venerdì 4 ottobre 2013

Ignorante il giornalista, ignoranti i genitori

 
Fonte: Il Giornale


Pane e banana. Tutto il resto in pattumiera. Quintali di cibo buttato, avant'ieri nelle scuole di Milano per un esperimento vagamente trendy, bocciato sonoramente dalla sacrosanta fame dei bambini, più genuini di qualunque lusinga radical chic.
Il fatto è che, dalle materne alle medie, 75mila alunni di 457 istituti scolastici pubblici si sono visti, infatti, servire nel piatto come primo, grano saraceno con crema di zucca e zucchine; come secondo, insalata verde con tofu e olive e poi la frutta. Morale? Non hanno gradito. E hanno respinto tutto al mittente, cioè all'amministrazione Pisapia e al suo «braccio alimentare». Quella Milano Ristorazione che si occupa delle mense scolastiche e che, all'insegna del «moderno è bello», meglio ancora se politicamente corretto, aveva voluto azzardare nel piatto una giornata speciale, caratterizzata integralmente da un menu vegano. Così, a digiuno di informazioni sui vegani («da quale pianeta arrivano?» Ha domandato qualcuno alle maestre) piccoli e più grandicelli hanno preferito, nel dubbio, rimanere anche a digiuno di fatto, accontentandosi di un po' di pane e di qualche frutto. 


 Un gigantesco flop, quindi, che ha suscitato la durissima protesta di molti genitori, («Vedere tutti i bimbi digiuni è stato uno strazio, una delle esperienze più mortificanti a cui un genitore debba assistere», hanno commentato, inviando anche parecchie mail al Giornale) e l'imbarazzo delle maestre, che si sono dovute affrettare a spiegare che i vegani non sono degli alieni ma soltanto delle persone rispettabilissime che non mangiano carne, pesce e nessun derivato animale, incluso formaggi e uova. Con qualche esasperazione sempre più radicalmente salutista, aggiungiamo noi, che impone loro niente vestiti di pelle, nemmeno la lana perché le pecore vengono maltrattate per tosarle, niente fumo perché non è ecologico, poco sale.

Certo Milano Ristorazione si è difesa e continua a difendere la propria discutibile scelta sottolineando che lo speciale menu è stato servito in occasione della «Settimana vegana», per, citiamo testualmente, «coniugare benessere individuale e salute del nostro pianeta e per stimolare la produzione di piatti con caratteristiche di sostenibilità anche su larga scala». Prendete buona nota, tra l'altro, che la «Giornata speciale» era pure «stellata» visto che a firmare il menu è stato Pietro Leemann del «Joja» milanese. Ma la destinazione del contenuto dei piatti non è cambiata per questo motivo: quintali di grano saraceno e tofu, miste a insalata e crema di zucca e zucchine sono finite dritte nei bidoni dell'umido, come documentato su Facebook dalle foto scattate dai genitori di sacchi pieni di pietanze rifiutate dai bambini. A complicare le cose non a tutti i genitori è arrivato il volantino che spiegava cosa significa vegano e perché. A interpretare il malumore di tutti è stato l'ex vice sindaco Riccardo De Corato, ora vice-presidente del Consiglio comunale: «Alla lingua ideologica, tipica del fondamentalismo ecologista arancione che ha evidentemente preso il comando a Milano Ristorazione, rispondo con tre osservazioni in lingua corrente, quella dei milanesi comuni. Primo: è allucinante che un tipo di alimentazione scientificamente dubbia, che solleva le obiezioni di schiere di eccellenti nutrizionisti e medici pediatri, sia imposta alle famiglie (con tanto di propaganda) e ai bambini dai tre anni in su senza battere ciglio. Secondo: è allucinante che si presenti tutto questo come una occasione per ampliare la libertà di scelta: quale scelta? Qui o mangi il tofu o salti il pasto. Terzo: è allucinante quello che ci sta dietro: le mense dei nostri bambini in mano a quattro radical-chic della Milano bene col pallino vegano, che impongono a tutti la loro alimentazione filosofica e pretendono di estenderla su larga scala». In altre parole: più dissapori, che sapori.

