mercoledì 3 luglio 2013

Starsene a casetta sua

 
Fonte: Today

Cameron ha deciso: meno diritti e meno sussidi agli immigrati.
Il premier inglese David Cameron annuncia un inatteso (in queste proporzioni) giro di vite sugli aiuti e il supporto agli immigrati a Londra e dintorni.
Cameron ha presentato un pacchetto di misure che prevede restrizioni in materia di aiuti sociali, accesso agli alloggi e al sistema sanitario: questi diritti l'immigrato, secondo la nuova linea di Londra, se li deve guadagnare, ha spiegato il leader conservatore, non possono più essere considerati come automatici: "Sotto questo governo non mancherà mai una fase di controllo al momento in cui un nuovo Paese si unisce all’Unione, così com’è per Bulgaria e Romania sarà anche per la Croazia” ha detto Cameron.


Il decadimento delle restrizioni all’accesso del mercato del lavoro europeo per rumeni e bulgari a partire dal 2014, unito all’ondata di consensi di cui beneficia nel Regno Unito il partito anti-europeista Uk Indepence, ha rilanciato l’immigrazione come tema caldo nel dibattito politico nazionale.

Secondo il nuovo piano, i sussidi di disoccupazione per gli immigrati Ue saranno interrotti dopo sei mesi, mentre gli immigrati provenienti da paesi non-Ue dovranno avere un’assicurazione sanitaria privata prima di ricevere quella del National Health Service.

Intanto centinaia di migliaia di inglesi hanno firmato una petizione online per chiedere al primo ministro David Cameron di impedire la migrazione di massa di romeni e bulgari dopo il 2014. L’arrivo di romeni e bulgari sarebbe “simile al movimento che ha permesso a 600mila polacchi di entrare nel Regno Unito negli ultimi anni”.

"In Inghilterra piove, fa freddo, manca lavoro e quel che c'è è pagato malissimo". A fine gennaio è iniziata a circolare la notizia che questo sarà lo spot-shock ideato dal governo inglese per dissuadere gli stranieri dell'Est Europa, romeni e bulgari in particolare, che hanno intenzione di emigrare a Londra, Manchester e dintorni nei prossimi mesi. Il viceministro Harper spiega così la decisione: "Abbiamo un saldo migratorio molto alto, centinaia di migliaia di persone ogni anno. Entro il 2015 e il 2016 intendiamo ridurlo drasticamente a poche migliaia".

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