lunedì 8 giugno 2015

Ai cinesi non piacciono i ladri


Fonte: Leggo

E' stato un incubo senza fine quello vissuto da due uomini che si sono pentiti amaramente di aver rubato due cani a Shaping, nella provincia di Hunan, in Cina. Sorpresi alle 7 del mattino mentre portavano via i due animali che avevano ucciso per mangiarli o per rivenderne la carne, sono stati pestati in modo brutale per nove ore consecutive dagli abitanti del villaggio e immobilizzati con i due cani morti legati addosso a loro.
  
 
Quando nel pomeriggio la polizia è arrivata sul posto, gli agenti hanno affrontato la folla inferocita che si stava ancora accanendo sui due e hanno detto a chiare lettere che quel tipo di giustizia sommaria era inaccettabile. Poi, mentre stavano per portare via i ladri, sono stati fermati dagli abitanti del villaggio che hanno preteso una cifra pari a 150mila euro in cambio degli "ostaggi". Di fronte al rifiuto degli agenti, intorno alle 16, la folla è passata all'attacco lanciando pietre e rompendo con mazze di ferro i finestrini dell'auto della polizia, mentre alcune persone si sono stese sotto il veicolo per impedire che i ladri venissero portati via. In quella situazione incandescente, i poliziotti hanno tentato di spiegare nuovamente che quegli atteggiamenti erano contro la legge, ma sono stati subissati da raffiche di fischi e di insulti.  La situazione è tornata alla normalità solo alle 18, quando sul posto sono intervenute le alte autorità dell'Ufficio di pubblica sicurezza e dei funzionari provinciali, che hanno sottolineato come gli agenti abbiano agito correttamente e come abbiano mostrato moderazione nei confronti della popolazione inferocita. Tratti in salvo i due ladri, che sono ora sotto la custodia della polizia, sul caso è stata aperta un'inchiesta: le autorità hanno infatti messo sotto accusa molti abitanti del villaggio per il pestaggio e per l'aggressione ai poliziotti.


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