Testo di Fabrizio Belloni
Proposta
l'introduzione della legge cosiddetta anti negazionismo anche in Italia.
Passata in commissione al senato. Dovrà andare in aula e poi nell’altra camera
per l’approvazione definitiva.
Quindi
ho ancora qualche giorno per dire cose scorrettissime per questa politica, se
pur si può parlare di “politica” oggi in Italia. Poi, dopo l’approvazione,
dovrei stare zitto. Mi sa che non ci riuscirò, incapace di mentire per
imprinting, per scelta, per destino, se volete. Pazienza, ne subirò le
conseguenze. Ma per qualche giorno mi permetterò, con ancor maggior
soddisfazione, di dire cose che non trovano alloggio se non in qualche
coraggioso “blog”, in qualche sparuto giornale, in una televisione che non si è
dimenticata cosa voglia dire fare televisione. Condensiamo
un po’ tante notizie che non si trovano nell’asservimento collettivo,
appecoronato, lecchino, servile dei soliti media.
Prima
considerazione. Fu l’Italia nata dalla resistenza (?) a chiedere l’estradizione
del Capitano SS Erich Priebke. Non do qui giudizi di valore sul fatto. Dico che
se si chiede l’estradizione, bisogna, una volta ottenuta la consegna dell’estradato,
assicurargli tutte le prerogative che chiunque in Italia ha diritto di avere.
Da vivo e da morto. Come sempre abbiamo fatto la figura dei peracottari: la
morte del Capitano SS Erich Priebke ha messo a nudo la nullità della società
italica. Incapace di far osservare le regole che essa stessa ha promulgato,
timorosa dei diktat della comunità ebraica di Roma, tremante di fronte a
qualche centinaio di manifestanti, regolarmente “antifascisti” in servizio
permanente effettivo, tartufesca nello scarico di responsabilità sue e
desiderosa che altri le tolgano la patata bollente dalle mani. Una squallida
figura di impotenza che si cerca di far scivolare in qualche meandro cavilloso
con la presunta astuzia italiana. Una figuraccia.
Seconda
considerazione. Perché il Capitano SS Erich Priebke fa tanto scandalo? A fatica
riesco a capire, col cervello, e solo con quello, la posizione degli ebrei: ne
hanno fatto una ragione di vita. E di portafoglio. Ma gli altri? Il fatto vero è
che quanto affermato con forza dalle due Dittature europee, il Fascismo ed il
Nazional Socialismo sta ritornando alla ribalta della Storia. Per natura propria,
per i propri progetti e proposte. Ma anche, contemporaneamente, per il
fallimento conclamato di chi vi si oppose. Le “democrazie” plutocratiche e
reazionarie dell’occidente, ormai esauste e decotte, e l’ormai cadavere “il socialismo
reale”, stanno a dimostrare che la loro stagione è finita, fallita, morta,
sepolta.
Kaputt. E, dapprima inconsciamente, poi via via sempre più consapevolmente, la ricerca della verità negata per sessantacinque e più anni sta riaffiorando e conquistando sempre più vasti settori di Cittadini Europei. E’ il terrore che si arrivi alla resa dei conti, che spinge con sempre maggior ferocia la canea che si credeva al sicuro su scranni mal guadagnati ma ben remunerati. La fine di Cartagine, la caduta dell’Impero Romano, i cento giorni di Napoleone….
C’è qualcosa di simile in tutto questo: il rifiuto di accettare la verità, la comprensione della Storia. Il terrore del domani. Ecco perché il Capitano SS Erich Priebke fa paura. La faceva da vivo. Da morto ne fa di più, perché assurge a monade leibniziana, a nemesi storica. Mostra che il re è nudo. Costringe in segreto a prendere coscienza di sé.
