Un punto di vista ragionevole

Parole e pensieri tutto sommato ragionevoli, quelli di Natalino Balasso, anche se non del tutto originali. Il punto saliente è che come i topi da laboratorio che ricevono una scossa elettrica e litigano fra loro, non si chiedono chi li stia tormentando, così migranti e italiani non si chiedono chi ha portato a questa situazione. Alla situazione in cui gli autoctoni provano fastidio per la presenza di stranieri invadenti, dimenticando che a spingerli nelle nostre contrade sono state non solo le guerre, scatenate dai guerrafondai occidentali, ma anche il furto delle loro terre perpetrato dalle multinazionali occidentali. I quali, guerrafondai e multinazionali, fanno ciò che da sempre fanno i capitalisti: accorpano per sé i profitti e scaricano i costi sulla collettività. Solo che nel nostro caso i costi non sono di tipo ambientale come l'inquinamento, ma di tipo sociale come la competizione, la concorrenza e il mercato del lavoro che assomiglia sempre più a una forma di schiavismo. Ci manca solo che ci facciano costruire le piramidi, a forza di frustate!