché affrontava, nei temi delle sue canzoni, argomenti vagamente di natura politica (Bomba o non bomba), oppure sociale (Lilly), poiché negli anni Settanta già s’imponeva il problema della droga. Alle magistrali, cioè quando avevo 17 anni, circolò la notizia del primo morto per overdose, e questo primato lo ebbe la città di Udine: il ragazzo faceva Venturini di cognome. Ma c’era poco d’andarne fieri. In questa miscellanea, mandatami da Francesco Spizzirri, che ringrazio e che presumo abbia voluto farne omaggio a tutti gli utenti del blog, specie quelli...attempati, ci sono personaggi che hanno fatto la storia della canzone italiana: ci sono i Big del calibro di Mina, Celentano, Iva Zanicchi e Orietta Berti, insieme a Gigliola Cinguetti. Poi ci sono i minori, stando al mio giudizio, che non ha la pretesa di essere paradigmatico, dato che "de gustibus non est disputandum". Ma ci sono anche le meteore. Cantanti che non hanno avuto successo, se non quello di finire in questa “compilation” e poi sono spariti. Di alcuni complessi musicali, oggi ci ricordiamo unicamente per una canzone, e anche così hanno dato il loro contributo alla serenità di molti giovani che li ascoltavano. La cosa che salta agli occhi, dal mio punto di vista, sono i capelli lunghi. E i baffi. Come quelli di Alan Sorrenti. I capelloni furono una moda importata dagli Stati Uniti. Durò un intero decennio e anche più. In parte, lo sono stato anch’io, finché ho potuto, finché la naturale inarrestabile caduta dei medesimi me lo ha permesso. Niente tatuaggi, i quei cantanti, né piercing sopracciliari, nasali o alle labbra. La trasgressione comincia con Renato Zero, con la canzone “Il triangolo” e con l’indumento attillato che usò per cantarla. Non mancano le canzoni per bambini, tipo Heidi. E nemmeno Sandokan, che tutti canticchiavamo dopo aver visto l’omonima serie televisiva. Un successone! Era un altro mondo. Affatto volgare, le canzoni vertevano sui sentimenti di coppia, ma con gentilezza, delicatamente e senza le volgarità dei rapper di oggi. Un mondo che non tornerà più.
Guendalina Middei: Perché Gesù è stato ucciso? Gesù oggi è un simbolo di amore e rinascita, ma ai suoi tempi era in realtà l’uomo più odiato della Giudea. Era odiato dalla classe politica romana, dai sacerdoti del Tempio, era odiato dalla folla che gli preferì Barabba. Ma perché tanto accanimento? Apparentemente, Gesù non faceva nulla di pericoloso: predicava un messaggio di fratellanza, compassione e amore. Ma in realtà il messaggio di Gesù era rivoluzionario. Perché? Perché aveva avuto l’ardire di smascherare i sacerdoti che avevano fatto della casa di Dio un mercato. Politici corrotti, intellettuali asserviti al regime, finti predicatori che promettono alle folle salvezze e salute in cambio di denaro: ecco chi sono i «mercanti del tempio» di oggi. Non bisogna essere cristiani per ritrovare in ogni epoca questi individui che mercanteggiano con i sentimenti e gli ideali per ricavarne un profitto. Gesù aveva anche detto che «l’uomo viene prima del sabato». Cosa significa? Che l’uomo e l’amore vengono prima delle leggi e non il contrario. Aveva detto che tutti gli uomini sono uguali agli occhi di Dio, parole che non fecero piacere a chi aveva privilegi, ricchezza e denaro e per tale motivo si credeva migliore degli altri. Ed ecco perché venne messo a morte. Gesù era una minaccia allo status quo. Così venne condotto da Ponzio Pilato. Pilato sapeva che Gesù era innocente, ma non fece nulla. Perché? Perché mise al primo posto la propria tranquillità, il proprio tornaconto. Fece decidere alla folla. E la folla gli preferì Barabba. Perché in un mondo di ingiusti, chi parla di giustizia può solo essere osteggiato, perseguitato e, se possibile, ucciso. Gesù avrebbe potuto negare e chiedere clemenza: e allora l’ostilità verso di lui sarebbe cessata. Invece proprio come Socrate scelse di non fuggire e per tale motivo venne condannato al supplizio più crudele di tutti: la morte sulla croce. «Per i cattolici, Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Per i non cattolici, può essere semplicemente l’immagine di uno che è stato venduto, tradito, martoriato ed è morto sulla croce per amore di Dio e del prossimo.
Me: Questa è la narrazione ufficiale, ma non sempre le narrazioni ufficiali coincidono con la realtà dei fatti storici. Tuttavia, ognuno è libero di credere, per fede, alle narrazioni che preferisce, se questo lo fa sentire bene.
Stefano Montoni: Intanto, diciamo che Barabba non era un nome ma una composizione di due parole: BAR: figlio di, e ABBAH signore, dio. Quindi Bar-Abbah era chiamato "figlio di Dio ed era proprio lui il protagonista del messaggio di amore e dei fatti descritti nei vangeli. A differenza quindi di Joshua Ben Joseph che, coi suoi accoliti rivoluzionari zeloti cercò di tramare una rivolta, sfruttando il pellegrinaggio pasquale. Fu scoperto e condannato alla crocifissione per sedizione. Bar Abbah era il vero messia di Aronne, mentre il Gesù che fini in croce (per 2-4 ore non di più) si era auto proclamato Messia di Israele e come tale doveva liberare il popolo di Israele dalla schiavitù....altroché messaggi di amore quindi.
Me: Mi trova perfettamente d'accordo. E mi fa piacere trovare qualcuno che conferma l'appartenenza del condannato alla setta degli Zeloti. Non ha senso che i romani giustiziassero un innocente, ma ha senso che lo facessero con un fanatico che tendeva agguati mortali di notte alle pattuglie romane in circolazione.
