Testo di Giovanni Palma
Anche
se non fossero gli ebrei a muovere i fili del burattino sono comunque
i poteri economici, attraverso la schiavitù del lavoro, ad imporre
ai sudditi stile e qualità della vita. Una vita passata a sviluppare
ed affinare le proprie abilità di prestatore d'opera (lavoratore
schiavo) per procacciarsi i beni materiali e qualche piacere imposto
dalla società. L'olio che fa girare bene questo motore è la immensa
offerta di mano d'opera a costo ormai zero (globalizzazione) che, pur
di sopravvivere,
è disposta a vendere corpo e anima. Una vita a fare cose in nome e
per conto dei padroni. Siamo troppi. Da qualsiasi punto di vista la
si voglia vedere, non c'è nulla da fare. C'è troppa gente che
riesce a mala pena a sopravvivere ed è disposta a tutto pur di non
morire. Non ci sono le condizioni per una qualsiasi rivoluzione.
Troppa fame in giro. Prima ci si ribellava, Oggi si preferisce
suicidarsi pur di non disturbare il padrone. C'est la vie. C'è
una sola cosa che diventa sempre più
certezza: sono convinto che siamo robot modificati geneticamente da
qualcuno (alieni, dio o altro) per servire il padrone di turno. Tra
pochi anni pochi eletti ricconi saranno in grado di vivere in eterno
ed allora ci sarà un "riequilibrio" delle risorse. Non
serviranno più tutti questi schiavi. Saranno tutti ammazzati.
L'ingegneria genetica sarà il prossimo
scoop tecnologico che cambierà il mondo. Come la ruota, il telefono,
l'elettricità, il computer, etc.. Questo è solo un periodo di
cambiamento.
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