Testo
di Fabrizio Belloni
Ho
sempre definito la democrazia come “il male assoluto”.
Per
motivi istintivi, sentimentali, se volete. Per
motivi storici. Per
motivi etico - politici.
Gli
avvenimenti di questi ultimi giorni, a cavallo di agosto e settembre, con il
parlamento inglese e il presidente americano quali attori, me ne danno una
conferma clamorosa. Sempre, nella storia, quando un sistema finisce, trova gli
ultimi attori che si rifanno alle primordiali origini, alle polluzioni che ne
hanno determinato la nascita.
Per
tentare di prolungare artificialmente l’agonia.
Vediamo,
il più rapidamente possibile.
Motivi
“sentimentali”: la democrazia parlamentare che conosciamo è di origine
anglosassone. Nata in Gran Bretagna, esplosa nella rivoluzione americana,
trasferita nella rivoluzione francese (che non fu una rivoluzione di popolo,
come erroneamente si crede, ma che ebbe il cuore, lo zoccolo duro nei Funzionari
Statali: fu una rivoluzione borghese, di apparato), è stata esportata, quasi
sempre con le baionette, a tutto il mondo “occidentale”. E ultra, purtroppo.
Cioè nasce, cresce, si afferma anche ove la mentalità, lo spirito, la cultura,
la storia sono state e sono lontane mille miglia dall’animo anglosassone. La
democrazia parlamentare, il male assoluto, non appartiene all’intimo di noi
latini, come non appartiene ad altri popoli. E la propaganda di sessanta e più
anni, martellante e subdola, non ha scalfito il profondo dei popoli non
anglosassoni. Che, detto per inciso, non è che mi siano particolarmente
simpatici. Anzi…..
Motivi
storici. Nata duecento venti anni or sono, la democrazia parlamentare, il male
assoluto, è nata male, è durata troppo, e sta finendo in modo sconcio. Non ha
evitato guerre: le due Guerre Mondiali (più appropriatamente dovrebbero essere
chiamate principalmente Guerre Civili Europee, per lo più) sono state volute,
dichiarate, provocate dalle “democrazie” occidentali, per la supremazia
economico industriale finanziaria. Ricordate, ad esempio, che fu la Gran
Bretagna, con al seguito la camerierina Francia, a dichiarare guerra al Terzo
Reich di Adolfo, non il contrario.
E,
di più, le “democrazie parlamentari”, il male assoluto, si crearono gli imperi
coloniali, provocando una montagna di morti alta come l’Everest. E continuano a
farlo. Magari in modo più subacqueo, per interposta persona, ma i morti, “figli”
della democrazia, il male assoluto, continuano a far aumentare l’altezza dell’Everest di cui prima. Nei modi più
criminali e sconvolgenti immaginabili. Dallo sterminio di intere popolazioni,
all’uso di gas (Inghilterra 1921, contro gli sciti in Iraq, Italia nel 1935/36
in Etiopia, per esempio), alla creazione di campi di sterminio (i Savoia, sulle
Alpi, gli inglesi, in Sud Africa o, meglio, in Suid Afrika, nella dizione vera
ed originale), nella repressione dei Sepohis, in India, fino ad arrivare ai
massacri africani della fine del secolo scorso: Mau Mau, Angola, Mozambico, Congo, ancora Congo
con Utu e Tutsi, i massacri di Sabra e Shatila, gli stermini perpetrati dagli ebrei
in Palestina e ultra, la nascita di Israele, il Darfur in Sudan... Ne tralascio decine, non volendo fare
la storia delle mattanze. Nonostante il silenzio dei media – linguetta, l’elenco
degli interventi delle “democrazie parlamentari”, il male assoluto, sono
decine, centinaia. La Storia registra e prima o poi, nonostante la propaganda,
fa affiorare la verità e le responsabilità. La Storia è una persona seria e politicamente
scorrettissima.
Motivi etico – politici. So che affiancare i due vocaboli è un azzardo scientifico. Ma non sono fatto a compartimenti stagni, grazie ad Odino. La “democrazia parlamentare”, il male assoluto, non accetta altro da sé. Nata come ipocrita foglia di fico che dovrebbe coprire le vergogne di interessi lobbistici, elitari, quelli che definiamo “poteri forti”, ha mistificato in attività controllabili, filo-guidate la creazione di leggi che regolassero lo stato, i rapporti fra individui. Fuori dai denti: nella “democrazia parlamentare”, il male assoluto, chi detiene il potere ha solo un dovere: mantenere il potere. La giustizia sociale, il bene comune, lo sviluppo della vita diventano così solo delle ANTI REALTA’ SCIENTIFICHE. Pie illusioni, carote fatte ballare davanti al cavallo (il Popolo) che tira il carro: come sempre in Italia abbiamo un esempio da manuale, con una casta che se ne frega abbondantemente ed allegramente della Gente.