Testo di Marzio Forgione
Curiosità archeologica: Chiamato "Coprolite di Lloyds Bank" è un escremento umano risalente al IX secolo e gli studi hanno suggerito che appartenesse a un vichingo. Fu scoperto a York, Inghilterra, nel 1972. Nessuno sa come siano riusciti a distinguerlo tra rocce e altri elementi trovati sul terreno, ma l'esemplare è stato consegnato ai funzionari. Le sue dimensioni sono di 20x5 cm e nei registri non esiste escremento più grande di quello espulso da questo vichingo. Si è potuto scoprire che questo escremento deriva da una dieta prevalentemente di carne e pane e apparteneva a un uomo che non stava del tutto bene di stomaco: infatti era afflitto da vermi intestinali. Il coprolite è attualmente esposto al Museo DIG, che appartiene al Centro Vichingo di Jorvik a York.
Dario: Mamma che ansia!
Diotimasvik: Bellissimo, devi solo ricordare nel caso di notte ti svegliassi, per andare di corsa a fare pipì, di fare un po' d'attenzione.
Mirkodeibeehive: Luogo incantevole!
Matteo: Neanche se mi pagano!
Testo di Pietro Melis
Anch'io non provo repulsione per due lesbiche. Ma provo schifo per gli uomini (?) omosessuali perché usano l'ano contro natura. Sono stato querelato (con giudizio in corso) da due individui (uno è un ex senatore) che due volte hanno affittato l'utero per far nascere un maschio e una femmina. In Italia avrebbero commesso un reato. In parlamento già qualche anno fa (con la falsa sinistra al governo) si era ritenuto di rendere reato universale l'utero in affitto, cioè per rendere reato in Italia l'utero in affitto anche se praticato all'estero da due italiani. "Ogni organo ha la sua funzione naturale". In uno dei miei libri e anche nel mio blog ho riportato quanto scritto dal biologo Jean- Didier Vincent nel suo libro "Che cos'è l'uomo". L' omosessualità deriva da un errore di trascrizione del DNA e da disfunzioni ormonali. Rimane lo schifo per due individui che usano l'ano contro natura. E con il pericolo di infezioni in quanto il membro viene a contatto con le feci. Che schifo! E si ha la pretesa di rendere reato chi non accetta come normale l'omosessualità e scrive che essi sono anormali perché incorrerebbe nella discriminazione, come se fosse un reato riguardante la razza (legge Mancino). Fui denunciato dagli ebrei perché avevo scritto contro la pratica ebraica della macellazione senza previa rimozione della coscienza, aggiungendo una maggiore sofferenza negli animali. Ma io avevo accomunato gli ebrei ortodossi agli islamici che hanno ereditato dagli ebrei la pratica della macellazione. In tre gradi del giudizio (fino alla Cassazione) mai viene fatto riferimento agli islamici. Per cui doveva cadere anche per questo l'accusa di antisemitismo. Ma guai a toccare gli ebrei, dimenticando che io avevo riempito una pagina di famosi ebrei atei (da Marx ad Einstein, per esempio). Di Segni, a cui avevo inviato il testo di un mio saggio di circa 60 pagine, mosse le acque per usare due falsi ebrei per rendere pubblico il mio saggio, pubblicato negli Annali della Facoltà di Scienze della formazione, oggi unificata nella Facoltà di Studi Umanistici, Il saggio fu sequestrato dalla polizia dentro l'Università. Ma ripetei tale testo nel mio libro di circa 600 pagine: "Scontro tra culture e metacultura scientifica". L'Occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco- romano-cristiane. Non ebraiche e antislamiche" Errato sentire dire "radici ebraico-cristiane". In conclusione: fui condannato a pagare 4000 euro non pagati perché sotto condono.
Testo di Elisa Barbari
Nel lontano 1824, a Renazzo, un paesino della "bassa" fra Bologna e Ferrara, cadde un meteorite. Numerosi frammenti furono ritrovati, consentendo di datarne l'origine a un’epoca antichissima: precedente la formazione del Sistema solare!
Un boato che squarciò la gelida quiete della pianura invernale. Così descrive l'evento un cronista locale dell'epoca: 𝐿𝑖 16 𝑔𝑒𝑛𝑛𝑎𝑖𝑜 1824. 𝐶𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑙𝑒 𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑣𝑒 𝑝𝑜𝑚𝑒𝑟𝑖𝑑𝑖𝑎𝑛𝑒. 𝐷𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑢𝑛 𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑛𝑛𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝐹𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑎𝑑 𝐴𝑟𝑔𝑖𝑙𝑒 𝑒𝑑 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜, 𝑒𝑑 𝑖𝑙 𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑖 𝑅𝑒𝑛𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑢 𝑑𝑎 𝑡𝑎𝑙𝑢𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑣𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑐𝑎𝑑𝑑𝑒 𝑖𝑛 𝑅𝑒𝑛𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑢𝑛 𝑎𝑒𝑟𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑐𝑜 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎".
Il meteorite è carbonacea, le condriti carbonacee sono fra le più rare (meno del 5 per cento di quelle trovate) e le più preziose dal punto di vista scientifico, essendo spesso anche le più primitive. Nella loro pasta granulosa sono stati trovati minerali e gas con abbondanze isotopiche anomale, tali da farne risalire l’origine a epoche antecedenti al Sistema solare. Polveri e gas dunque presenti già nella nube molecolare primordiale nella quale si sono formati il Sole e i pianeti. Il meteorite CR2 (‘C’ sta per carbonacee e la ‘R’ per Renazzo) di 307 grammi, è conosciuto ed esposto nei principali musei di scienza di tutto il mondo; tornato a Cento, quale prestito dal Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Bologna, dal 10 gennaio 2024 nella Civica Pinacoteca di Cento dove è possibile osservarne un frammento.
