mercoledì 23 ottobre 2013

Il governo ombra sta venendo allo scoperto

 

Fonte: Segni dal cielo

Se avete a cuore il vostro cibo, la vostra salute e la stessa sicurezza finanziaria, la vostra e quella della vostra famiglia, così come le tasse che pagate, lo stato del pianeta e della stessa democrazia, ci sono pessime notizie: un gruppo di golpisti ha preso il potere e ormai domina il pianeta. Legalmente: perché le nuove leggi che imbrigliano i popoli, i governi e gli Stati se le sono fatte loro, per servire i loro smisurati interessi, piegando le democrazie con l’aiuto di “maggiordomi” travestiti da politici. La grande novità si chiama: “ascesa di autorità illegittima”. Parola di Susan George, notissima sociologa franco-statunitense, già impegnata nel movimento no-global e al vertice di associazioni mondiali come Greenpeace. I governi legali, quelli regolarmente eletti, ormai vengono di fatto «gradualmente soppiantati da un nuovo governo-ombra, in cui enormi imprese transnazionali (Tnc) sono onnipresenti e stanno prendendo decisioni che riguardano tutta la nostra vita quotidiana». L’Europa è già completamente nelle loro mani, tramite i tecnocrati di Bruxelles, i subdoli “inventori” dell’aberrante euro. Ma anche nel resto del mondo la libertà ha le ore contate.


  I nuovi oligarchi, spiega la George nell’intervento pronunciato al Festival Internazionale di Ferrara, ottobre 2013, possono agire attraverso le lobby o oscuri “comitati di esperti”, attraverso organismi ad hoc che ottengono riconoscimenti ufficiali. Talvolta operano «attraverso accordi negoziati in segreto e preparati con cura da “executive” delle imprese al più alto livello». Sono fortissimi, arrivano ovunque: «Lavorano a livello nazionale, europeo e sovranazionale, ma anche all’interno delle stesse Nazioni Unite, da una dozzina di anni nuovo campo di azione per le attività delle “corporate”». Attenzione, avverte la George: «Non si tratta di una sorta di teoria paranoica della cospirazione: i segni sono tutti intorno a noi, ma per il cittadino medio sono difficili da riconoscere». Questo, in fondo, è il “loro” capolavoro: «Noi continuiamo a credere, almeno in Europa, di vivere in un sistema democratico». Non è così, naturalmente. Le sole lobby ordinarie, rimaste «ai margini dei governi per un paio di secoli», ormai «hanno migliorato le loro tecniche, sono pagate più che mai e ottengono risultati».
                                                                                                                                                  
Negli Stati Uniti, le lobby devono almeno dichiararsi al Congresso, dire quanto sono pagate e da chi. A Bruxelles, invece, «c’è solo un registro “volontario”, che è una presa in giro, mentre 10-15.000 lobbysti si interfacciano ogni giorno con la Commissione Europea e con gli europarlamentari». Che fanno? «Difendono il cibo-spazzatura, le coltivazioni geneticamente modificate, prodotti nocivi come il tabacco, sostanze chimiche pericolose o farmaci rischiosi». In più, «difendono i maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra», oltre naturalmente ai loro clienti più potenti: le grandi banche. Meno conosciuti delle lobby tradizionali, cioè quelle favorevoli a singole multinazionali, sono in forte crescita specie nel comparto industriale le lobby-fantasma, solitamente definite “istituti”, “fondazioni” o “consigli”, spesso con sede a Washington. Sono pericolose e subdole: pagano esperti per influenzare l’opinione pubblica, fino a negare l’evidenza scientifica, per convincere i consumatori del valore dei loro prodotti-spazzatura.
 
A Bruxelles il loro dominio è totale: decine di “comitati di esperti” preparano regolamenti dettagliati in ogni possibile settore. «Dalla metà degli anni ’90 – accusa Susan George – le più grandi compagnie americane dei settori bancario, pensionistico, assicurativo e di revisione contabile hanno unito le forze e, impiegando tremila persone, hanno speso 5 miliardi dollari per sbarazzarsi di tutte le leggi del New Deal, approvate sotto l’amministrazione Roosevelt negli anni ’30», tutte leggi «che avevano protetto l’economia americana per sessant’anni». Un contagio: «Attraverso questa azione collettiva di lobbying, hanno guadagnato totale libertà per trasferire attività in perdita dai loro bilanci, verso istituti-ombra, non controllati». Queste compagnie hanno potuto immettere sul mercato e scambiare centinaia di miliardi di dollari di titoli tossici “derivati”, come i pacchetti di mutui subprime, senza alcuna regolamentazione. «Poco è stato fatto dopo la caduta di Lehman Brothers per regolamentare nuovamente la finanza. E nel frattempo, il commercio dei derivati ha raggiunto la cifra di 2 trilioni e 300 miliardi di dollari al giorno, un terzo in più di sei anni fa».