Terza considerazione. Il Capitano SS Erich Priebke è stato condannato non per aver partecipato alla fucilazione di 335 ostaggi, ma per averne fucilati cinque (cinque) di troppo. I fatti sono – in parte - noti. I comunisti perseguivano la strategia del provocare la reazione Tedesca, per far crescere l’odio nei loro confronti. Cinica ed abituale prassi dei rossi. I comunisti erano a conoscenza che le leggi internazionali permettevano legalmente la rappresaglia. I Tedeschi la applicavano da Tedeschi: precisi anche in questo. Gli “eroici” partigiani misero una bomba che uccise sul colpo 32 (trentadue) Militi Territoriali (del Sud Tirolo) Tedeschi. Un trentatreesimo morì subito dopo, il giorno successivo. I Tedeschi contarono trecento trenta ostaggi, come l’art. 42 della Convenzione dell’Aia permetteva loro. Sbagliarono per eccesso fucilandone cinque di più? Neppure questo è vero. Nella settimana successiva morirono altri otto (otto) feriti. 33 più 8 fa 41. Fu proprio il Capitano SS Priebke che non inviò ad una furente Berlino il numero esatto, che avrebbe portato il totale degli ostaggi da fucilare a 410.
Kaputt. E, dapprima inconsciamente, poi via via sempre più consapevolmente, la ricerca della verità negata per sessantacinque e più anni sta riaffiorando e conquistando sempre più vasti settori di Cittadini Europei. E’ il terrore che si arrivi alla resa dei conti, che spinge con sempre maggior ferocia la canea che si credeva al sicuro su scranni mal guadagnati ma ben remunerati. La fine di Cartagine, la caduta dell’Impero Romano, i cento giorni di Napoleone….
C’è qualcosa di simile in tutto questo: il rifiuto di accettare la verità, la comprensione della Storia. Il terrore del domani. Ecco perché il Capitano SS Erich Priebke fa paura. La faceva da vivo. Da morto ne fa di più, perché assurge a monade leibniziana, a nemesi storica. Mostra che il re è nudo. Costringe in segreto a prendere coscienza di sé.
Terza considerazione. Il Capitano SS Erich Priebke è stato condannato non per aver partecipato alla fucilazione di 335 ostaggi, ma per averne fucilati cinque (cinque) di troppo. I fatti sono – in parte - noti. I comunisti perseguivano la strategia del provocare la reazione Tedesca, per far crescere l’odio nei loro confronti. Cinica ed abituale prassi dei rossi. I comunisti erano a conoscenza che le leggi internazionali permettevano legalmente la rappresaglia. I Tedeschi la applicavano da Tedeschi: precisi anche in questo. Gli “eroici” partigiani misero una bomba che uccise sul colpo 32 (trentadue) Militi Territoriali (del Sud Tirolo) Tedeschi. Un trentatreesimo morì subito dopo, il giorno successivo. I Tedeschi contarono trecento trenta ostaggi, come l’art. 42 della Convenzione dell’Aia permetteva loro. Sbagliarono per eccesso fucilandone cinque di più? Neppure questo è vero. Nella settimana successiva morirono altri otto (otto) feriti. 33 più 8 fa 41. Fu proprio il Capitano SS Priebke che non inviò ad una furente Berlino il numero esatto, che avrebbe portato il totale degli ostaggi da fucilare a 410.
75
ostaggi se la cavarono.
So
che è un argomento che può dare fastidio e neppure a me piace parlarne. I morti
sono morti, comunque, quasi sempre incolpevoli e miserandi. Ma la verità è la
verità
E
ricordo che anche i “democratici” usarono la rappresaglia. Alcuni parzialissimi
esempi:
L’uccisione
del generale americano Rose provocò la rappresaglia che vide fucilati 110
(centodieci) cittadini Tedeschi. Gli yankee parlarono di imboscata (marzo 1945); poi si appurò che era
stato uno scontro fra militari.
A
Soldin (Newmark) i rossi fucilarono 120 (centoventi) cittadini Tedeschi, perché
un maggiore sovietico era stato ucciso nottetempo da una guardia Tedesca. Poi
risultò che il maggiore rosso aveva stuprato la moglie del Tedesco.
Ancora
più grave fu la strage di Annecy
del 18 agosto 1944, in un campo di prigionieri Tedeschi, gestito da americani e
francesi: la proporzione fu di 80 a 1.
Anche
i soliti inglesi usarono la rappresaglia nei confronti degli Italiani: a Bengasi
Montgomery applicò la proporzione di 10 a 1.