Testo di Grazia Grazy Giammanco
Salvate la data, sarà storico! Manca sempre meno, questo 8 aprile 2024, tornerà a vivere un'eclissi totale di sole che potrà essere visibile e che trasformerà il giorno in notte. La temperatura si abbasserà, gli animali ammutoliranno e l'oscurità trasformerà la luce del sole in notte. Non vedremo mai più un'eclissi solare totale così per altri 375 anni.
Testo di Bobo
Il generale Fabio Mini è stato mio capitano nella prima compagnia bersaglieri Legnano, nel lontano 1974. Con questo però, non voglio dire di prendere per oro colato le sue affermazioni perché è sempre bene diffidare di generali in pensione, come di ex agenti di servizi segreti che vuotano il sacco una volta non più operativi. Però, anche nel presunto depistaggio si devono dare dei dati veri, e la cosa vera è che questa è essenzialmente un'operazione militare. Viene citato Haarp, cioè un sistema di trasmissione onde ad alta frequenza in corrispondenza della fascia elettromagnetica terrestre (qui mi riallaccerei a Tesla morto in miseria, forse ucciso, e a Majorana, scomparso nel nulla). Comunque, la guerra ambientale è la guerra del futuro; a cosa servono le scie? Secondo me servono a rendere più " elettrica" l'atmosfera per rendere migliori le telecomunicazioni e tutti gli annessi, spionaggio, geolocalizzazione, ecc; inoltre facilitano la trasmissione delle onde ad alta frequenza (Haarp) usate come vera arma di guerra.
Testo di Sergio Pastore
La legge del taglione per me va benissimo, abbasso il buonismo. Penso che persino la pena di morte sia giustificata per certi delitti e crimini. La Chiesa ha sempre considerato legittima la pena di morte, persino nel Nuovo Catechismo di marca ratzingeriana. Bergoglio invece è contrario. Ormai solo i criminali hanno il diritto d’infliggere la pena di morte e bisogna pure capirli, sono vittime della società… Kant stroncò “Dei delitti e delle pene” di Beccaria, il quale Beccaria poi considerava la pena di morte necessaria, per esempio in caso di sedizione. Io al libero arbitrio non credo, come pure Lumen. In ultima analisi è il padreterno colpevole di tutto, i poveri criminali hanno delle attenuanti, certo. Ma bisogna pur difendersi, anche la morale cattolica riconosce la legittima difesa in cui ci può scappare il morto, preferibilmente del delinquente.
Testo di Gabriella Dimastrodonato
Immolato in nome di una tradizione crudele. Nessun agnello di Dio toglie i peccati del mondo. E’ solo inganno per guadagno!
Testo di Luciano De Cristofaro
La pietra nera della Mecca. La più famosa meteorite sacra (ammesso che lo sia effettivamente) è senza dubbio la Pietra Nera della Mecca. La tradizione vuole che sia una speciale meteorite divina, che predaterebbe la creazione, caduta dal paradiso al momento del peccato originale. Andata perduta, fu poi riscoperta da Hagar, la schiava di Abramo, scavando un pozzo per dissetare il figlio Ismaele, e che l’Arcangelo Gabriele aiutò a recuperarla. Si dice che in origine fosse stata chiara, e così brillante che avrebbe illuminato tutto il mondo. Secondo altre tradizioni questa pietra sarebbe l’unico pezzo rimasto del tempio originario costruito da Abramo. Fino ad oggi non è stato possibile analizzare in dettaglio la pietra nera, ma è possibile che si tratti di un frammento piuttosto grande di un’impattite simile a quella detta perla nera di Wabar, un vetro da impatto dei recenti crateri meteorici di Wabar, scoperti nel 1923 nel Sud dell’Arabia su indicazioni di una guida che conosceva una tradizione locale sulla distruzione dell’antica città di Qariya: “Da Qariya il sole cade sulla città;/ Non biasimare la guida che oggi la cerca invano,/ perché il Potere Distruttivo l’ha abbattuta,/ senza lasciare né un grembiule di cotone, né un abito di seta”.
Residui della considerazione soprannaturale data ai meteoriti permangono ancora nella tradizione di esprimere di un desiderio alla vista di una stella cadente. La Pietra Nera della Mecca (Alhajar Al-Aswad) è inglobata nell’angolo sudorientale della Ka’ba, attorno alla quale i pellegrini compiono ritualmente sette giri in senso antiorario, una pratica che fa riferimento al culto degli astri (i sette pianeti dell’antichità). La stessa pietra nera sembra essere stata oggetto di venerazione anche prima di Maometto, ritenuta caduta dalla luna.
Nicola Bressi: Spaventa, del complottismo, la rinuncia alla razionalità. In un paesino, una gradinata danneggia fiori e ortaggi. "Sono le scie chimiche degli aerei militari che ci sorvolano apposta!". Ma certo: milioni di euro e basi segrete, per rovinare il radicchio e i tulipani in un paesino.
Me: E' probabile che non si tratti solo di radicchio e tulipani.
Alberto Belfiori: Sono tanti anni che combatto quella bufala. Ogni volta viene fuori per qualsiasi evento: Piove troppo? Non piove? Grandina? La neve non si scioglie con l’accendino? Sempre le scie chimiche.
Me: Fino a vent'anni fa non c'erano. Perché hanno cominciato? Cui prodest? Si degnassero di darci uno straccio di spiegazione! Ma si dice che sia un'operazione militare segreta, così segreta che la fanno palesemente. Anche sul Covid fu posto il segreto militare.
Alberto Belfiori: Ma cosa intende che fino a 20 anni fa non c’erano?
Me: Letteralmente ciò che ho detto. C'è stato un momento in cui si sono cominciate a vedere ed è stato quando Berlusconi ha concesso al presidente americano dell'epoca il permesso di sorvolare i nostri cieli per scopi militari. Esiste documentazione al riguardo.
