Come esistono gli
“spaghetti western”, così esiste un genere televisivo che piace
agli italiani, con inseguimenti tra malviventi e polizia. Il film che
esce nelle sale il 19 febbraio è di quel tipo: urla e sparatorie,
con i buoni e i cattivi che si contendono la scena. Si rischia di
banalizzare un processo occulto che ci sta portando verso la terza
guerra mondiale, che otterrà in questo modo la riduzione
dell'umanità e poi forse l'instaurazione del nuovo ordine mondiale.
Banalizzarlo con un film di pessima qualità è come mettere in bocca
ad Adam Kadmon certe verità mescolandole a fantasie e vere e proprie
stupidaggini. Si tratta sempre del metodo della polpetta avvelenata.
Non credo che andrò a vederlo, ma mi piacerebbe chiedere a coloro
che escono dalla proiezione cosa hanno realmente capito e soprattutto
se credono che ci sia un fondo di verità nell'idea di un prossimo
governo unico mondiale. Insomma, un'inchiesta statistica sugli
spettatori non sarebbe male.
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