Quello illustrato da Susan George, nell’intervento tenuto a Ferrara e ripreso da “Come Don Chisciotte”, è un viaggio nell’occulto. «Ci sono organismi come l’International Accounting Standards Board, sicuramente sconosciuto al 99% della popolazione europea». E’ una struttura di importanza decisiva, di cui non parla mai nessuno. Nacque con l’allargamento a Est dell’Unione Europea, per affrontare «l’incubo di 27 diversi mercati azionari, con diversi insiemi di regole e norme contabili». Ed ecco, prontamente, l’arrivo dei soliti super-consulenti, provenienti dalle quattro maggiori società mondiali di revisione contabile. In pochi anni, il gruppo «è stato silenziosamente trasformato in un organismo ufficiale, lo Iasb». E’ ancora formato dagli esperti delle quattro grandi società, ma adesso sta elaborando regolamenti per 66 paesi membri, tra cui l’intera Europa. Attenzione: «Lo Iasb è diventato “ufficiale” grazie agli sforzi di un commissario Ue, il neoliberista irlandese Charlie MacCreevy». Commissario dell’Ue, cioè: “ministro” europeo, non-eletto da nessuno. E per di più, egli stesso esperto contabile. Naturalmente, ha potuto agire sotto la protezione di Bruxelles, cioè «senza alcun controllo parlamentare». L’alibi? Il solito: lo Iasb è stato presentato come un’agenzia «puramente tecnica». La sua vera missione? Organizzare, legalmente, l’evasione fiscale dei miliardari.
 
«Fino a quando non potremo chiedere alle imprese di adottare bilanci dettagliati paese per paese, queste continueranno a pagare – abbastanza legalmente – pochissime tasse nella maggior parte dei paesi in cui hanno attività». Le aziende, aggiunge la sociologa, possono collocare i loro profitti in paesi con bassa o nessuna tassazione, e le loro perdite in quelli ad alta fiscalità. Per tassare in maniera efficace, le autorità fiscali hanno bisogno di sapere quali vendite, profitti e imposte sono effettivamente di competenza di ciascuna giurisdizione. «Oggi questo non è possibile, perché le regole sono fatte su misura per evitare la trasparenza». E quindi: «Le piccole imprese nazionali o famigliari, con un indirizzo nazionale fisso, continueranno a sopportare la maggior parte del carico fiscale». Susan George ha contattato direttamente lo Iasb per chiedere se una rendicontazione dettagliata, paese per paese, fosse nella loro agenda. Risposta: no, ovviamente. «Non c’è di che stupirsi. Le quattro grandi agenzie i cui amici e colleghi fanno le regole, perderebbero milioni di fatturato, se non potessero più consigliare i loro clienti sul modo migliore per evitare la tassazione».
 
L’altro colossale iceberg che ci sta venendo addosso, dal luglio 2013, si chiama Ttip, cioè Transatlantic Trade and Investment Partnership. In italiano: protocollo euro-atlantico su commercio e investimenti. «Questi accordi definiranno le norme che regolamenteranno la metà del Pil mondiale – gli Stati Uniti e l’Europa». Notizia: le nuove regole di cooperazione euro-atlantica «sono in preparazione dal 1995», da quando cioè «le più grandi multinazionali da entrambi i lati dell’oceano si sono riunite nel Trans-Atlantic Business Dialogue», la maggiore lobby dell’Occidente, impegnata a «lavorare su tutti gli aspetti delle pratiche regolamentari, settore per settore». Il commercio transatlantico ammonta a circa 1.500 miliardi di dollari all’anno. Dov’è il trucco? In apparenza, si negozierà sulle tariffe: ma è un aspetto irrilevante, perché pesano appena il 3%. Il vero obiettivo: «Privatizzare il maggior numero possibile di servizi pubblici ed eliminare le barriere non tariffarie, come per esempio i regolamenti e ciò che le multinazionali chiamano “ostacoli commerciali”». Al centro di tutti i trattati commerciali e di investimento, c’è «la clausola che consente alle aziende di citare in giudizio i governi sovrani, se la società ritiene che un provvedimento del governo danneggi il suo presente, o anche i suoi profitti “attesi”». Governi sotto ricatto: comandano loro, i Masters of Universe.
                                                                                                                                                                 
