Fonte:
Stampa Libera
La
rivolta militare contro il piano dell’amministrazione Obama di lanciare un
attacco potenzialmente disastroso sulla Siria sta crescendo mentre le alte
cariche dell’esercito e i soldati ordinari esprimono il loro massimo dissenso al coinvolgimento degli
Stati Uniti nel conflitto.
La
violenta reazione ha iniziato a diffondersi sui media sociali il primo
settembre, con numerosi membri dell’esercito che hanno postato loro foto in cui
tengono cartelli in cui dichiarano di rifiutare di combattere assieme ai membri
di Al Qaeda in Siria. Le foto sono diventate virali e un solo post ha generato 16.000 condivisioni su
Facebook.
Altri
hanno postato foto su twitter all’hashtag #IdidntJoin (non mi sono arruolato).
Mentre
l’amministrazione Obama si accinge a presentare una bozza di risoluzione ai
deputati per niente limitata nella portata e che nei fatti metterebbe l’olio
negli ingranaggi di una guerra infinita, John Kerry e altri funzionari del
Dipartimento di Stato hanno segnalato che Obama ignorerà semplicemente il
Congresso se votano no e lanceranno comunque l’assalto.
Servirà
a poco per rassicurare un numero crescente di personalità di spicco
nell’esercito americano che stanno diventando sempre più recalcitranti all’idea
che gli USA si vadano a invischiare nell’ennesima guerra in Medio Oriente.
Il
deputato repubblicano Justin Amash ha diffuso via twitter: “Ho sentito molti membri dell’esercito
e il messaggio più sentito è la preghiera di non votate a favore di alcuna
azione militare contro la Siria”. La sua dichiarazione è stata seguita da una
serie di twit dei militari veterani che hanno espresso la loro opposizione
all’attacco.
Paul
Szoldra di Business Insider, ha parlato a “fonti che sono sia veterani sia in
servizio” e ha chiesto loro se sostenevano l’escalation militare in Siria.
“La
maggior parte ha risposto con un no sonoro” scrive Szoldra, che cita il
Sergente in servizio che dichiara: “Siamo stanchi, esausti, e rotti”
aggiungendo che gli USA “(non hanno bisogno) di essere la polizia mondiale”.
“Il
nostro impegno in Siria è così pericoloso a tutti i livelli e il veterano
americano del ventunesimo secolo è il più duro di tutti. Mi urta che siamo del
tutto ignorati” aggiunge l’ex Caporale
Jack Mandaville, un veterano di fanteria della Marina con tre
arruolamenti in Iraq.
I
militari non sono gli unici ad esprimere preoccupazione. La rivista Politico ha
riferito che piani di attacco stanno anche “trapelando da una burocrazia del
Pentagono meno entusiasta all’idea di un attacco del Dipartimento di Stato, del
Consiglio di sicurezza nazionale e dello stesso Obama”, fughe di notizie non
autorizzate che hanno stizzito la Casa bianca.
Nel
frattempo l’esercito elettronico siriano è riuscito ad hackerare il sito
internet ufficiale dei Marines americani e ha lasciato un messaggio
stupefacente in cui chiedeva ai soldati statunitensi di arruolarsi con
l’esercito siriano per combattere contro Al Qaeda.
Il
testo integrale del messaggio recita:
“Questo
è un messaggio scritto dai vostri fratelli dell’esercito siriano che hanno
combattuto contro Al Qaeda negli ultimi tre anni. Capiamo il vostro
patriottismo e amiamo il vostro paese per cui capiate anche voi il nostro amore
per il nostro paese. Obama è un traditore che vuole mettere le nostre
vite in pericolo per salvare i ribelli.
Marines,
guardate che cosa pensano i colleghi sull’alleanza di Obama con Al Qaeda contro
la Siria! Il vostro ufficiale in carica probabilmente non ha scrupoli a
mandarvi a morire contro soldati come voi, per combattere il nostro comune vile
nemico. L’esercito siriano dovrebbe essere il vostro alleato non il vostro
nemico.
Rifiutate
gli ordini e concentratevi sulle vere ragioni per cui ogni soldato si arruola,
difendere la madrepatria! Siete più che benvenuti a combattere con noi
piuttosto che contro di noi.
I
vostri fratelli, i soldati dell’esercito siriano. Messaggio
dell’esercito siriano.
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