Testo di Maria Angela Lambertini
Ecco che fine fanno le
ottime arance siciliane e calabresi dopo che la UE, con il voto
favorevole del Partito Democratico e del Nuovo Centro Destra, ha tolto i dazi agli agrumi
nordafricani: restano sugli alberi fino a quando, marce, cadono a
terra!
è sufficiente comprare prodotti italiani e lasciare marcire nei negozi quelli stranieri. Quando provo a spiegarlo alla gente mi sento rispondere: "sìmasedevoguardaretuttoalloranonmangiopiùniente". Questo per dire che non è solo colpa delle istituzioni e che possiamo fare la nostra parte
RispondiEliminaVero. Recentemente mi sono rifiutato di comprare le cipolle provenienti dalla Nuova Zelanda e ho ripiegato, su indicazione della direttrice del supermercato, sulle cipolle italiane a bulbo stellato.
Eliminapoi esiste la sottile insidia del biologico e dell'equosolidale.
RispondiEliminaal supermercato ho trovato cipolle biologiche olandesi, accanto alle italiane convenzionali. ho ripiegato su quest'ultime.
Il commercio equosolidale è una gran cosa ed andrebbe foraggiata, tuttavia si trovano prodotti che arrivano dall'altra parte del mondo, ma che possono essere facilmente italiani, ad esempio il succo di arance dal brasile o il vino cileno... evito...
Non è facile districarsi in questa selva.
EliminaIl cioccolato equosolidale lo si compra volentieri, pensando che viene da cooperative locali sudamericane e non da multinazionali.
La cosa migliore comunque resta il Chilometro Zero.
@Gentili & attenti LETTORI,
RispondiEliminale pertinenti osservazioni & riflessioni di Francocci & Roberto credo debbano essere condivise in toto, sono poi le stesse che insegno in un' Università Popolare Friulana che vanno sotto il nome di EDUCAZIONE ALIMENTARE;
confesso che anche per me è un rebus scegliere un prodotto EQUO SOLIDALE magari concorrente con uno nazionale, allora come suggerito scelgo quello di origine TROPICALE come la cioccolata il caffè il the o la frutta esotica es. ananas & banana !!!
MANDI
SDEI/Sergio