Alberto Belfiori: Parla delle scie di condensazione dietro agli aerei?
Me: Ma mi sta prendendo in giro o è serio?
Alberto Belfiori: Lei sta dicendo una stupidata. Gli americani sono sempre stati autorizzati a sorvolare il nostro spazio aereo. Tutti i voli nello spazio aereo italiano sono controllati da Enav e dall’aeronautica militare. Quindi nessun complotto.
Testo di David Herbert Lawrence (Donne innamorate, 1920)
Se l’uomo venisse spazzato via dalla faccia della terra, tutto il creato andrebbe avanti benissimo, con entusiasmo nuovo. L’uomo è uno degli errori della creazione, come l’ittiosauro. Gli ittiosauri non avevano di che essere orgogliosi: strisciavano e si agitavano nel fango, come facciamo noi. Guardate invece i fiori del sambuco, e le campanule, e le farfalle, dimostrano che la creazione pura c’è. Ma l’umanità non supera mai lo stadio di larva, imputridisce nella crisalide, non riuscirà mai a mettere le ali. L’umanità è anti-creato, cammina all’indietro come le scimmie, come i babbuini!
Ecco un caso abbastanza frustrante: la difficoltà di identificazione. Mi capita quasi sempre con gli insetti. Era finito, forse volando, ma potrebbe esserci arrivato anche camminando, in un secchio pieno d’acqua, in stalla. Mentre davo una lavata alla macchina parcheggiata sotto la tettoia, casualmente ho notato che galleggiava e l’ho salvato. L’impossibilità di vedergli la testa, m’impedisce di identificarlo. Eppure, ce l’ha, ma è sotto il pronoto. E questo sfasa tutti i parametri di riconoscimento della app Lens di Google. Potrebbe essere un tenebrionide, ma come fare ad esserne sicuri? Avrei dovuto, forse, prima di fotografarlo, sollevargli la testa, ma non volevo infastidirlo: era già scioccato per esser stato in ammollo per chissà quanto tempo prima del mio arrivo. Comunque, nella disgrazia, è stato fortunato perché, dopo le foto, l’ho rilasciato nel prato posteriore alla casa. Se lo avessi messo in terrario, avrei potuto correre il rischio che morisse durante la notte e non volevo prendermi questa responsabilità. Prima di liberarlo, dava segni di vita. Ma io resto col dubbio!
Fonte: Una pillola di storia antica al giorno
Nell'Impero romano gli animali erano considerati esseri privi di intelligenza, destinati a essere sfruttati dall'uomo come fonte di cibo, divertimenti, lavoro e sacrifici religiosi. O almeno, questa era la mentalità generale, ma non tutti la condividevano. Il filosofo Porfirio, per esempio, scrisse un trattato in difesa degli animali promuovendo una dieta vegetariana. Il trattato, scritto intorno al 270 d.C., era dedicato a un amico che mangiava carne: Porfirio provò a convincerlo a smettere criticando le idee di coloro che mangiavano gli animali. A chi sosteneva che gli Dèi avevano creato gli animali per l'uomo, Porfirio rispose che era impossibile perché esistevano molti animali dannosi come le zanzare e gli scorpioni. A chi promuoveva i sacrifici, Porfirio rispose che questi risultavano crudeli per gli animali e offensivi verso gli dèi, in quanto "i loro altari venivano contaminati dal sangue delle vittime". Propose quindi di sostituire i sacrifici con preghiere e offerte di vegetali. A chi riteneva che gli animali fossero esseri irrazionali incapaci di comunicare, Porfirio rispose che in realtà avevano un loro linguaggio. Per dimostrarlo ricorse a un'analogia: così come i greci non riuscivano a comprendere le parole degli Indiani, allo stesso modo non capivano i versi delle gru. Questo, tuttavia, non implicava che gli Indiani e le gru non avessero un linguaggio, ma solo che i greci non riuscivano a comprenderlo. A testimoniare l'esistenza di linguaggi animali era la varietà dei loro versi: "Essi, infatti, gridano in un modo quando hanno paura, in un altro quando chiamano, in un altro ancora quando vogliono nutrirsi…" Secondo Porfirio, gli animali per certi versi erano persino migliori delle persone. Le bestie feroci, infatti, "quando uccidono gli uomini che gli capitano davanti, li divorano senza fare niente di più crudele di ciò che facciamo noi. Anzi, gli animali sono spinti a questa ingiustizia dalla necessità e dalla fame, mentre noi nelle arene e nelle cacce uccidiamo la maggior parte degli animali arbitrariamente, a causa dei nostri piaceri e spesso addirittura per diletto".
Testo di Robinson Jeffers
Che cosa siamo noi
la bestia che cammina eretta con labbra parlanti
e scarso pelo, per pensare che dovremmo sempre essere nutriti,
alloggiati, intatti e padroni di noi stessi?
E’ da qualche decennio che fotografo gli uccelli, ma ve ne sono di quelli che non si lasciano fotografare. Anche semplicemente fare “birdwatching” non è così semplice. Dal momento in cui avvisto l’uccello, al momento in cui cerco di inquadrarlo nel binocolo, passano alcuni secondi durante i quali quasi sempre l’uccello è volato via. Non si è mai abbastanza veloci. E non è tanto perché siamo noi ad essere troppo lenti, ma è perché, come disse Giuseppe Prezzolini, “gli uccelli, in Italia, non volano, fuggono!”. Hanno paura di noi, delle figure bipedi in piedi, specie se si tiene in mano qualche oggetto e si fanno movimenti bruschi. Un uccello non capisce la differenza tra un binocolo e un fucile e ogni volta che proviamo a fare “birdwatching” non possiamo sfuggire all’amara sensazione di quanto i maledetti cacciatori, sadici psicopatici, ci danneggino, nel momnto in cui, noi amanti della natura proviamo a rapportarci con gli animali selvatici, che però ci temono. Quanta gioia ci sottraggono quei bastardi di cacciatori! In pochi arrivano a capire il danno che ci fanno, a noi gente pacifica. E se solo qualcuo di noi provasse a rivolgersi a un giudice, denunciandoli per danni morali, nessun magistrato riconoscerebbe loro questa colpa, probabilmente perché anche i giudici hanno la loro stessa mentalità predatorio-preistorica. L’uomo è un virus mortale e la mia esperienza empirica conferma quanto sto dicendo. Le uniche volte che ho potuto raccogliere da terra dei bellissimi ed elusivi uccelli è stato dopo l’impatto dell’uomo, non solo cacciatore ma anche automobilista.
