Fonte:
Today
Cameron
ha deciso: meno diritti e meno sussidi agli immigrati.
Il
premier inglese David Cameron annuncia un inatteso (in queste proporzioni) giro
di vite sugli aiuti e il supporto agli immigrati a Londra e dintorni.
Cameron
ha presentato un pacchetto di misure che prevede restrizioni in materia di
aiuti sociali, accesso agli alloggi e al sistema sanitario: questi diritti
l'immigrato, secondo la nuova linea di Londra, se li deve guadagnare, ha
spiegato il leader conservatore, non possono più essere considerati come
automatici: "Sotto questo governo non mancherà mai una fase di controllo
al momento in cui un nuovo Paese si unisce all’Unione, così com’è per Bulgaria
e Romania sarà anche per la Croazia” ha detto Cameron.
Il
decadimento delle restrizioni all’accesso del mercato del lavoro europeo per
rumeni e bulgari a partire dal 2014, unito all’ondata di consensi di cui
beneficia nel Regno Unito il partito anti-europeista Uk Indepence, ha rilanciato l’immigrazione come tema caldo nel
dibattito politico nazionale.
Secondo
il nuovo piano, i sussidi di disoccupazione per gli immigrati Ue saranno interrotti
dopo sei mesi, mentre gli immigrati provenienti da paesi non-Ue dovranno avere
un’assicurazione sanitaria privata prima di ricevere quella del National
Health Service.
Intanto
centinaia di migliaia di inglesi hanno firmato una petizione online per chiedere al primo ministro David Cameron di
impedire la migrazione di massa di romeni e bulgari dopo il 2014. L’arrivo di
romeni e bulgari sarebbe “simile al movimento che ha permesso a 600mila
polacchi di entrare nel Regno Unito negli ultimi anni”.
"In
Inghilterra piove, fa freddo, manca lavoro e quel che c'è è pagato
malissimo". A fine gennaio è iniziata a circolare la notizia che questo
sarà lo spot-shock ideato dal
governo inglese per dissuadere gli stranieri dell'Est Europa, romeni e bulgari
in particolare, che hanno intenzione di emigrare a Londra, Manchester e
dintorni nei prossimi mesi. Il viceministro Harper spiega così la decisione:
"Abbiamo un saldo migratorio molto alto, centinaia di migliaia di persone
ogni anno. Entro il 2015 e il 2016 intendiamo ridurlo drasticamente a poche
migliaia".
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