Oggi vogliamo
parlarvi di Alfred Date, un signore australiano di ben 109 anni e del
suo impegno verso gli animali
in difficoltà: ogni
giorno Alfred cuce maglioni per una rara specie di pinguini colpiti
dal petrolio sversato in mare. Un
gesto importante: il maglioncino serve a impedire che il pinguino,
sporco di petrolio, cerchi di ripulirsi. Purtroppo, il petrolio
colpisce le piume, le separa, le indebolisce e fa perdere loro
l’impermeabilità e la capacità di mantenere la giusta temperatura
corporea. Grazie al maglioncino invece, i pinguini non riescono a
ripulire le penne con il becco e così evitano di indebolirle
ulteriormente e di ingerire sostanze nocive e allo stesso tempo si
proteggono dal freddo.
È per questo che la
Phillip
Island Penguin Foundation
aveva lanciato un appello per la realizzazione di maglioncini da
destinare ai pinguini:
un appello a cui Alfred ha deciso subito di aderire. Un progetto a cui
tutti possono prendere parte: la Fondazione che si prende cura dei
pinguini in difficoltà ha sempre bisogno di aiuto, anche sotto forma
di maglioncini. I capi ricevuti vengono inoltre riutilizzati anche
per raccogliere fondi per i progetti di ricerca e conservazione dei
pinguini, per sostenere la fauna
selvatica della clinica e come strumenti didattici per
sensibilizzare riguardo gli effetti dell’inquinamento da petrolio
sul mare e sugli animali.
Ma i pinguini si fanno rendere così facilmente? E in ogni caso penso che col becco sicuramente si strapperanno il maglioncino in quattro e quattr'otto. (poi i pinguini della foto sono pupazzi)
RispondiEliminaChe siano pupazzi quelli in foto me n'ero accorto anch'io.
EliminaTuttavia, vorrei sentire il parere di qualche biologo, prima di giudicare l'efficacia dei maglioncini.