Primo esempio: anni fa, durante un’azione di disturbo alla caccia, nella zona di Cordenons, raccogliemmo una beccaccia ancora calda, appena impallinata da un cacciatore. Il bastardo non era presente, ma era sempre in zona.
Secondo esempio: quando vivevo a Bibione, uscivo spesso in bicicletta. Un giorno, pedalando sulla strada che costeggiava la pineta, sull’asfalto c’erano ben due succiacapre morti, entrambi sbattuti dalle auto. Crepuscolari, è molto difficile non solo fotografarli, ma anche solo vederli.
Terzo esempio: oggi, 25 marzo, tornando a casa in bici, ai bordi della strada asfaltata, un piccolo Codibugnolo e non è difficile immaginare la causa della sua morte. E’ una di quelle specie che, quando gli punti contro l’obiettivo della macchina fotografica, sono già spariti, dato che si spostano in piccoli gruppi. Solo con la morte possiamo ammirarli da vicino, ma nel loro caso, la morte non li fa belli!
Testo di Delio Bartolucci Boyle
La guerra a cui ci vogliono portare non è nucleare. Sono dei merdosi, ma non sono idioti. Non è detto però che sia una buona notizia. Ecco alcune cose da tenere a mente per riuscire ad interpretare le notizie in modo corretto.
1- GUERRA E' PODROMO DELLA DITTATURA. La guerra serve al potere per avere più potere. Certamente i produttori di armi si arricchiscono, un po' come Bigpharma al tempo del raffreddore, ma questo vantaggio particolare non va confuso con il motivo di fondo. La guerra è principalmente un'ottima scusa per abolire ogni libertà e diritto costituzionale, da noi è addirittura scritto chiaro che decadono anche quelle poche garanzie che abbiamo, in caso di emergenza e se l'emergenza del raffreddore era illegittima, lo stato di guerra fornirà la motivazione "legale" per far di noi ciò che si vuole. Studiare la strategia della tensione o l'11 settembre ti permette di capire quanto anche il 7 ottobre israeliano, o gli attacchi a Parigi prima e a Mosca oggi, siano con ogni probabilità statistica compiuti dagli stessi servizi che avrebbero dovuto proteggere quelle popolazioni. A meno che non si sia rincoglionito anche l'FSB, dopo Mossad e CIA.
Trovo vergognoso accostare "vegetariano" a "satanico". Satanico è chi mangia carne! Questa sibliminale propaganda è nauseante.
Incredibilmente, sono riuscito ad identificarla subito, nonostante le molte specie di Friganee che frequentano i luoghi umidi. Per un occhio profano, sembrerebbe una farfallina, ma non appartiene ai Lepidotteri, bensì ai Tricotteri e il suo nome specifico è Odontocerum albicorne. Non l’ho catturata per portarla in laboratorio, ma l’ho fotografata sul posto visto che stava ferma, in stato di sonno. I Tricotteri hanno infatti abitudini crepuscolari e notturne. Questo animaletto non è stato l’unico avvistamento di oggi 25 marzo. Avevo deciso di andare dietro l’allevamento di trote di Sivigliano. Binocolo alla mano, pronto ad ogni sorpresa, i campi adiacenti erano pieni di gabbiani reali, sia a terra che in volo. Un cormorano posato su un palo della luce della peschiera, nome con cui sono conosciuti localmente gli allevamenti di trote. Un airone cenerino in volo, molte cornacchie grigie e, nei torrenti di risorgiva che confluiscono nei canali dell’allevamento, folaghe, gallinelle d’acqua e marangoni minori. Sui bordi, le tracce dei sentieri delle nutrie. Sui ponticelli di cemento che collegano i canali, molti escrementi di volpe. Fra gli alberi, il canto del picchio verde e, nel sottobosco, il verso del fagiano maschio. Niente rapaci in volo, né nibbi, né poiane, e nemmeno biacchi a crogiolarsi al sole. Un bruco marrone di lepidottero, che avevo trovato poco fuori del paese, sul bordo dell’asfalto, l’ho lasciato perdere perché non volevo strapazzarlo dentro il contenitore, dato che la mia escursione era appena all’inizio. Bombi e altri insetti non ne ho visti, forse perché era troppo presto, c’era molta rugiada sull’erba e faceva ancora fresco per loro. Ero infatti uscito di casa verso le otto. Un po’ deluso, visto che domani torna a piovere, me ne sono tornato verso casa e, pedalando lentamente, mi fermavo ogni volta che vedevo ai margini della strada qualche bottiglietta di plastica o lattine di bibita, gettate dai finestrini delle auto da gente incivile. Se non riportavo a casa qualche esemplare da fotografare, almeno facevo qualcosa di utile per l’ambiente. Giunto verso la fine della mia vita, voglio guadagnarmi il paradiso (in cui non credo) e anche se fra mille anni nessuno si ricorderà più di me, voglio, nel mio piccolo, lasciare pulito questo pianeta per le generazioni future, sempre ammesso che ce ne saranno.