Il Trans-Atlantic Business Dialogue, la super-lobby che ha incubato il trattato euro-atlantico, ora ha cambiato nome: si chiama Consiglio Economico Transatlantico. E non si nasconde neppure più. Ammette qual è la sua missione: abbattere le regole e piegare il potere pubblico, a beneficio delle multinazionali. Si definisce apertamente «un organo politico», e il suo direttore afferma con orgoglio che è la prima volta che «il settore privato ha ottenuto un ruolo ufficiale nella determinazione della politica pubblica Ue-Usa». Questo trattato, se approvato secondo le intenzioni delle Tnc, includerà modifiche decisive sui regolamenti che proteggono i consumatori in ogni settore: sicurezza alimentare, prodotti farmaceutici e chimici. Altro obiettivo, la “stabilità finanziaria”. Tradotto: la libertà per gli investitori di trasferire i loro capitali senza preavviso. «I governi – aggiunge la George – non potranno più privilegiare operatori nazionali in rapporto a quelli stranieri per i contratti di appalto», e il processo negoziale «si terrà a porte chiuse, senza il controllo dei cittadini».
 
E come se non bastasse l’infiltrazione nel potere esecutivo, in quello legislativo e persino nel potere giudiziario, le multinazionali ora puntano direttamente anche alle Nazioni Unite. Già nel 2012, alla conferenza Rio + 20 sull’ambiente, i super-padroni formavano la più grande delegazione, capace di allestire un evento spettacolare come il “Business Day”. «Siamo la più grande delegazione d’affari che mai abbia partecipato a una conferenza delle Nazioni Unite», disse il rappresentante permanente della Camera di Commercio Internazionale presso l’Onu. Parole chiarissime: «Le imprese hanno bisogno di prendere la guida e noi lo stiamo facendo». Oggi, conclude Susan George, le multinazionali arrivano a chiedere un ruolo formale nei negoziati mondiali sul clima. «Non sono solo le dimensioni, gli enormi profitti e i patrimoni che rendono le Tnc pericolose per le democrazie. È anche la loro concentrazione, la loro capacità di influenzare (spesso dall’interno) i governi e la loro abilità a operare come una vera e propria classe sociale che difende i propri interessi economici, anche contro il bene comune». E’ un super-clan, coi suoi tentacoli e i suoi boss: «Condividono linguaggi, ideologie e obiettivi che riguardano ciascuno di noi». Meglio che i cittadini lo sappiano. E i politici che dovrebbero tutelarli? Non pervenuti, ovviamente.
 

4 commenti:

  1. Ho paura che uno dei fini ultimi del "governo-ombra" sia proprio questo: avere il controllo sull'aggressività degli esseri umani (innata, secondo me, in quanto siamo bene o male animali anche noi...): a volte aizzandola a livelli eccessivi (per esempio creando scontri fra fazioni opposte o serial-killer condizionati e manovrati a LORO piacimento), altre volte e forse più generalmente tentando di ridurla, BANDIRLA, REPRIMERLA, spingere le persone a VERGOGNARSENE (come nel caso della "femminilizzazione" e "passivizzazione" dei maschi...). Questo perché è FONDAMENTALE per LORO avere una massa di sudditi diciamo "CASTRATI" (prima di tutto nella loro vis intellettuale, s'intende), che cioè non abbiano la dose NECESSARIA di aggressività per far valere i loro diritti, replicare ai soprusi del Potere e infine ribellarsi a questo PATERNALISMO BUONISTA CHE DI FATTO E' IL REGIME DEL NWO...Lo avevano già capito i Romani col loro "panem et circenses", lo avevano capito i sultani levantini che a guardia del loro harem mettevano EUNUCHI, i quali sicuramente non sarebbero entrati in competizione o in lotta con loro, che così potevano tenere indisturbati TUTTO PER SE', e senza timori di interferenze sgradite, il loro POTERE sulle loro donne-oggetto possedute. Tutto deve essere NEUTRALIZZATO ed ANODINO secondo il NWO...quando si tratta ovviamente di noi "poveri cristi" che stiamo alla base della Piramide Massonica, o che nella Piramide Massonica del Potere rifiutiamo di entrarci proprio... Tu conosci bene gli animali...non credo si possa dire che l'aggressività tout-court sia una qualità negativa, interamente da reprimere o sopprimere... Non so, io credo abbia comunque degli aspetti imprescindibili, soprattutto per quanto riguarda il mantenimento della nostra sopravvivenza individuale e di quella della specie attraverso il sesso... Non mi sembrano cose di poco conto... Uno Spartaco, senza la sua naturale e sana aggressività, non si sarebbe mai sognato di ribellarsi a Roma...Dopo l'ancient regime e la Rivoluzione Francese, durante il periodo della Restaurazione, i sovrani "restaurati", per mantenere intatto il loro Potere Assoluto ed i loro privilegi, divennero infatti PATERNALISTICI, cominciarono a CONCEDERE "Costituzioni", "diritti", "libertà" dall'alto dei loro troni dorati e mai svecchiati... Secondo me il NWO fa più o meno lo stesso...è per questo che ODIO il PATERNALISMO ed il BUONISMO, perché è una presa di giro, ILLUDE la gente (che vuol essere illusa) che ci sia o stia avvenendo un cambiamento in meglio per chi sta alla base, mentre sono sempre i soliti che dal VERTICE della PIRAMIDE, dal SUO OCCHIO, tutto vedono e tutto decidono...i soliti lignaggi di sangue blu e/o israelita... In conclusione? Il NWO ti fa credere che esiste la DEMOCRAZIA GLOBALE, mentre REGNA SEMPRE IL SANGUE (attraverso la grande RETE MASSONICA), come nelle più primitive tribù guerriere dell'età del bronzo...g