In altri
Paesi sono almeno più defilati, più sobri, meno sfacciati. Non è che –storicamente-
siano “cattivi, brutti, sbagliati”: la casta non può non essere così. E’ il sistema
che obbliga il vassallaggio. E’ la “democrazia parlamentare”, il male assoluto,
che non può che avere uno sbocco storico come quello cui stiamo assistendo. Venezia
durò dieci secoli. Roma, la grande, vera Roma, durò dodici secoli, circa.
Nessuna delle due era democratica. Meritocratiche sì, ma democratiche no.
Oggi
stiamo assistendo al problema Siria, parte di un problema ben più grande. Comunque
vada a finire, è esempio da manuale.
In
Inghilterra il Parlamento ha bocciato l’interventismo del Primo Ministro
Cameron: il Parlamento si è ripreso la facoltà più importante, decidere guerra
o pace. Vi ricordo che il criminale Churchill dichiarò la guerra preventiva al
Grande Reich di Adolf Hitler, senza chiedere il permesso a nessuno (oddio,
forse lo chiese in Loggia…): credette di vincere la guerra e perse l’Impero. Non
si rialzarono mai più, gli albionici.
Questo
è il grido di allarme della “democrazia parlamentare”, il male assoluto, della
società inglese. La Gran Bretagna ha perso l’Impero, ma non ha ancora trovato
un ruolo. Il Parlamento inglese annaspa disperato, e canta il canto del cigno,
la propria morte, decretata dai poteri forti della City, officiata dai
banchieri. Tentare di riappropriarsi del potere più manifesto (pace – guerra) è
il tentativo tardivo, ipocrita, falso e perdente di fingere che il popolo conti
e decida.
Come l’eventuale probabile attacco alla Siria non produrrà effetti di
sorta, così il Popolo inglese otterrà un solo risultato: la presa di coscienza
di non essere più una Grande Potenza e di non contare alcunché né in patria, né
fuori. Solo la City finanziaria ha voce in capitolo, e sappiamo chi comanda
nella City (“Poteri Forti”, la Banca Boen, le lobby giudaico—massoniche-finanziarie,
anglosassoni).
Ancor
peggio la situazione negli USA. Il Barack Obama non può all’improvviso
abbandonare la figura di gendarme del mondo. Anche laggiù le lobby non glielo
consentono. Ma vari spettri aleggiano nel cielo yankee: Viet-Nam, Somalia,
Iraq, Libia…. Gli elenchi dei fallimenti militari e politici della “superpotenza”
dimostrano che Von Clausewitz e Bismark avevano ragione, ma solo per i Popoli
Europei: “La guerra non è che il proseguimento della politica in altra forma”.
E Obama cerca di avere l’appoggio del suo popolo, anche se per interposta
persona, il Parlamento. “Non sarà un altro Iraq” bercia il Ministro degli
Esteri, il Segretario di Stato Kerry. Ma il Popolo nicchia.
Sono
finiti, anche come superpotenza. Il Mondo va verso quattro centri di potere,
quasi (ne predisse tre) come affermò nel 1939 Orwell in “1984”.
Giratela
come preferite, ma se volete essere obiettivi non potete che ammettere che la
causa di tutto è la forma statuale che l’occidente anglosassone ha imposto: il
male assoluto, la democrazia parlamentare. Che è sanguinaria, corrotta e
corruttrice, inefficace, usuraia, ignorante, incapace, falsa, assassina,
ipocrita, inutile, mafiosa, e tanto altro ancora.
Il
male assoluto? La democrazia parlamentare.
Grazie
a Dio sta morendo. Affrettiamone la dipartita.
Perfettamente in sintonia con Fabrizio Belloni. Aggiungasi a tanto che, proprio grazie ad internet, sarebbe proprio oggi possibile (forse per la prima volta nella storia) sperimentare una qualche forma di democrazia partecipativa in cui ognuno possa esprimersi sulle scelte politiche e sociali. Ovviamente parlo di un'utopia dal momento che la "giustizia" non interessa alla maggioranza degli italiani dedita prevalentemente a chiagnere e fottere allegramente facendo pagare tutto a dipendenti e pensionati. Cioè ai più deboli ed anche più numerosi cioè agli schiavi degli schiavi degli schiavi. Maggioranza da eliminare quanto prima poiché inutile e dispendiosa. Inutile persino al capitalismo che, prima di esplodere definitivamente, si servirà sempre meno di "forza lavoro" a prezzi da realizzo e sempre più di informatica ed automazione. Tra staminali e nanotecnologie i Berlusconi di domani vivranno sempre più a lungo e tra ricchezze sempre più sfarzose circondati da tante Belen e tante Minetti felici di offrire le loro prestazioni in cambio di qualche tuffo in piscina.
RispondiEliminaSempre che il popolo (o ciò che ne resta) non si arrabbi veramente.
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