Fonte: Ulisse il piacere della scoperta
Questa è una dolina da record: misura circa 537 metri di diametro e affonda tra 511 e 662 metri nella Terra. Con pareti quasi verticali, il volume di questa importante caratteristica geologica è di ben 119,349 milioni di metri cubi. Xiaozhai Tiankeng è formata da ripetuti sprofondamenti di strati di calcare sempre più sottili e al suo interno vi è un intero ecosistema indipendente con 1.285 specie di piante. Tra queste vi è il ginkgo biloba, albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa nel Permiano (l’ultimo dei sei periodi in cui è divisa l’era geologica del Paleozoico) e per questo è considerato un fossile vivente. Sono numerosi anche gli animali rari, come il leopardo nebuloso. Parliamo di un ecosistema autosufficiente con palme, felci e muschi oltre a insetti, farfalle e una colonia di rondini che nidificano fra le sue pareti rocciose. Questa “ultraterrena” conca chiusa, nonostante la sua profondità e il fatto che fosse raggiungibile praticamente solo con il paracadute o in cordata, è stata scoperta nel 1994 da specialisti durante la ricerca di un nuovo sito di esplorazione per speleologi britannici nel progetto "China Caves". Per facilitare il turismo è stata costruita una scala di 2.800 gradini per far diventare questa “buca celeste” una delle più incredibili e magnifiche attrazioni naturali ai piedi della Terra. Le cause per cui si formano queste gigantesche doline variano da caso a caso, ma sono spesso innescate dalla circolazione delle acque sotterranee che lentamente dissolve la roccia calcarea, concrezioni saline, terreni o altre rocce solubili, come il gesso. Alla fine, quando si è verificata un’erosione sufficiente, il pavimento può cedere, facendo emergere l’ingresso di reti di grotte sotterranee.
Testo di Luca Nali
Capisco che ci possono essere persone che non possono rinunciare a mangiare carne, ma per favore, l’agnello no! Quello è uno sfizio che crea un dolore lancinante, anche se non lo sentiamo piangere e disperarsi.
Fonte: Nicolai Lilin
L’auto dei terroristi proseguiva verso il confine con l’Ucraina, dove i terroristi speravano di raggiungere i loro curatori della CIA. L’auto non si è fermata al posto di blocco di polizia a cento chilometri dalla frontiera con l’Ucraina. Gli agenti hanno sparato alle ruote, nella fase di allontanamento l’auto si è ribaltata, i terroristi hanno provato a fuggire, però sono stati bloccati e costretti ad arrendersi. Un particolare saluto a tutti quelli che blateravano della responsabilità di Putin, dell’attentato organizzato dai servizi russi, dell’impronta cecena e altre idiozie diffuse ampiamente dai media occidentali pur di non ammettere la semplice e triste realtà: questo, e molti altri attentati terroristici sul territorio russo, sono organizzati dalla CIA, dal MI6 e da altre cloache terroristiche occidentali che, non riuscendo a sconfiggere la Russia economicamente e sul campo di battaglia, usano il terrorismo. Niente di nuovo sotto il cielo.
Palmer: Il Parlamento russo si muove improvvisamente per ripristinare la pena di morte. “Verrà presa una decisione che soddisferà le aspettative della società.” Il capo del Partito Russia Unita Vasiliev parla del ritorno della pena di morte in Russia.
Indipendenza Finanziaria: Mi auguro che la proposta sia respinta. La pena di morte, anche per il più abominevole dei crimini, porta la Nazione che la pratica allo stesso livello del criminale che uccide. No pena di morte. Ergastolo duro e durissimo, ma la vita è sacra. Sempre.
Andrea73: Completamente in disaccordo.
Anti-scientista: No. La pena di morte, no.
Me: L'ultimo giustiziato in Russia risale al 1996, ma la pena di morte esiste ancora nei codici. A chi afferma che la vita è sacra, rispondo che finché sarà sacra solo la vita umana, e non anche quella animale, tale dichiarazione resterà penosamente velleitaria.
Stavo per commettere un errore di identificazione. Davo per scontato che si trattasse di un Necroforo, ma siccome non è di colore rosso sgargiante, pensavo che fosse una femmina, dai colori smorti, di Nicrophorus serpillo. Ma ero nel dubbio che si potesse trattare invece di Nicrophorus investigator. Per fortuna, mi ha salvato l’App “Lens” per il riconoscimento delle specie, per cui, sebbene sia anche lui un cacciatore di cadaveri, non appartiene alla famiglia dei Silfidi, ma a quella degli Stafilinidi. Oltretutto, se solo fossi entrato in contatto epidermico, me ne sarei accorto dolorosamente, giacché gli Stafilinidi sono pericolosi per il loro veleno. E’ comunque buona norma non maneggiare mai gli insetti con le mani, per non danneggiarli. L’ho catturato sul capriolo morto, insieme ad altri coleotteri becchini, dove l’avevo visto già qualche giorno fa, quand’ero andato al Tagliamento a deporre il capriolo davanti alla fototrappola, per usarlo come esca. Non è stato agevole filmarlo, una volta portato in laboratorio, perché tendeva a nascondersi sotto terra, ma questo lo fanno più o meno tutti i coleotteri che passano per il mio terrario. Dunque, oltre ad aver scoperto che è uno Stafilinide, penso di sapere anche il nome della specie: Creophilus maxillosus. Se bazzica attorno ai cadaveri, vuol dire che anche lui, oltre a nutrirsi di carne, la usa per dar da mangiare alla prole, proprio come fanno i Necrofori. Benché gli esemplari di quest'ultima specie siano molto numerosi, sono anche insetti poco studiati, forse proprio a causa della loro pericolosità.
