venerdì 20 febbraio 2015

Parlano di pace con la bocca piena di cadaveri



Fonte: Sarcofagia

Testo di Gaspare Messina 
 
C'è pace...e Pace. Io ritengo che non è possibile parlare di amore, di pace e di giustizia mentre ci si rende responsabili, con il proprio silenzio e le proprie scelte personali, dell’uccisione di innumerevoli creature innocenti, sensibili come l’uomo al dolore, alla disperazione, al terrore della morte. Io ritengo che non possa essere condannata la violenza sugli uomini ed assolverla invece sugli animali non-umani; che non possa non essere condannato l’olocausto di 50 miliardi di animali non-umani ogni anno. 

 
Io ritengo non possa essere invocato il rispetto verso i deboli, gli indifesi mentre la nostra condotta si esprime in modo drammaticamente lesivo e devastante nei loro confronti. La giustizia e la pietà non ammettono – e non devono ammettere – limiti, e non si può parlare di pace con la bocca piena delle vittime della violenza. Gli animali sono strappati alle loro famiglie, imprigionati, privati di qualsiasi cosa rendesse la loro vita degna di essere vissuta, ed infine, incolonnati verso la morte, guardando i loro fratelli morire, aspetteranno il proprio turno. Che lo si voglia ammettere oppure no, tutti gli Animali condividono l’un l’altro la capacità di provare dolore, paura, solitudine, disperazione. Mi sembra pertanto evidente che è inutile parlare di pace, giustizia e non violenza mentre si ignora l’olocausto quotidiano degli animali non-umani, alimentando spietatamente quest’oceano di sangue".

11 commenti:

  1. Maledetto l'uomo qualunque sia la sua origine.Che schifo.
    Progresso? Quale? L'olocausto continua ad essere solo quello ebraico, quello animale non è preso in considerazione se non da pochi (eletti, sissignore).Perché? Quello che si fa agli animali non è vergognoso?
    Non è morte e dolore?
    Eh, ma all'industria rende. Quindi per la legge del commercio non è carneficina.
    Ipocriti.

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  2. @Anonimo,

    di OLOCAUSTI(= "genocidi") nella STORIA purtroppo ce ne SONO stati tanti a volte "sconosciuti" a volte "dimenticati", ad esempio uno piuttosto recente è quello degli ARMENI però NON se ne parla così come quello africano degli HUTU & TUTSI o asiatico perpretrato di POL POT etc.;

    poi andando indietro nel TEMPO quello dei miei AVI i NATIVI AMERICANI o dei POPOLI dell' AMERICA CENTRALE e del SUD gli ATZECHI e gli INCAS da parte dei "cattolicissimi" spagnoli & portoghesi, però come vedi quello invece manovrato dai "SIONISTI" fa scuola ed è SEMPRE presente PERCHE' "serve" ai loro "ignobili & bassi" scopi ECO-POLITICI !!!

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  3. @sdei
    io ho contrapposto l'olocausto animale a quello umano.
    Però tu hai detto bene: se vogliamo restare in ambito solo umano, l'olocausto per antonomasia è sempre solo UNO, gli altri (Pellerossa, Incas,eccetera) sono a quanto pare di serie b, anzi, GUAI a menzionare la parola olocausto , se riferita ad altri.... è diventato un "Trade Mark" di cui possono "godere" solo ALCUNI.

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  4. Un modo per evitare gli olocausti ci sarebbe.

    E' quello di dare ascolto agli antichi saggi greci: "La violenza sugli animali è propedeutica alla violenza sugli uomini".

    Nessuno, fra le guide religiose, ha mai voluto prendere sul serio questo semplice ed efficace enunciato.

    Tutti hanno sempre preferito continuare a fare stragi di animali, pagando di tanto in tanto il conto con stragi di umani da parte di altri umani addestrati alla violenza sugli animali.

    Come viene detto nel Vangelo di Giovanni: "Ma gli uomini preferirono le Tenebre!".

