Fonte:
Imola Oggi
Dopo
le dichiarazioni del segretario di Stato americano Kerry su un potenziamento
della presenza americana nel Mediterraneo, in funzione di protezione della
popolazione siriana, Russia e Cina naturalmente non sono state a guardare. In
particolare la Cina, il cui governo centrale ha autorizzato tre unità navali da
guerra ad entrare nel Mare Mediterraneo attraverso il Canale di Suez.
Le
autorità egiziane non hanno opposto alcun veto e anzi, il passaggio degli
incrociatori pesanti “Noauio-83″, ”Quigb-133″ (con attrezzature per oltre 4mila
tonnellate) e della portaerei “Waishanhu-878″ (con 11mila tonnellate di
materiali) è avvenuto con la protezione dell’esercito egiziano e con il blocco
del traffico del canale per motivi di sicurezza.
La
Russia invece è presente nel Mediterraneo con 11 unità da guerra che svolgono
attività di pattuglia lungo il litorale siriano e in procinto di partecipare ad
una articolata quanto intempestiva esercitazione congiunta proprio con Cina e
Siria, e con lo schieramento di circa 90mila uomini.
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