Testo di Pier Luigi Pinna
Un uomo ha visto un serpente morire bruciato e ha deciso di toglierlo dal fuoco. Quando l'ha fatto, il serpente l'ha morso causando un dolore atroce. L'uomo ha fatto cadere il serpente, e il rettile è caduto di nuovo nel fuoco. Così, l'uomo si è guardato intorno e ha trovato un palo di metallo e l'ha usato per estrarre il serpente dal fuoco, salvandogli la vita. Qualcuno che stava guardando si è avvicinato all'uomo e ha detto: "Quel serpente ti ha morso. Perché stai ancora cercando di salvarlo?” L'uomo rispose: "La natura del serpente è mordere, ma questo non cambierà la mia natura, che è aiutare”. Non cambiare la tua natura semplicemente perché qualcuno ti fa del male. Non perdere il buon cuore, ma impara a prendere precauzioni.
Come mi capita quasi sempre, anche stavolta non sono riuscito ad individuare la specie, ma solo il genere. Si tratta indubbiamente di una Peziza, ma vai a sapere se è una Aurantia, una Arvernensis, una Badia o che altro! Non essendo un micologo, posso solo fare delle considerazioni da profano. Intanto, leggo che le Pezize, nonostante non si somiglino per niente, sono imparentate con i prataioli e insieme rappresentano una famiglia a parte, quella dei Septomiceti, o funghi superiori. Ma se esistono i superiori, ci devono essere anche gli inferiori, i quali sono rappresentati dalle muffe, le quali si distinguono dai superiori perché prive di carpofori, cioè di quell’elemento che volgarmente viene chiamato fungo, mentre il vero fungo, come sappiamo, è il micelio e sta sotto terra, quindi invisibile e inutile per i fungaioli. Essendo privi di clorofilla, i funghi possono essere di tutti i colori fuorché il verde. Da dove prendono il colore i funghi? Dall’ambiente circostante. Esattamente come facevano i pittori dei secoli passati: prendevano i vari titpi di terreno, lo polverizzavano, macinandolo, e ottenendo, per esempio, la “terra di Siena bruciata”. Oppure, se non era il terreno, dal mondo vegetale, o da quello animale, come nel caso della porpora ottenuta da un mollusco. Così penso che sia per i funghi: il colore prevalente è il marrone, perché la terra, dalle nostre parti, è proprio di quel colore.
Dopo un anno e mezzo che la usavo, è successo! Mi hanno rubato la fototrappola! Potete immaginare come mi sento: non solo come si sente normalmente un derubato, con quella sensazione di perdita che necessita l’intervento di una buona dose di resilienza, onde non scivolare lentamente nella depressione, ma anche come un idiota. Mi sento un idiota come tre anni fa quando mi rubarono la bicicletta nuova. In quel caso, la colpa era stata mia, giacché non l’avevo chiusa e, anche se era posteggiata dietro casa, dove non passa mai nessuno trattandosi di una corte privata, qualche extracomunitario se l’era portata via. Anche stavolta la colpa è stata mia, perché avevo sistemato la fototrappola come faccio di solito, cioè agganciata a un albero con una catena munita di un lucchetto ad ogni estremità, uno grande per cingere l’albero e uno piccolo collegato alla porticina della fototrappola. Sul momento, quando oggi sono andato a recuperare la scheda di memoria, ho pensato che i ladri avessero usato un tronchese, per tranciare la catena, ma solo in un secondo momento mi sono accorto che non l’avevo legata a un albero, ma a un ceppo. Quindi, l’hanno sfilata dall’alto, quindi non hanno avuto bisogno di un tronchese. Quindi, io sono un idiota! Non credo che ne comprerò un’altra. Anche se era il mio unico passatempo, ci sono dei momenti nella vita in cui bisogna...voltare pagina!
Fonte: La politica nel piatto
Supermercati vegan e banchi del fresco totalmente plant-based. In Germania è già realtà. Il rivenditore tedesco REWE, gruppo che già possiede la catena di supermercati austriaca BILLA, e che già ha aperto due negozi completamente vegani a Vienna e Graz è pronto ad aprire il suo primo supermercato completamente vegano, chiamato REWE voll pflanzlich (letteralmente la versione tedesca dell’espressione plant-based), a Berlino. Pare che la decisione sia arrivata in seguito al successo riscosso dalle aree dedicate ai consumatori vegani negli altri 21 store del gruppo. Veri e propri banconi, come quelli del reparto salumi e gastronomia dei nostri supermercati, solo interamente dedicati ai prodotti vegani freschi. Alternative a base vegetale per carne, salsicce, affettati, formaggio e pesce porzionati e serviti freschi dal banconista. Solo per citare alcune delle proposte di REWE per il banco del fresco, i clienti possono scegliere fra diversi tipi di salame, wurstel, mortadella e bresaola, spiedini, bistecche, diverse alternative al formaggio fresco e stagionato, oltre alle numerose proposte di pesce, tutto rigorosamente plant-based.
“REWE considera importante promuovere una dieta vegana per la protezione generale degli animali, dell'ambiente e del clima – si legge in una nota dell’azienda – quindi siamo entusiasti di portare nuovi prodotti vegani al bancone di servizio e completare la nostra già ampia gamma vegana. REWE svolge quindi un ruolo importante nel rendere una dieta a base vegetale il più accessibile e varia possibile per i consumatori”.
Sivvy: Arrestate la complottista! Le pandemie non si possono prevedere, ma solo pianificare, orchestrare. Questa donna va processata e fermata subito perché a conoscenza di un complotto mondiale di cui se ne rende collaborazionista, svelando parte del piano. Dalla peste al vaiolo fino alla spagnola, nella storia le pandemie si sono registrate con intervalli di secoli. Adesso, ogni 4-5 anni ci vogliono rimettere agli arresti domiciliari per conclamare il transumanista Grande Reset Tecnologico, nella dittatura digitale, rinnovata l'emergenza permanente sanitaria, già prevista nel 2019 con Event 201 dal World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates. Senza scuse, né attenuanti, questi sono reati: mi limito all'Art. 658 Codice penale, fino a 6 mesi di reclusione per procurato allarme.