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  5. In questo periodo sto leggendo Viaggio alla scoperta del Sè di Prabhupada (i suoi studi sono legati ai VEDA) fa delle riflessioni interessanti.... si legge ad esempio: "Dopo essere nati perlomeno in 8.000.000 di specie diverse, otteniamo questa forma umana..... Perciò, la forma di vita umana si ottiene dopo molte, molte nascite, in altre forme che non sono umane. Ma perfino in questa forma umana, sono necessarie moltissime nascite per chi sta coltivando la conoscenza del punto centrale dell'esistenza. ...." e poi ancora si legge: "Secondo le leggi dell'uomo, una persona può essere impiccata se commette un omicidio, ma non incorre nella stessa pena se uccide animali inferiori. Si riceve la punizione della legge di Dio in entrambi i casi. coloro che non credono nelle leggi di Dio o nella sua esistenza, continueranno a commettere tali peccati senza tornare in sé. ..... "

    Quindi secondo le leggi del Karma si va un po avanti e un po indietro.... e in questa altalena in ogni caso c'é da considerare anche le uccisioni degli animali...

    Per come la penso io comunque non é che non si deve rinunciare a mangiare gli animali per timore del Karma, ma per la sofferenza che viene loro inflitta durante la vita negli allevamenti e nella loro uccisione... però capisco anche che essendo nati in una società già preconfezionata e dove la carne degli animali viene immessa nelle ricette, fin dall'infanzia, sotto varie forme anche appetitose, sia difficile per le persone riuscire a cambiare abitudini... -almeno per la mia generazione e per la maggior parte di noi, che non siamo nati in famiglie di vegetariani...ed abbiamo preso coscienza del problema solo da adulti -.... forse sarà più facile riuscire con meno fatica per le future generazioni essendo già state sensibilizzate.

    Oppure se proprio una persona ha la necessità di mangiare carne o derivati potrebbero essere utilizzati gli animali che muoiono di morte naturale o di vecchiaia... in questo non ci vedrei niente di male... sarebbe un cambiamento graduale.... o no?



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    1. Citazione:
      "coloro che non credono nelle leggi di Dio o nella sua esistenza, continueranno a commettere tali peccati senza tornare in sé. ..... "

      Io non credo nelle leggi di Dio, né nella sua esistenza, eppure non voglio commettere peccati di alcun genere. Come la mettiamo?

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    2. Io non sono nato in una famiglia vegetariana, eppure all'età di 13 anni, quando ho acquisito la consapevolezza del Sé, ho fatto la mia prima scelta alimentare etica, poi cancellata dai T.d.G.

      L'idea di mangiare solo gli animali che muoiono di cause naturali è assurda se pensi alle infinite possibilità alternative che il mondo vegetale offre come cibo. Solo gli ignoranti chiedono ai vegani: "E cosa mangi, solo erba?".

      Oggi c'è una gamma fornitissima di varietà culinarie vegane. Basta cercarle.

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  6. Per il primo commento..... sono fatti tuoi... nessuno può farci niente.... però penso che sarebbe interessante cercare di capire le Leggi Divine o dell'Universo.

    Per il secondo commento posso essere d'accordo però capisco anche che ci sono persone che (mi devo ripetere) per diversi motivi vogliano continuare a mangiare carne e quella potrebbe essere una risposta..... ma é un mio parere.

    Tra l'altro a me non dispiacciono i prodotti vegani - vegetariani, anzi...

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    1. Se ci sono persone che "per diversi motivi vogliano continuare a mangiare carne", devo dedurre che esse meritano di essere uccise, perché il loro mangiar carne implica l'uccisione dei miei bambini.

      Occhio per occhio, dente per dente.

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    2. Roberto.... ho scritto "morte per vecchiaia o di morte naturale"... quindi non c'é uccisione.

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  7. Insomma se le persone non vogliono o non riescono a fare quello che sei riuscito a fare tu... non gli vuoi dare delle alternative, un modo morbido per uscirne?


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