Ecc.
ecc. ecc. E’ evidente che altre sono le ragioni che fanno divampare l’odio per
il Capitano SS Priebke: la paura, inconscia, che va materializzandosi nei loro
incubi.
Quarta
considerazione. La sconcia realtà del processo di Norimberga. Strano processo
ove parte lesa, avvocati difensori, pubblico ministero e giudici erano tutti
della stessa parte. Ma c’è di più: dovettero inventarsi leggi retroattive per
arrivare allo scopo prefissato. Ma la nemesi storica potrà far ricadere sugli “alleati”
lo stesso macigno. E l’elenco da sottoporre ad un Giudice vero è già
lunghissimo.
Quinta
considerazione. Gli ebrei parlano di sei milioni di morti nei campi di
concentramento. Strana cifra, quella di sei milioni (che sia cabalistica?): già
durante la Prima Guerra Mondiale un rabbino di New York raccolse fondi per
aiutare sei milioni di ebrei che stavano per morire di fame nei Paesi dell’est
Europa. Sempre sei: che sia il numero maledetto nella caballà? Naturalmente era
una bufala, anche se fu proprio nei Paesi dell’Est Europa e non in Germania che
nacquero i “pogrom”, la caccia all’ebreo, mai visto di buon occhio in nessun
Paese Europeo. Ora bisogna che gli ebrei si mettano d’accordo, almeno sul
numero di uccisi. Sia ben chiaro non sono (e non per timore degli
azzeccagarbugli italioti anti negazionisti) un negazionista totale.
Gli ebrei furono rastrellati, deportati e maltrattati. Ma se vi era un progetto di liberare l’Europa dalla presenza giudea, mai vi fu un ordine da parte di Hitler o del suo Stato Maggiore, per l’eliminazione fisica degli ebrei. Hitler voleva una Germania “judenrei”, cioè pulita dalla presenza ebraica. Neppure “judenfrei”, libera dagli ebrei, cioè.
Infatti furono deportati nei campi dell’Est Europeo, all’inizio e finché la guerra lo consentì. Fallita l’operazione “Madagascar” (di invenzione Polacco-Francese, si badi bene); rifiutata la soluzione “Palestina” proprio dall’Agenzia ebraica che collaborava con Gestapo ed SS, i Tedeschi trovarono nelle vastità orientali lo sfogo. Nei Campi di Concentramento la vita era dura e le punizioni severe: verità innegabile. E lo erano per tutti: zingari, testimoni di Geova, omosessuali, criminali comuni. Ed anche ebrei, né più, né meno. E, soprattutto sul finire del conflitto, quando il cibo era scarso anche per i Tedeschi, nei Campi divenne scarsissimo. A questo aggiungete le epidemie di tifo che divamparono per mancanza di igiene, e il cosiddetto sterminio dilagò. Ma le cifre furono moltiplicate. I negazionisti (perseguitati) parlano di 400/450.000 ebrei morti nei Campi. E negano la presenza delle cosiddette camere a gas. Non ne furono trovate, in effetti e solo una fu ricostruita dagli americani dopo la fine della guerra.
Di più, le foto di kapò e Soldati SS che aprono le camere dopo “l’operazione”, mostrano uomini con la sigaretta in bocca. Ora il Cyclon B, un diserbante, ha un brutto vizio: esplode in presenza di fuoco. Saranno foto vere o fasulle? Ed ancora: la Croce Rossa Internazionale ebbe per lungo tempo libero accesso ai Campi. Si potrebbe continuare. Sicuramente i Tedeschi operarono in modo brutale e feroce, con punte di arrogante superiorità nei confronti dei deportati. Né più né meno di quello che fecero tutti (ma proprio tutti) durante il conflitto epocale, che ancora non è finito. Ma i Tedeschi persero la Guerra, praticamente soli contro tutti. E gli ebrei dopo la fine, intravidero la possibilità di ottenere vistosi vantaggi economici dal dramma vissuto.
Ma anche fra di loro sempre più numerose si levano voci che negano “l’olotruffa”, lo sfruttamento dei morti, la deificazione della shoà, a fini economici. E anche gente di sinistra avanza dubbi, od addirittura nega la montatura.