Apocalisse: Questa strega va denunciata per procurato allarme. Non è uno scherzo. Denunciamo questo personaggio malvagio. Deve pagare per tutte le falsità che ha detto in questi anni e continua a dire. Adesso non si scherza più. La strega deve tacere.
ranieri granozio: Vendeva virus di contrabbando ed il marito i vaccini, in ambito veterinario, perché tale è. Processata, è stata "stranamente" assolta, però dato che lei sapeva (coda di paglia), in attesa del giudizio scappò negli usa!
Otto Von Bismarck: Ha avuto qualche soffiata dai piani alti?
Dave Iron : Sono anni che questa corrotta prende soldi da Bigpharma, fu pure allontanata dall’Italia e ancora la fanno parlare!
Walter Giannò: Sapete cos'è? Vi siete informati? Bah. Si tratta di una malattia che non esiste ma a cui dobbiamo prepararci per non farci prendere alla sprovvista come successo col Covid19. Insomma, la Capua (che, se fossi in lei, sareste voi da denunciare, e di corsa, per diffamazione), chiede che si pianifichino dei protocolli da usare se un giorno X dovesse esserci una malattia X. E ora denunciate pure... Vedrete che risate si farebbe il giudice (dopo avere disposto di attingere al vostro conto corrente, ovviamente).
Testo di Joe Hanvey
Una sfera con una circonferenza di poco più di 40.000 km pone esigenze molto specifiche per quanto riguarda la fisica, la scienza e la matematica. Richiede che ci sia una curvatura misurabile per chilometro. Questa è la richiesta di curvatura della terra come ci viene insegnato dalla nascita. Ciò significa che vedere qualsiasi cosa a grandi distanze è assolutamente impossibile secondo la scienza sferica, la matematica e la fisica. Possiamo vedere chiaramente Chicago da quasi 100 km di distanza dall'altra parte del lago. A quella distanza la cima della Sears Tower, alta 426 metri, non dovrebbe essere visibile perché sotto la "curvatura terrestre". Eppure possiamo vedere chiaramente quasi l’intero edificio e la città da 96 km di distanza. Se affermi che questo è un miraggio, non capisci i miraggi. Il fiume Nilo scorre per oltre 6437 km. 4023 km se tracci una linea retta dall'inizio alla fine. Ciò significa che deve percorrere una superficie sferica (in salita per metà del suo arco sferico) di oltre 563 km. I fiumi non scorrono su superfici sferiche. Le saline boliviane sono circa 6500 km quadrati di pura piattezza. Il Canale di Suez è lungo 193 km. Con una tale lunghezza dovrebbe avere un rigonfiamento sferico di oltre 2895 metri. Non esiste un tale rigonfiamento. È perfettamente livellato dall'inizio alla fine. Il monte Canigou in Francia può essere visto a 262 km da Marsiglia, Francia. La Montagna dovrebbe essere nascosta dietro una presunta curvatura terrestre di oltre 5000 metri. Il Gran Ponte Danyang-Kushan è lungo 164 km, quasi senza salite e discese. A questa lunghezza il ponte dovrebbe avere quasi 2133 metri di rigonfiamento sferico. Ciò significa che dovrebbe salire di 1066 metri dall'inizio al centro e scendere di 1066 metri dal centro alla fine, ma non è così.
Adriano Valente: Quattro anni fa una delle più grosse Fake della storia. C'era da spaventare le pecore per indurle ai sieri.
School first: Vi hanno plagiato per bene. Però adesso la vostra retorica ha stancato. Come familiari e conoscenti di chi è deceduto per covid potremmo pensare di denunciarvi.
Me: Oggi una mia cliente si è messa a strillare dicendo che è orgogliosa di aver fatto la 5a dose. Me lo ha urlato al termine di una animata discussione sui vaccini. Prima ci odiavano perché li mettevamo in guardia, oggi perché sanno che abbiamo ragione.
School first: In realtà avete stancato. E tanto. La pandemia è finita, ringraziando Dio, ma continua nelle vostre teste. Non riuscite a liberarvene, sta diventando un'ossessione per voi. Io non ho odiato nessuno, ma adesso credo che sia il momento di mettervi uno stop.
Me: "Non riuscite a liberarvene". Io vorrei liberarmene, ma l'OMS dice che ne sta per arrivare un'altra ben più pericolosa. In realtà, la gente potrà liberarsi da queste profezie autoindotte, solo quando non metterà più nei posti di potere quei criminali.
School first: Faremo in modo che alla prossima pandemia voi possiate fare quello che volete e soprattutto farvi curare a casa dai vostri medici. Noi ci tuteleremo come al solito, voi ritenetevi liberi. Non potrete più accusare nessuno, se non i vostri stessi medici.
Me: Abbiamo fatto fin dall'inizio della tragicommedia quello che abbiamo voluto, cioè che ritenevamo giusto. Il fatto che siamo vivi e vegeti, dopo quattro anni di ipnosi a cui vi siete assoggettati, dimostra che supereremo indenni anche la prossima finta farsa.
School first: Con che coraggio parli di tragicommedia e finta farsa? I milioni di morti non sono vivi e vegeti come te, eh! Ha ragione la tua ex cliente a litigare con te, sei un negazionista senza cuore, senza pietas, senza empatia. Ti consiglio di fare meno lo sbruffone sulla salute. Comunque, ho visto gente come te fare marcia indietro e abbandonare certe eresie e deliri complottistici non appena ha iniziato a soffrire di dispnea ed è finita sotto un casco d'ossigeno.
Me: Le lascio l'ultima parola, perché altrimenti diventa una diatriba religiosa. Ognuno ha la sua visione delle cose e pensa che la sua debba essere l'unica valida. Invece, ciascuno di noi crea la propria realtà.