lunedì 9 settembre 2013

Timidi obiettori di coscienza

 


La rivolta militare contro il piano dell’amministrazione Obama di lanciare un attacco potenzialmente disastroso sulla Siria sta crescendo mentre le alte cariche dell’esercito e i soldati ordinari  esprimono il loro massimo dissenso al coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto.
La violenta reazione ha iniziato a diffondersi sui media sociali il primo settembre, con numerosi membri dell’esercito che hanno postato loro foto in cui tengono cartelli in cui dichiarano di rifiutare di combattere assieme ai membri di Al Qaeda in Siria. Le foto sono diventate virali e un solo post  ha generato 16.000 condivisioni su Facebook.
Altri hanno postato foto su twitter all’hashtag  #IdidntJoin (non mi sono arruolato).

 
Mentre l’amministrazione Obama si accinge a presentare una bozza di risoluzione ai deputati per niente limitata nella portata e che nei fatti metterebbe l’olio negli ingranaggi di una guerra infinita, John Kerry e altri funzionari del Dipartimento di Stato hanno segnalato che Obama ignorerà semplicemente il Congresso se votano no e lanceranno comunque l’assalto.

Servirà a poco per rassicurare un numero crescente di personalità di spicco nell’esercito americano che stanno diventando sempre più recalcitranti all’idea che gli USA si vadano a invischiare nell’ennesima guerra in Medio Oriente.
                                                                                                                                                  
Il Washington Post riferisce che “il piano dell’amministrazione Obama di lanciare un attacco militare alla Siria è accolto con serie riserve da numerosi militari americani che si stanno ancora leccando le ferite di due lunghe guerre e di un bilancio sempre più ridotto secondo gli ufficiali attuali e precedenti.”

Il deputato repubblicano Justin Amash ha diffuso via twitter:  “Ho sentito molti membri dell’esercito e il messaggio più sentito è la preghiera di non votate a favore di alcuna azione militare contro la Siria”. La sua dichiarazione è stata seguita da una serie di twit dei militari veterani che hanno espresso la loro opposizione all’attacco.

Paul Szoldra di Business Insider, ha parlato a “fonti che sono sia veterani sia in servizio” e ha chiesto loro se sostenevano l’escalation militare in Siria.

“La maggior parte ha risposto con un no sonoro” scrive Szoldra, che cita il Sergente in servizio che dichiara: “Siamo stanchi, esausti, e rotti” aggiungendo che gli USA “(non hanno bisogno) di essere la polizia mondiale”.

“Il nostro impegno in Siria è così pericoloso a tutti i livelli e il veterano americano del ventunesimo secolo è il più duro di tutti. Mi urta che siamo del tutto ignorati” aggiunge l’ex Caporale  Jack Mandaville, un veterano di fanteria della Marina con tre arruolamenti in Iraq.

I militari non sono gli unici ad esprimere preoccupazione. La rivista Politico ha riferito che piani di attacco stanno anche “trapelando da una burocrazia del Pentagono meno entusiasta all’idea di un attacco del Dipartimento di Stato, del Consiglio di sicurezza nazionale e dello stesso Obama”, fughe di notizie non autorizzate che hanno stizzito la Casa bianca.

Nel frattempo l’esercito elettronico siriano è riuscito ad hackerare il sito internet ufficiale dei Marines americani e ha lasciato un messaggio stupefacente in cui chiedeva ai soldati statunitensi di arruolarsi con l’esercito siriano per combattere contro Al Qaeda.
                                                                                                                                                  
Il testo integrale del messaggio recita:                                                                                 
                                                                        
“Questo è un messaggio scritto dai vostri fratelli dell’esercito siriano che hanno combattuto contro Al Qaeda negli ultimi tre anni. Capiamo il vostro patriottismo e amiamo il vostro paese per cui capiate anche voi il nostro amore per il nostro paese. Obama è un traditore che vuole mettere le nostre vite in pericolo per salvare i ribelli.
Marines, guardate che cosa pensano i colleghi sull’alleanza di Obama con Al Qaeda contro la Siria! Il vostro ufficiale in carica probabilmente non ha scrupoli a mandarvi a morire contro soldati come voi, per combattere il nostro comune vile nemico. L’esercito siriano dovrebbe essere il vostro alleato non il vostro nemico.
Rifiutate gli ordini e concentratevi sulle vere ragioni per cui ogni soldato si arruola, difendere la madrepatria! Siete più che benvenuti a combattere con noi piuttosto che contro di noi.

I vostri fratelli, i soldati dell’esercito siriano. Messaggio dell’esercito siriano.

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