C’è una vasta letteratura che parla di queste cose e credo che facciano parte della dottrina New Age. Tuttavia, mi sento combattuto. Da una parte subisco il fascino dei concetti qui espressi, ma dall’altra mi sembra che quella fuori campo sia la voce di un imbonitore, come uno di quei ciarlatani che percorrevano le strade del Far West vendendo intrugli “miracolosi” e che facevano affari imbrogliando la gente semplice e credulona. Sul genere di Wanna Marchi, per capirci, se vogliamo passare dal XIX secolo a tempi a noi più vicini. La mia parte emotiva, poiché la solitudine è stata sempre presente nella mia vita, mi porta a pensare, non senza un pizzico di vanità, di essere un prescelto (ma da chi?), mentre la mia parte razionale mi porta a respingere queste informazioni che invitano all’isolamento, proprio come ci è stato chiesto dai nostri governanti in tempi recenti, durante la farsa del Covid. Isolamento e resilienza, infatti, sono stati criticati sul web da quanti rientrano nella categoria degli Antagonisti, dei Dissenzienti e da coloro che non credono più nei partiti, nei giornalisti e nella scienza. La resilienza è un evento naturale, guai se non ci fosse, ma quando è lo Stato, o qualche altra forma di autorità, a chiedere alla gente d’essere resiliente, significa che stanno per propinarci un’altra forma di schiavitù e di dominio, un’altra violenza, basate su fandonie simili o leggermente diverse da quelle che ci hanno raccontato finora. Come mi sento dopo aver visto e ascoltato questo video? Boh! Come prima. Almeno così mi pare.
Ma ke kaxxo ci raccontano. Le persone "prescelte" a rimanere in panchina, sole, tristi e abbandonate sviluppano, possono sviluppare sentimenti di rancore, di odio, di revanche, di vendetta, ovvero inacidirsi ed appassire soffrendo le pene dell'inferno. I diversamente felici, contenti, i non-trombanti in giovane età quando ruggisce l'ormone, vorrebbero avere fra le mani la collottola di quel koglione oppure entità che li ha "prescelti " per stare solo a guardare. Ma
RispondiEliminaper favore!!!
La domanda resta inevasa: CHI ci ha scelto e a quali scopi?
EliminaHo sofferto molto la solitudine nella mia vita, nel senso che, per lunghi periodi, mi è mancata una compagna. E quando ne avevo una per le mani, la convivenza era impossibile.
Non so se basta dar la colpa al Femminismo...
Forse sono io, quello sbagliato.
Credo che la tua domanda, Free, resterà inevasa, mi viene però in mente un proverbio dei miei nonni: mi par millanni di morire (non vedo l'ora di morire) per andare a litigar con cristo...
RispondiEliminaMa perché litigare con Cristo?
EliminaNon è stato già abbastanza sfigato?
"Non so se basta dar la colpa al Femminismo..."
RispondiEliminaOh, finalmente una TIEPIDA autoanalisi, almeno un piccolo dubbio....
non siamo tutti portati per la vita sociale, e / o di coppia (coppia in senso di convivenza sotto lo stesso tetto).
Da qui l'attribuire la colpa a qualcuno o qualcosa...è che certe persone hanno un carattere che mal si adatta a dover condividere tutto 24 ore su 24 o quasi...io non lo sono, tu molto probabilmente, neppure....e la colpa non la appioppo a nessuno, forse non è nemmeno mia, ma semplicemente, le cose stanno così.
Zenzero
Ho sempre sognato di avere...UNA moglie, forse perché avevo in mente il modello dei miei genitori, e invece sono stato qualche mese con una, qualche altro mese con un'altra e qualche altro mese con un'altra ancora.
EliminaPoi, la parabola discendente. E l'inevitabile conclusione. Non senza provare un senso di libertà riacquistata.
Perché i rapporti fra uomo e donna devono sempre finire così, malamente?
Giovanni Pascoli: "Amor comincia con canti e con suoni, e poi finisce con lacrime al cuore".