Fonte: Sea Shepherd Italia
Venerdì 6 febbraio 2015 circa alle 01.00 (ora solare dell'Australia Orientale) in condizioni atmosferiche avverse, la nave di Sea Shepherd Bob Barker è riuscita a stento ad evitare una collisione con la Thunder (nave bracconiera che compare sulle liste dell'Interpol), mentre questa tentava di recuperare l'attrezzatura illegale da pesca, nelle acque dell'Oceano Indiano sud-occidentale. L’episodio è avvenuto quasi due giorni dopo che la rete da posta era stata calata in mare dai bracconieri con il vantaggio delle tenebre alle coordinate 38°28’ sud, 046° 47’ est, sul Melville Bank.
Consapevole del fatto
che i bracconieri avrebbero tentato operazioni di recupero, il
Capitano della Bob Barker, Peter Hammarstedt, ha posizionato la
propria nave tra la Thunder e le boe da pesca, ostacolando così
qualsiasi tentativo da parte della Thunder di recuperare
l'attrezzatura illegale da pesca. Vedendo avvicinarsi la
Thunder, il Capitano Hammarstedt ha inviato più volte un segnale di
ammonimento tramite la sirena della propria nave. La Thunder ha
ignorato i segnali di ammonimento e ha continuato a mantenere una
rotta pericolosa, passando davanti alla prua della Bob Barker.
Al fine di non mettere
a rischio la vita dei bracconieri, che erano pericolosamente
allineati sul ponte della Thunder al momento dei fatti, il Capitano
Hammarstedt ha mandato indietro i motori per evitare la collisione.
La Thunder è passata davanti alla prua della Bob Barker alla
distanza di soli 0,5 metri. "Sono fortunato a
non ritrovarmi con la prua della mia nave danneggiata. Se fosse stato
per il capitano della Thunder, la mia nave avrebbe subito notevoli
danni, tali da compromettere il proseguimento dell'inseguimento. È
stata una manovra estremamente rischiosa, resa ancora più pericolosa
dalle cattive condizioni atmosferiche e dalla luce in diminuzione.
Tutto questo è un chiaro segno che il capitano della Thunder,
frustrato dalla perdita di profitto che ha subito per mano del nostro
successo durante l’inseguimento in alto mare, è al punto di
rottura", ha dichiarato il Capitano Hammarstedt.
Le operazioni di
blocco sono durate più di un'ora prima che l'equipaggio della
Thunder riuscisse finalmente a collegare un rampino alla rete da
posta illegale per recuperarla dall'acqua. Prove fotografiche
raccolte dalla Bob Barker mostrano i pesci pescati illegalmente
mentre vengono issati sulla Thunder. Anche molti squali sono stati
presi nella rete e sono stati buttati nuovamente in mare. Il Capitano
Hammarstedt ha detto: "Di solito gli equipaggi di navi di questo
tipo fanno affidamento sulle catture accidentali delle reti illegali
che recuperano, per procurarsi il cibo. Il fatto che l'equipaggio
della Thunder abbia gettato gli squali in mare indica che questa
particolare cattura è ai fini di procurasi cibo, e non di derivarne
un profitto. Ciò è soltanto un altro segno del fatto che, dopo il
nostro inseguimento prolungato, i bracconieri stanno arrivando alla
disperazione".
ll Capitano
Hammarstedt si sta preparando a bloccare ulteriori tentativi della
Thunder di impegnarsi nuovamente in attività di pesca illegale. "Con
le condizioni meteo in miglioramento, il mio equipaggio si sta
attualmente preparando a lanciare azioni difensive a pieno raggio
contro la Thunder, se il suo equipaggio dovesse riprendere le
attività di bracconaggio. Le nostre piccole imbarcazioni sono pronte
e affronteranno la nave criminale". Questa mancata
collisione è avvenuta il 51° giorno dell'inseguimento in alto mare
durante il quale la Bob Barker ha ostacolato con successo le
operazioni illegali della Thunder, nave battente bandiera nigeriana,
mettendola in condizione di non potersi impegnare nella pesca di
frodo al merluzzo dell'Antartico.
In base all'attuale valore di mercato, è probabile che Sea Shepherd, grazie a questo inseguimento, sia costata alla Thunder più di 15 milioni di dollari in profitti persi. Lunedì la Sam Simon ha intercettato altre due navi bracconiere ricercate dall'Interpol, la Kunlun e la Yongding, all'interno del Territorio Antartico Australiano, nell'Oceano Antartico. La Sam Simon sta attualmente inseguendo la Kunlun. Le navi bracconiere fuorilegge sono l'obiettivo dell'attuale Campagna in Difesa dell'Oceano del Sud attuata da Sea Shepherd: Operazione Icefish. L'operazione Icefish ha avuto inizio nel dicembre dello scorso anno ed è l'undicesima Campagna di Sea Shepherd in Difesa dell'Oceano del Sud. È la prima Campagna di Sea Shepherd ad affrontare coloro che effettuano operazioni di pesca illegale, non regolamentata e non segnalata in acque antartiche ai danni del merluzzo dell'Antartico.
In base all'attuale valore di mercato, è probabile che Sea Shepherd, grazie a questo inseguimento, sia costata alla Thunder più di 15 milioni di dollari in profitti persi. Lunedì la Sam Simon ha intercettato altre due navi bracconiere ricercate dall'Interpol, la Kunlun e la Yongding, all'interno del Territorio Antartico Australiano, nell'Oceano Antartico. La Sam Simon sta attualmente inseguendo la Kunlun. Le navi bracconiere fuorilegge sono l'obiettivo dell'attuale Campagna in Difesa dell'Oceano del Sud attuata da Sea Shepherd: Operazione Icefish. L'operazione Icefish ha avuto inizio nel dicembre dello scorso anno ed è l'undicesima Campagna di Sea Shepherd in Difesa dell'Oceano del Sud. È la prima Campagna di Sea Shepherd ad affrontare coloro che effettuano operazioni di pesca illegale, non regolamentata e non segnalata in acque antartiche ai danni del merluzzo dell'Antartico.
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