Ed ancora: gli ebrei rifiutano regolarmente il confronto scientifico, storico con i cosiddetti negazionisti, revisionisti. Addirittura, sfruttando il loro potere economico ricattatorio, impongono l’introduzione di leggi che condannino chi chiede “perché”: non possono tollerare la distruzione del castello costruito negli anni. Sono convinto però che il Tempo e la Storia, persone per bene e che non fanno sconti, metteranno le cose a posto. A dire il vero hanno già cominciato: speriamo che si affrettino.
Gli ebrei furono rastrellati, deportati e maltrattati. Ma se vi era un progetto di liberare l’Europa dalla presenza giudea, mai vi fu un ordine da parte di Hitler o del suo Stato Maggiore, per l’eliminazione fisica degli ebrei. Hitler voleva una Germania “judenrei”, cioè pulita dalla presenza ebraica. Neppure “judenfrei”, libera dagli ebrei, cioè.
Infatti furono deportati nei campi dell’Est Europeo, all’inizio e finché la guerra lo consentì. Fallita l’operazione “Madagascar” (di invenzione Polacco-Francese, si badi bene); rifiutata la soluzione “Palestina” proprio dall’Agenzia ebraica che collaborava con Gestapo ed SS, i Tedeschi trovarono nelle vastità orientali lo sfogo. Nei Campi di Concentramento la vita era dura e le punizioni severe: verità innegabile. E lo erano per tutti: zingari, testimoni di Geova, omosessuali, criminali comuni. Ed anche ebrei, né più, né meno. E, soprattutto sul finire del conflitto, quando il cibo era scarso anche per i Tedeschi, nei Campi divenne scarsissimo. A questo aggiungete le epidemie di tifo che divamparono per mancanza di igiene, e il cosiddetto sterminio dilagò. Ma le cifre furono moltiplicate. I negazionisti (perseguitati) parlano di 400/450.000 ebrei morti nei Campi. E negano la presenza delle cosiddette camere a gas. Non ne furono trovate, in effetti e solo una fu ricostruita dagli americani dopo la fine della guerra.
Di più, le foto di kapò e Soldati SS che aprono le camere dopo “l’operazione”, mostrano uomini con la sigaretta in bocca. Ora il Cyclon B, un diserbante, ha un brutto vizio: esplode in presenza di fuoco. Saranno foto vere o fasulle? Ed ancora: la Croce Rossa Internazionale ebbe per lungo tempo libero accesso ai Campi. Si potrebbe continuare. Sicuramente i Tedeschi operarono in modo brutale e feroce, con punte di arrogante superiorità nei confronti dei deportati. Né più né meno di quello che fecero tutti (ma proprio tutti) durante il conflitto epocale, che ancora non è finito. Ma i Tedeschi persero la Guerra, praticamente soli contro tutti. E gli ebrei dopo la fine, intravidero la possibilità di ottenere vistosi vantaggi economici dal dramma vissuto.
Ma anche fra di loro sempre più numerose si levano voci che negano “l’olotruffa”, lo sfruttamento dei morti, la deificazione della shoà, a fini economici. E anche gente di sinistra avanza dubbi, od addirittura nega la montatura.
Ed ancora: gli ebrei rifiutano regolarmente il confronto scientifico, storico con i cosiddetti negazionisti, revisionisti. Addirittura, sfruttando il loro potere economico ricattatorio, impongono l’introduzione di leggi che condannino chi chiede “perché”: non possono tollerare la distruzione del castello costruito negli anni. Sono convinto però che il Tempo e la Storia, persone per bene e che non fanno sconti, metteranno le cose a posto. A dire il vero hanno già cominciato: speriamo che si affrettino.
“Prima
che il gallo canti….. “ diceva rabbi Yheoshua a Simone Pietro.
Prima
che i capponi starnazzino e legiferino qualche imposta legge su dettatura della
sinagoga, scrivo quello che so e che penso.
Ma
se anche i capponi vareranno una legge linguetta, non potranno fermare la
Storia.
E
quando la Storia diromperà, sai che sbrancamento fra i capponi? Sai che fuggi
fuggi fra i topi?
