giovedì 11 maggio 2023

La democrazia non è altro che una dittatura mascherata


Testo di Giovanni Palma

Quanto sono d'accordo su ogni singola parola! Ma al di là della carne arrostita o dell'obbedienza cieca o dei concetti di patria, onore etc. (Tutti inculcati dai padroni ai servi) trovo che non ci sia differenza, nel mondo in genere, tra dittatura e democrazia. La dittatura è il potere di uno. La democrazia è il potere di un gruppo di più padroni (oligarchie) che fanno finta di litigare per fare il bene del popolo. Non esiste democrazia. La democrazia è un'invenzione per controllare il popolo ma è essa stessa una dittatura. In sostanza si potrebbe dire che 'dittatura' è fare il contrario dell'interesse collettivo per l'interesse di uno o di una ristretta oligarchia. Agli schiavi hanno insegnato che quando il boia ti taglia la testa devi dargli una bella mancia, poi ringraziare e fare l'applauso.

18 commenti:

  1. Qui stiamo esagerando: davvero non c'è nessuna differenza tra vivere in una democrazia (anche solo formale) ed una dittatura ?
    La differenza esiste e può essere così sintetizzata: nella dittatura ti controllano col manganello, con la violenza fisica, mentre in democrazia si accontentano della propaganda.
    Ed io preferisco la seconda, tutta la vita.



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    1. Con la dittatura il nemico è chiaramente visibile e lo si può combattere, quasi sempre perdendo, mentre con la democrazia non c'è un nemico visibile, non lo si può combattere, ma i risultati, sul piano del benessere psico-fisico dell'individuo, sono gli stessi.

      Entrambe, per rapportarsi con il cittadino, usano la coercizione, le minacce, il ricatto, le repressione, lo sfruttamento. Entrambe spaventano il popolo per renderlo malleabile e dominarlo.

      Per me sono bocciate tutte e due. Ma non saprei cosa proporre in alternativa.

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    2. = i risultati, sul piano del benessere psico-fisico dell'individuo, sono gli stessi. =

      Scusa Free, ma non posso accettare questa tua affermazione.
      Nelle democrazie si vive, oggettivamente, meglio che nelle dittature.

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    3. Sì, devo ammettere che hai ragione.

      Ma non vale per me, io non faccio testo. Per me tutte le divise sono sbirri, emanazione di un potere diabolico.

      Tuttavia, si può vivere bene anche sotto le dittature, basta non mettersi contro il regime e obbedire sempre. Finché non è scoppiata la guerra, cioè fino al 1939, i tedeschi erano felici con il nazionalsocialismo.

      Idem si può dire con Mussolini, fino al 1940.

      Ripeto: basta conformarsi e, sia la dittatura che la democrazia, ti lasciano in pace.

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    4. Vero, anche li basta adattarsi un poco.
      Però con le dittature in genere c'è meno ricchezza e più rischio di arbitrio spicciolo.

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  2. Nell'antica Atene, ai tempi della tanto decantata Agorà, votava circa il 10 per cento degli abitanti della polis, o città stato. Quale democrazia, di grazia? Meglio oligarchia, magari?

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    1. Probabilmente, quei nobili aristocratici del 10 %, eletti secondo il metodo democratico, se incontravano un villico, potevano dirgli, spocchiosamente: "Lei non sa chi sono io!".

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    2. Non sono assolutamente d'accordo con lumen
      Avete passato 3 anni da incubo con la vostra democrazia e ancora la difendete ?
      E' irrispettoso dire che la democrazia e'meglio della dittatura
      sopratutto per i morti suicidi e i morti in ospedale dimenticati e trattati come si fa con i cani buttati in Po' nei sacchi di plastica e trasportati dalla corrente
      Stessa malvagità di esecuzione
      Stessi registi
      Lei lumen ha la memoria corta
      Se lei e' un privilegiato non deve far finta di non vedere quello che le accade intorno


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    3. Charles Bukowsky diceva: "La differenza tra democrazia e dittatura è che con la dittatura non c'è bisogno di perdere tempo ad andare a votare".

