Testo di Alda Merini
A volte conosci persone che non hanno una grande cultura, né una grossa istruzione, ma che hanno grande umanità e bontà d’animo. Nei loro comportamenti scorgi tanta sensibilità e comprensione. Tutto ciò le rende belle persone. Io le definisco “gente che sa vivere”. Poi conosci persone istruite, acculturate, plurilaureate che non hanno il senso del rispetto, dell’educazione, dell’umiltà. Non ho una definizione per queste persone. So solo che se dovessi scegliere tra le une e le altre, sceglierei sempre quelle che “sanno vivere”.
Sono una massa di impostori. Se chiedi loro che una sola volta dovessero ricavarsi da sé la bistecca in un mattatoio, uccidendo l'animale, dissanguandolo con la testa in giù, spellandolo e squatandolo sono sicuro che riconoscessero di essere impostori perché sono i mandanti dei macellatori. Sono vegetariano da quando avevo 10 anni e avevo visto dei buoi correndo per una strada principale di Cagliari dopo essere fuggiti dal mattatoio, che poi fu spostato fuori da ogni centro abitato per non turbare gli impostori.Tolstoi ha scritto che se i mattatoi venissero posti in palazzi di vetro gli impostori meriterebbero di essere svergognati pubblicamente. La maggiore sofferenza è causata dal fatto che l'animale, secondo la tradizione ebraica raccolta poi dagli islamici, deve essere ucciso senza la previa rimozione della coscienza altrimenti l'animale di venta impuro. Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni mosse contro di me l'accusa di antisemitismo per aver scritto un saggio (facente parte degli Annali della Facoltà) che gli ebrei avevano sofferto meno nelle camere a gas di quanto soffrano gli animali nei mattatoi. Di Segni aveva scritto che Jaweb aveva posto al vertice della natura l'uomo, che aveva il diritto di disporre di essi. Di Segni era radiologo (era perché andato in pensione) in un ospedale romano. Venne la poliizia in Facoltà per sequestrare gli Annali e gli estratti degli articoli. Ma quasi tutti rifiutarono di consegnare la copia degli Annali dove si trovava il mio saggio. Passai per tre gradi di giudizio sino alla Cassazione dove orribilmente fu scritto che era lecito cibarsi di carne perché l'organismo umano aveva bisogno delle proteine della carne. Notare poi che io avevo accomunato ebrei ed islamici per lo stesso motivo. Ma in nessun grado del giudizio vi fu riferimento agli islamici. Perché se vi fosse stato un riferimento agli islamici sarebbe caduta l'accusa di antisemitismo. Fui condannato a pagare 4 mila euro di multa, che non pagai perché vi era stato un condono fiscale. Le parti civili, ebrei, avevano diritto al pagamento, ma debbo riconoscere che nessun pagamento fu richiesto. Ho pensato che paradossalmente avrebbero dovuto avere un risarcimento tutti gli ebrei del mondo. ASSURDO! Parafrasando l'imperativo categorio di Kant (che degli animali se ne fregava riducendosi a dire che l'uccisione dovesse essere fatta nel minor tempo possibile) ho formulato il mio imperativo categorico. "Non accettare i frutti di tutte quelle azioni che rifiutereste di fare". Bastando le proteine vegetali, soprattutto quelle dei legumi, se ne ricava che i carnivori dovrebbero cessare di essere tali se non vogliono essere accusati di essere svergogliati per la loro impostura. Sono arrivato il 17 agosto a 85 anni e, come si vede, non è necessario uccidere per ricavarsi le proteine animali, bastando quelle
RispondiEliminaGrazie professor Melis ,per il suo commento interessante e genuinamente veritiero.
Elimina