Fonte: Basta delfinari
L' oggetto in foto si
chiama Air Gun e si usa per cercare il petrolio sotto i fondali
marini. Si tratta di una sorta di "bomba sonora" che
spara aria compressa a cadenza di qualche secondo e può raggiungere
i 260 decibel. Gli effetti collaterali? Le tartarughe e i piccoli
pesci subiscono danni irreversibili che li portano alla morte; per i
cetacei c'è la perdita dell'udito, con il conseguente
disorientamento e l'inevitabile ammassarsi verso le coste per
cercare rifugio, spiaggiandosi. Anche i pescatori di Taiji
sfruttano l'inquinamento acustico per disorientare e ammassare gli
animali, battendo dei martelli contro la barca a ridosso dell'acqua e
scatenando il panico tra i delfini. L'uso dell'air gun è
perfettamente legale e non rientra tra gli eco-reati recentemente
riconosciuti in Italia. Il suo prossimo utilizzo è previsto nel
santuario dei cetacei, che si trova nel mare tra Liguria, Toscana,
Sardegna e Costa Azzurra. A questo link, la
petizione per chiedere che il progetto venga fermato.
" Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. "
RispondiEliminaPiede di Corvo - Tribù dei Piedi Neri
Nel frattempo, quelli che avranno "raschiato il fondo del barile", se la saranno goduta nelle loro lussuose ville con piscina.
EliminaGli altri, saranno rimasti spettatori inermi.