lunedì 21 ottobre 2013

La famosa invasione dei ragni a Viterbo




E’ arrivato l’atteso responso del Nucleo NCBCR dei Vigili del fuoco, che nelle scorse ore ha fatto analizzare alcuni  campioni dei filamenti che per alcuni giorni sono “piovuti” sui cieli del viterbese. Ebbene, le verifiche hanno finalmente fatto luce su un fenomeno che ha tenuto con il fiato sospeso la popolazione locale, e non solo. Appurata la non tossicità della sostanza, grazie ad ulteriori e approfondite analisi si è potuto accertare che si tratta di semplicissime ragnatele.
Già un primo momento qualcuno aveva ipotizzato il fenomeno naturale dello spider ballooning che altro non è che un modo di spostarsi nell’aria utilizzato da diversi ragni: producendo questa soffice seta, si annidano al suo interno lasciandosi trasportare dalle correnti.
Alla luce dei recenti risultati, i Vigili del Fuoco di Roma, invitano la popolazione alla calma, non essendovi alcun pericolo per la salute umana.

3 commenti:

  1. Sono stati velocissimi con le analisi vero?
    ti linko un post del cicap ove sono stati analizzati i "capelli d'angelo" come son stati chiamati , in un medesimo episodio nel 1999 a vercelli.

    http://www.cicap.org/piemonte/cicap.php?nome=7_capelli_dangelo&section=articoli&tipo=articolo

    non si tratta di tela di ragno;
    non si tratta di cellulosa o di materiali simili alla cellulosa (il che esclude la possibilità che si tratti di lana di pioppo o di rayon).

    e per dirlo loro.....

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    1. Grazie Zak.
      Come avrai notato, Wasp mi ha postato l'articolo di Simone Angioni, sullo stesso argomento.

      Bisogna sentire tutt'e due le campane.

      :-)

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    2. Letto l'articolo.

      Dopo aver spiegato come si fa il test di Loewe, il chimico arriva alla conclusione che non si tratta di seta di ragno.

      Simone Angioni, invece, ne è convinto e parla di periodicità del fenomeno.

      Il genere dei ragni indicato è LINYPHILIDAE.

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