giovedì 31 ottobre 2013

Un eroico soldato

 


VENEZIA - Uccise il cagnolino a calci: assolto. Colpo di scena nel processo per l’uccisione del piccolo "Baubo", avvenuta il 2 dicembre 2010 vicino alla chiesa dei Frari a Venezia. Il giudice Rocco Valeggia, accogliendo le richieste della difesa e considerato che l’imputato aveva risarcito il danno, ha assolto il 27enne Massimo Francesco Zanardo, militare di Lutrano di Fontanelle (Treviso) che era chiamato a rispondere dell’accusa di uccisione di animali.
Il giudice, sulla base delle indagini difensive, ma anche di riscontri medico legali, ha ritenuto che il militare, impaurito dall’avvicinarsi del cagnolino, lo avesse colpito con un calcio sferrato per legittima difesa. Una condotta, sempre stando a quanto ricostruito in aula, dettata dalla paura e non dalla volontà di uccidere. Non solo. Baubo era un cagnolino malato che non riuscì a reagire al calcio e rimase fermo.


In precedenza Massimo Francesco Zanardo e i proprietari Baubo (una coppia e i due figli) avevano trovato un accordo. Il 27enne aveva sborsato 12mila euro per risarcire il danno e i padroni di Baubo avevano così revocato la costituzione di parte civile. Stessa linea seguita dal legale della Lav, Veronica De Pieri, alla quale sono state pagate parte delle spese legali. I dodicimila euro complessivamente incassati saranno destinati a comprare cibo e medicinali per un canile degradato di Patti (Messina).

La morte di Baubo fece molto clamore, scatenando l’ira animalista sui social network. Secondo l’accusa il calcio di Zanardo, assistito dall’avvocato Enrico Marignani, avrebbe causato la morte di Baubo, avvenuta il 3 dicembre. «La sentenza - ha chiarito l’avvocato Marignani - rende giustizia a Zanardo. Temendo d’essere morso dal cane ebbe una reazione istintiva, ma nessuna volontà di uccidere.

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