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Konrad Lorenz pubblicò "Il cosiddetto male" nel 1963, se la memoria non m'inganna.

      L'ho letto molti anni fa ma meriterebbe di essere riletto.
      Dici bene: l'aggressività serve agli animali per la sopravvivenza ed è una forma di adattamento all'ambiente.

      Nell'uomo l'aggressività diventa violenza a causa delle leggi che ci siamo concordemente dati, ma in ogni caso il caos regna sovrano.

      Altra intuizione geniale: la castrazione riduce l'aggressività. Lo sanno in zootecnica i contadini che non potrebbero mai attaccare all'aratro un toro, bensì solo e soltanto un bue. Anzi, una pariglia di buoi.

      Dal che ricavo l'ennesima conferma che, se come dici tu ci vogliono castrati e mansueti, i nostri padroni ci considerano come un gregge o una mandria.

      E allora, mi viene spontaneo pensare a Charles Fort e alla sua idea della razza aliena che ci tratta esattamente così.
      Ma chi sono?
      Anunnaki? Lux? Rettiliani?
      O forse si sono spartiti aree di competenza?

      Elimina
  2. state allerta che cambiamenti sono in corso dal 17 ottobre e fino
    al 7 novembre molti disagi fisici per alcuni insopportabili faranno lasciare la terra -
    occhi aperti ..........
    saluti

    RispondiElimina
  3. bisogna divulgare tutte queste informazioni a tutti e in tutti i modi...oggi con i social network e molto facile.....inoltre bisogna dare le soluzioni a cio che sta accadendo....girando si nota che i supermercati sono strapieni di cibi e bevande ma nn ci sono soldi per acquistarli e molti nn riescono a mangiare....ma chi e che stampa il denaro?e con che criterio?un tempo la lira era pagabile in oro al portatore...oggi nn e piu cosi quindi se ne potrebbe stampare in quantita e metterne in circolazione abbastanza da sfamare tutti e dare una vita adeguata a tutti....invece no....ci parlano di btp bond ecc ecc...cose nn facili da capire dai comuni cittadini...la realta e che vogliono impoverirci tutti per renderci schiavi docili....bisogna informare le persone e convincerle a cambiare stile di vita....dovremmo acquistare solo cibi biologici e nn gli ogm di proprieta delle multinazionali che possono controllarci ancora di piu....bisognerebbe parcheggiare le auto e muoversi con mezzi ppubblici e boicottare le compagnie petrolifere per rendere inutili guerre per il petrolio camuffate da guerre per dare democrazia ai popoli....nn tenere i nostri risparmi nelle banche con cui vengono finanziate queste guerre e molte altre porcate....inoltre bisogna informare tutti al riguardo di nuove monete...informate su una moneta chiamata amore che si sta diffondendo in giappone che consiste in una specie di baratto...fare favori in cambio di altri favori ad esempio acquistare riso in cambio di alcune ore di giardinaggio.....noi siamo semplici pedine ma siamo anche la base di questo sistema che ci sta intrappolando in una vita di sofferenza

    RispondiElimina