La
Storia e la Verità stanno arrivando. Era ora!
Grande articolo, io ho scritto niente sul caso perché serviva proprio un articolo come il tuo, sempre tutti le stesse cose sentite da altri, tu invece hai fatto delle considerazioni che kaput davvero, fanno crollare il circo, o il pallaio? Hahaha, che risata, i capponi che legiferano e dietro di loro un piccolo gruppetto di personaggi tristi, col naso aguzzo e vestiti di nero che col bastone del denaro li comandano a bacchetta, però anch'io come te e molti altri so che la storia non tralascia i particolari nemmeno, tutto, dall'inizio alla fine, prima o poi, viene a galla.
RispondiEliminaLa Storia e la Verità stanno arrivando, ed era ora!
Sottoscrivo anch'io
Ho girato questo tuo commento all'autore dell'articolo, Fabrizio Belloni, che sicuramente lo apprezzerà.
EliminaPer adesso la storia si é mossa in un' unica direzione, quella rossa, ma in matematica, nello studio logaritmico, percorrendo una retta si arriva dalla direzione opposta.
RispondiEliminaInfatti, i massoni chiamano Dio....il Grande architetto.
EliminaIo ho sempre odiato la matematica!
Mi spiace per lei, a sua differenza é quella che più m 'intriga ed aiuta a staccarsi dalla materia abituandoci al trascendente perché ci sollecita ad usare soprattutto la creatività.
EliminaAppunto, chi come il sottoscritto, apparentemente sembrerebbe una contraddizione, ha edificato od edifica, intuisce quanto importante essa sia.
Mamma mia! Quanto tempo che non facevo una capatina da queste parti? :-)
RispondiEliminaMi piace la nuova grafica del blog.
Spero solo che non strozzino il gallo prima che canti. L'intenzione e' quella.
Se vedemu.
Per usare un'espressione biblica, se anche dovessero "strozzare il gallo", griderebbero le pietre.
EliminaLa Verità non può essere tenuta nascosta a lungo.
Ciao Maks, ma dov'eri finito?
EliminaTi seguivo su SL, non commenti più là?
Ciao, cara laurama. In effetti su SL non commento da parecchio (forse e' piu' di un anno), ma ho cambiato fronte andando su Luogocomune.net. La' ho combattuto battaglie epocali e leggendarie :-D sul cd "revisionismo storico", dove forse lo stesso Roberto ne ha letto qualcosa.
RispondiEliminaMe ne sono andato pure da li', qualche giorno fa, capendo che il mio ciclo era concluso... nel senso che quello che volevo dire l'ho detto - vedendo un certo cambiamento d'approccio degli utenti su quel sito, penso di aver sdoganato qualche tabu' (forse anche il gestore del sito Massimo Mazzucco sta' iniziando a ragionare da revisionista, leggendo il suo ultimo articolo). Sono solo accenni, ma e' gia' qualcosa...
Non penso che ritornero' a postare su qualche sito in particolare (per me quando una stagione finsice e' piu' necessario prepararsi alla prossima, che ricalcare quella passsata), ma propendo per estendere il mio "dominio" virtuale a quello reale. :-)
Ciao.
@Roberto
Gia'. Anche e sopratutto per questo hanno sempre piu' fretta di farci "assaporare" il loro rimedio alla verita'. I Piani protocollari devono seguire creti percorsi...
A presto.
Però nel "reale" non tutti possono seguirti, fintanto che non sarà sviluppata la telepatia, quindi un aggiornamento ogni tanto non guasterebbe, hai conoscenze vastissime che sarebbe un peccato non condividere....
EliminaPer i Protocolli io però ho come l'impressione che qualcosa sia andato storto (per fortuna e a grande prezzo), però è una impressione non saprei dire di preciso...
Maks (citazione):
Elimina"Me ne sono andato pure da li'".
Dopo l'ebreo errante.....l'ariano errante! :-)
Il blog Freeanimals per te sarà sempre un.....rifugium peccatorum!
Anch'io volli conoscere Calvero e andai a Venzone a trovarlo più volte. Poi litigai, non so se per colpa mia o sua.
Ciao e grazie della visita.