sabato 21 febbraio 2015

Fino all'ultimo pesce




Presi all’amo o catturati in una rete muoiono per soffocamento, schiacciamento, congelamento, lo shock della cattura, le lacerazioni provocate dall’amo: l’agonia può durare ore, a volte fino al banco vendita dove molto spesso subiscono torture come lo sventramento e l’esposizione sul ghiaccio quando ancora sono coscienti. Ogni anno nel mondo l’industria del pesce uccide un numero di creature talmente elevato da non poter essere quantificato: le stime della strage si esprimono non nel numero dei singoli individui sterminati ma in peso. Se la pesca dovesse proseguire ai ritmi attuali, presto gli oceani potrebbero spopolarsi completamente. Gli scienziati hanno già fissato la data di esaurimento delle risorse ittiche: il 2048.

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