11 commenti:

  1. L'ignoranza è una malattia. Grazie del post, buona giornata ;)

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  2. Purtroppo per l'ignoranza vale lo stesso discorso che facevo "sulla" corruzione, cioè ne sono i pilastri portanti e non un problema, sono un punto saldo!
    Un sistema che non assicura il "vivere" (vitto e alloggio come minimo) non lo dobbiamo chiamare con quel nome, sistema, ma bensì giungla, e nella giungla ci si comporta di conseguenza. Ergo?
    Ergo apologia al contrario. Vivere in una caverna equivarrebbe ad essere illuminati, lo fece Eraclito in fondo, abbandonò la propria vita mondana per ritirarsi a vivere sui monti vivendo di bacche narra la storia, ma io non ero li!
    Certamente il sapere che deteneva non era da cavernicolo, anzi ...
    Filosofia e Conoscenza vanno di pari passo. NON è un caso che oggi il pensiero, il filosofare, sia estinto. Estinto. Sentite un solo minuto di pensiero attivo quando ascoltate? I media, le folle, il Papa, le radio ... speaker, ripetitori a pappagallo col cervello in off
    Solo girando su on come prima cosa potremo poi fare tutto il resto, ossia cambiare
    Ciao e buona giornata

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    1. Gli ignoranti, in questo caso genitori di alunni, sono doppiamente colpevoli.
      Una prima volta perché rinunciano al loro dovere di informarsi e imparare.
      E una seconda perché accettano la propaganda del sistema cadaveriano non perché si lasciano convincere dopo meditata riflessione, ma bensì perché è esattamente ciò che volevano sentirsi dire.

      Poi, la spocchia e l'arroganza vengono di conseguenza, ma loro non se ne accorgono nemmeno.


      P.S.
      Ho cercato di mettere "Fintatolleranza" fra i siti amici, ma non ci sono riuscito. C'è forse qualche impedimento di natura tecnica?

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  3. Anche Michelle Obama tempo fa quando ha cercato di introdurre nelle scuole pubbliche un menu più naturale e favorire il consumo di frutta e verdura è stata contestata...

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  4. Penso comunque che sia scandaloso, oltre alla vicenda in se, anche il fatto che tutto quello che non è stato consumato da quella becera marmaglia di decerebrati, bambini figli della televisione e di genitori che li parcheggiano al McDonalds purchè non rompano i coglioni, dicevo, che tutto quello che è stato avanzato sia stato buttato... con tutta la gente che non arriva a fine mese (la condizione attuale della Grecia non è poi cosi' lontana) ci si permette ancora di buttare del cibo .... buttare... di fronte a gente che lo ritirerebbe volentieri, o addirittura canili che potrebbero alimentare gli ospiti a 4 zampe ... che mondo gretto ed ignorante!

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    1. L'esperimento è fallito, ma se in futuro vogliono ritentare almeno che prendano contatto, prima, con qualche canile zoofilo. I cani ringraziano.

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    1. I bambini sono sacri presso tutte le culture (le bambine un po' meno).
      Dopo aver trovato un bambino ucciso, tre uomini, un francese un italiano e un malgascio sono stati torturati, mutilati e alla fine bruciati sulla spiaggia, in Madagascar. L'accusa? Traffico di organi. Devo ancora capirci qualcosa, perché in Madagascar ci sono stato otto volte e Tina, di tale presunto traffico, me ne aveva già fatto cenno. Senza che io le dessi troppo credito.

      Interessante la sua osservazione sulle fattorie didattiche in città, allestite per far conoscere agli scolari com'è fatto il loro cibo prima di essere macellato.

      Umanità schizofrenica e ipocrita.

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    2. Le città sono state costituite dall'uomo, la natura da esseri superiori.
      Per quanto mi riguarda le prime le eliminerei assieme ai loro abitanti, non a caso la "sinistra" è vincente nei grossi agglomerati urbani.
      Al mondo non esiste un bambino, salvo le eccezioni che confermano la regola, che esposto alla visione dell'uccisione dell'animale accetterebbe di nutrirsene, prova ne sia che proprio a Milano per conoscere i polli e le galline, oltre a tutti gli altri animali, i bambini devono recarsi allo zoo.
      Addirittura intervistati qualcuno di loro alla domanda cosa fosse un pollo risponde affermativamente essere un animale che vive in frigorifero e dotato di molte coscie. Ed a queste creature si propone qualche tipo di alimentazione?
      Proporrei di riaprire Dachau od in alternativa far rinascere Erode.

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