mercoledì 3 luglio 2013

Succo di mucca prigioniera

 
 
L'eurodeputato Andrea Zanoni scrive ai ministri italiani all'Ambiente, alla Salute e all'Agricoltura chiedendo controlli in tutte le regioni che potrebbero essere interessati dal caso del latte all'aflatossina. “Consumatori a rischio. Temo si tratta solo della punta dell'iceberg”.

“Vi esorto ad effettuare approfondite indagini, in tutte le regioni  che  potrebbero  essere  interessate dal caso del latte tossico  al  fine  di  monitorare  i  prodotti  caseari  probabilmente contagiati da aflatossina”. Lo scrive con una lettera inviata ieri 24 giugno Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ai ministri dell’Ambiente Andrea Orlando, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo e della Salute Beatrice Lorenzin, in merito al caso del latte tossico contenente l’aflatossina scoperto in Friuli Venezia Giulia.


(Lettera trasmessa anche all'Assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Dott. Franco Manzato; all'Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Sig. Luca Coletto; all'Assessore Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Dott. Carlo Lusenti e all'Assessore Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria della Regione Emilia-Romagna, Sig. Tiberio Rabboni).


“È indispensabile effettuare analisi su tutti gli articoli che possono essere stati deteriorati nonché predisporre controlli a tamburo battente presso le aziende che si occupano di allevamenti di bovini da latte – scrive Zanoni -  Tutto ciò finalizzato ad ottenere la pubblicazione del nome dei prodotti e della relativa marca che possano anche solo potenzialmente contenere la tossina”.


“Mi auguro che il governo attivi tutte le forze in campo, come i NAS e il Corpo Forestale dello Stato, affinché vengano fatti degli accertamenti a tappeto oltre che in Friuli Venezia Giulia, anche in Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, aree che lo scorso anno hanno patito moltissimo il fenomeno della siccità e pertanto, come già noto, hanno registrato il fenomeno della produzione di ingenti quantità di mais contaminato da aflatossina”, aggiunge Zanoni.


L'eurodeputato aveva già scritto alla Procura della Repubblica di Udine, per chiedere “di rendere noti i nomi dei prodotti che sono stati fatti con il latte tossico contenente l’aflatossina” e “di provvedere quanto prima al sequestro degli stessi per tutelare la salute dei consumatori e soprattutto dei bambini, i soggetti più a rischio”.


“Purtroppo temo che quello che è stato scoperto dalla Procura di Udine sia solo la punta dell'iceberg. Credo che siano pochi i produttori di mais che non hanno immesso nel circuito dell’alimentazione animale il mais contaminato dalla aflatossina”, conclude Zanoni.

Nessun commento:

Posta un commento