venerdì 12 giugno 2015

L'Europa avviata verso una nuova forma di schiavismo


Testo di Paolo Sensini

Non c'è nessunissima esagerazione nel sostenere che l'impostazione catto-progressista in fatto di immigrazione e la pratica dello schiavismo sono, in fondo, la stessa e identica cosa. Sì, perché quando si fa di tutto e di più per accogliere milioni di persone a cui si sa benissimo che non si potrà offrire alcun futuro dignitoso, le cose sono due: o si è dei minus habentes che agiscono solo per riflesso condizionato, oppure si sta mentendo sapendo di mentire. Tertium non datur. Com'è possibile infatti offrire un lavoro decente a dei foresti quando vi sono già milioni di autoctoni disoccupati?

 
Semmai questa massa di disperati li si impiegherà, come ormai si dice apertamente, in forme di "lavoro non retribuito", la qualcosa non è altro che una forma di schiavismo-servilismo sotto altro nome. Ciò, oltre al degrado e agli innumerevoli conflitti che stanno già emergendo dovunque, genererà sulla pelle dei "migranti" un precedente a cui tutti gli altri lavoratori dovranno volente o nolente adeguarsi. O mangi questa minestra o salti dalla finestra, gli verrà detto con il sorriso sulle labbra da qualche "operatore del sociale". In tal modo si entra lentamente ma in maniera inesorabile nel moderno servilismo. Una prassi del resto che emerge da tutti gli indicatori dell'economia reale, che è cosa ben diversa dalle bischerate che si insegnano nelle università i-tagliane.

4 commenti:

  1. Paolo Sensini, profilo socio-culturale dell'italiano medio, offerto dalla società movedicheticombino, sede legale Roselin, via delle dodici chiavi. Tanto per citare un edimburghese, Doyle per scrivere "a study in scarlet" e "the valley of the fear" deve avere consultato l'akasha alla voce Sensini, 33esimo grado, maestro del marchio; questo per dire che l'ambiguità del cognome Sensini mi riporta all'inglese Ark Mariner, che potrebbe essere una nota di merito, ma io che alle coincidenze non credo, propendo più per il lavoro di apprendista o compagno, infatti le interviste già preparate non mi sono mai piaciute, tantomeno almanaccare sulla finalità del mio levigare pietre.
    Salvate i troll!

    Anonimo discendente dei primi troll, re dei troll, protettore dei troll, signore di tutte le terre dei troll, comandante degli eserciti dei troll, anonimo iniziato al trollaggio

    RispondiElimina
  2. Paolo Sensini, come ti uccido l'italiano: manuale all'esercizio di un italiano cui si attribuisce ad ogni sintagma una semantica differente per ogni occasione, ergo a proprio uso e consumo; edizioni Farinata degli Uberti.
    Infatti come dice Cyrano: mai fidarsi di Fidelio, specie se è solito trovarsi con una certa Lucia, quest'ultima è capace di combinare cose tosche appena ti metti comodo. Alla fine si finisce sempre a parlare di edimburghesi come vede, signor Freeanimals.

    Anonimo ancora non fuggito da' suoi nemici

    RispondiElimina
  3. Trovati una donna al più presto e goditi un po la vita.
    Con una Lei però non portarti appresso il "treccani", sii disinvolto; anonimo che si impicca un giorno si e un giorno no attaccato al possente gancio di Mike Tyson

    ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tuo invito all'Anonimo è condivisibile, ma penso che si goda già la vita. A modo suo.

      Del Troll anonimo apprezzo la fumosa fantasia, benché inconcludente e priva di significato.

      Non mi piace quello che dice (che non si capisce), ma mi piace come lo dice.

      Peccato che non risponda mai alle mie domande. Per esempio, se ha seguito dei corsi o se la sua è una dote naturale.

      E poi, più pragmatica, dove ci si registra per diventare Trolls pagati, ché a me farebbe comodo in quanto disoccupato.

      Quando entrano nella Casta dei Trolls, diventano molto gelosi, un po' come i maghi del Medioevo, riluttanti a condividere i loro segreti.

      Elimina