venerdì 26 giugno 2015

Perché si chiama libertà


Testo di Saverio Tommasi

Quando un uomo, perché di questo si tratta, arriva a nascondersi sotto un camion per raggiungere la terra promessa, per me ha ragione quell'uomo. Poi ci sono i documenti, i bolli, le quote, i campi, i cazzi, i mazzi, Gasparri, i premier, gli equilibri, tutto quello che volete, insomma. Ma quell'uomo, che si nasconde in quel modo per affrontare un viaggio di speranza, avrà comunque ragione, anche se il timbro sul foglietto di carta che chiedono quelli che non hanno mai avuto problemi con i timbri sui foglietti di carta, non ce l'ha. Perché se alziamo lo sguardo dal nostro ombelico e proviamo a posizionarci un po' più in alto, diciamo verso la Luna, possiamo vedere un'unica Terra, con degli omini piccini picciò che ci vorrebbe un cannocchiale di quelli potentissimo per vederli, mentre litigano sul modo migliore per rinchiudere i loro fratelli in terre sfortunate avvalendosi di leggi che loro stessi hanno scritto. Per questo io starò sempre con chi viaggia per cercare qualcosa di meglio, perché si chiama libertà.

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