Fonte: Leggo
E' stato un incubo
senza fine quello vissuto da due uomini che si sono pentiti
amaramente di aver rubato due cani a Shaping, nella provincia di
Hunan, in Cina. Sorpresi alle 7 del mattino mentre portavano via
i due animali che avevano ucciso per mangiarli o per rivenderne la
carne, sono stati pestati in modo brutale per nove ore consecutive
dagli abitanti del villaggio e immobilizzati con i due cani morti
legati addosso a loro.
Quando nel pomeriggio la polizia è
arrivata sul posto, gli agenti hanno affrontato la folla inferocita
che si stava ancora accanendo sui due e hanno detto a chiare lettere
che quel tipo di giustizia sommaria era inaccettabile. Poi, mentre
stavano per portare via i ladri, sono stati fermati dagli abitanti
del villaggio che hanno preteso una cifra pari a 150mila euro in
cambio degli "ostaggi". Di fronte al rifiuto degli agenti,
intorno alle 16, la folla è passata all'attacco lanciando pietre e
rompendo con mazze di ferro i finestrini dell'auto della polizia,
mentre alcune persone si sono stese sotto il veicolo per impedire che
i ladri venissero portati via. In quella situazione incandescente, i
poliziotti hanno tentato di spiegare nuovamente che quegli
atteggiamenti erano contro la legge, ma sono stati subissati da
raffiche di fischi e di insulti. La situazione è tornata alla
normalità solo alle 18, quando sul posto sono intervenute le alte
autorità dell'Ufficio di pubblica sicurezza e dei funzionari
provinciali, che hanno sottolineato come gli agenti abbiano agito
correttamente e come abbiano mostrato moderazione nei confronti della
popolazione inferocita. Tratti in salvo i due ladri, che sono ora
sotto la custodia della polizia, sul caso è stata aperta
un'inchiesta: le autorità hanno infatti messo sotto accusa molti
abitanti del villaggio per il pestaggio e per l'aggressione ai
poliziotti.
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