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  3. @ SED

    Io, un privilegiato non lo sono di sicuro (questa mi mancava...).
    Però pur essendo consapevole che si può vivere meglio a livello sociale, penso che si possa vivere anche molto peggio.
    Certo, la mia percezione può essere incompleta, perchè non ho mai vissuto sotto una dittatura, e quindi non posso fare un confronto personale.
    Ma non farei il cambio con chi ci vive.

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    1. I miei zii della linea materna andarono a lavorare in Argentina, facendo fortuna. Quando tornavano in Italia per le vacanze, mi raccontavano che di notte sentivano gli spari e al mattino trovavano i cadaveri sul marciapiede. I quali, di tanti che ce n'erano in tutta la città, venivano chiamati "Il prezzemolo".

      A quei poveri ragazzi veniva messo in mano un pennello e un secchio di vernice e gli si intimava di cominciare a scrivere sui muri. Dopo di che, partiva la raffica di mitra. Nella schiena.


      In effetti, nemmeno io vorrei vivere in una società del genere.

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    2. Guardi che Hitler porto' il popolo tedesco a dei livelli di benessere che tutti i paesi del mondo guardavano alla Germania come un esempio alternativo( riuscito ) rispetto al capitalismo Americano ebraico che in America nella famosa crisi del 29 rovino milioni di americani
      i banchieri ebrei fecero il possibile per distruggere tutto il lavoro fatto dalla Germania
      E ci riuscirono !
      Ripeto i libri di scuola che ho visionato
      Degli istituti li dico in ordine
      ragioneria
      Geometra
      magistrali
      Bus
      Ipsia
      Istituto tecnico agrario
      Omettono praticamente tutto
      Li capisco ma da italiano adulto quando ho saputo la verità mi sono sentito tradito
      Una delle più grosse delusioni della mia vita
      Sapere che il mio paese mi ha mentito e tenuto all'oscuro sui nasoni
      E*stata una delusione come lo scudetto rubato dalla Juve nei confronti dell' inter di Ronaldo
      Per fortuna che poi l'anno dopo sono andati in B quei gobbi ebrei maledetti


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    3. Citazione:

      "i banchieri ebrei fecero il possibile per distruggere tutto il lavoro fatto dalla Germania"



      Non vorrei sbagliarmi, ma furono i banchieri ebrei, tra le due guerre, a fare prestiti alla Germania affinché potesse risollevarsi e diventare florida economicamente.

      Lei è più informato di me. Mi dica se è vero o no.

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    4. Mi scusi ma se lo sanno anche i puttanieri bresciani di pattaya che me la menavano di continuo
      la storia dell'inflazione
      La tiravano fuori sempre l'esempio della carriola di marchi che ci volevano per comprare un tozzo di pane nella Germania di weimer
      la repubblica di weimer era il governo della Germania tra le 2 guerre
      E lei esperto complottista fiore all'occhiello dell*antisemitismo italiano non lo sa che l'iperinflazione della repubblica di weimer era una famosa catastrofe socio-politica creata dai banchieri ebrei per tenere la Germania allo stremo con 6 milioni di disoccupati più altri morti di fame disperati

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    5. Non posso sapere tutto, ma comunque non accetto di essere definito..."fiore all'occhiello dell'antisemitismo italiano".

      Mi sta prendendo in giro, immagino.

      Comunque, la foto della carriola piena di marchi l'ho vista anch'io.

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    6. Era un dato di fatto
      Non vedo il perché negarlo. visto che e'finito su Rai 3 lei e non un altro sito
      Si vede che il suo sito ha colpito nel segno i nostri padroni
      Altrimenti avrebbero mostrato altri bolg invece del Suo
      Io ne andrei fiero

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    7. Se la cosa mi avesse portato soldi, allora avrei un motivo per andarne fiero, ma mi ha portato solo un simpatico rompiballe come lei!

      :-)

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  4. Ringrazio Free per il suo contributo personal / famigliare.
    Io sarò anche un minimalista, ma parto dal presupposto che contro la propaganda, una persona intelligente può sempre difendersi, mentre contro la violenza fisica non c'è scampo.

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