Testo di Silvestro Montanaro
Mi spiace pubblicare
questa foto. E non è delle più terribili nel narrare l'apocalisse
dell'orrore in corso in Siria. Ogni giorno. Ho scelto di farlo,
accompagnandola con altre che mostrano la pressione alle frontiere
vicine della popolazione siriana in fuga, perché queste foto
riassumono la verità di fondo di quanto accade in queste ore. Una
verità con la quale nessuna delle élites europee, e mondiali,
sembra voler fare i conti preferendo il terreno delle peggiori
menzogne.
La parte più consistente della pressione migratoria verso l'Italia e l'Europa è fatta da uomini, donne e bambini siriani. Esseri umani che, come faremmo tutti noi, tentano di sfuggire alla mattanza in corso nel loro paese. Nei giorni scorsi, notizia sottaciuta dai nostri media e dai nostri politici, varie organizzazioni umanitarie, Nazioni Unite in prima linea, hanno affermato che nei prossimi anni l'Europa deve prepararsi ad accogliere almeno un milione di questi disperati. Almeno un milione…ma intanto l'Europa litiga sulla distribuzione nei suoi confini di soli 24.000.
E' evidente la
disparità delle cifre e con esse delle valutazioni in corso.
Insomma, qualcuno mente e, a mentire alla propria gente, sono
soprattutto gli attuali dirigenti di questa piccola Europa delle
banche e delle burocrazie. Siamo di fronte ad un disastro epocale
e gli approcci già discutibili come il trattato di Dublino che nei
fatti scarica tutto il problema sui paesi di primo approdo, cioè
l'Italia, non ha più alcun senso. Quell'accordo è carta straccia a
meno che qualcuno non pensi seriamente di trasformare l'Italia in un
immenso campo profughi. Chi lo ha sostenuto, e ce ne sono purtroppo, è semplicemente folle. Una ipotesi del genere è insostenibile, non
per mancanza di solidarietà, ma perché è ingestibile ed
ingiusta. L'Europa deve pensare a nuovi strumenti comunitari,
cioè con responsabilità e sacrifici per tutti, per reggere la
terribile emergenza in corso. Ma se finalmente si decidesse a
farlo, anche questo non basterebbe e sarebbe per molti versi
disumano.
Se si rompe un rubinetto è poca cosa distribuire le perdite d'acqua sull'intero pavimento. La priorità è riparare il rubinetto, metter fine alle cause dell'allagamento. Qualcuno, anni fa, ha aperto il più sconvolgente rubinetto dell'orrore aprendo e foraggiando il disastro ed il mattatoio siriano. Centinaia di migliaia di morti, milioni di feriti e di profughi, un paese distrutto. Ho idee abbastanza chiare su chi sia quel qualcuno e su quali fossero i suoi sporchi interessi. E verrà il momento di discuterne, di affrontare questi crimini contro l'umanità. Ora, ciò che più importa, è metter fine a questo orrore. L'Italia, l'Europa migliore, si facciano promotori di una iniziativa quotidiana per metter fine rapidamente al conflitto siriano. Nell'interesse di quel paese e della sua gente, nell'interesse di tutti noi. Tutto il resto sono chiacchiere, cinismo, campagna elettorale sulla pelle della povera gente.
non riesco a capire come ancora sopportiamo questi armageddonari e non facciamo niente per liberarcene. Usiamo il mercato a loro tanto caro. Non compriamo i loro prodotti, sputiamo sulle borse, vituperiamo la speulazione, proprio come la guerra, le religioni, il gioco d'azzardo, la pedofilia, la prostituzione, la droga...forse neanche le ho dette tutte
RispondiEliminaMonia De Moniax
Un bel programmino, non c'è che dire!
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