giovedì 11 maggio 2023

Viviamo in una società di mercanti e servi


Fonte: Pier Paolo Pasolini, Eretico & Corsaro

Da un’intervista rilasciata da Pasolini nel 1975 sul set di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Questa intervista anticipa e spiega le tematiche del film "Salò o le 120 giornate di Sodoma", potente metafora sull'anarchia del potere. Il film fu censurato, ritenuto inguardabile, frutto di una mente perversa, oltre che essere bollato come pornografico. Un testamento il suo, oscuro presagio di un presente futuro che sta facendo i conti con la vera pornografia, quella di una comunicazione distorta, di un abbassamento pauroso della cultura, del proliferare di mercanti e servi.



[...] Sono caduti dei valori, e sono stati sostituiti con altri valori. Sono caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti da altri modelli di comportamento. Questa sostituzione non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono stati imposti dal nuovo potere consumistico, cioè la nostra industria italiana pluri-nazionale e anche quella nazionale degli industrialotti, voleva che gli italiani consumassero in un certo modo, un certo tipo di merce, e per consumarlo dovevano realizzare un nuovo modello umano. Il regime è un regime democratico, però quella acculturazione, quella omologazione che il fascismo non è riuscito assolutamente ad ottenere, il potere di oggi, cioè il potere della civiltà dei consumi, invece riesce ad ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà particolari. E questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che noi non ce ne siamo resi conto. E’ avvenuto tutto in questi ultimi anni. E stato una specie di incubo, in cui abbiamo visto attorno a noi l’Italia distruggersi e sparire. Adesso risvegliandoci, forse, da questo incubo, e guardandoci intorno, ci accorgiamo che non c’è più niente da fare.

12 commenti:

  1. Quali erano i veri modelli comportamentali, i reali valori del Pierpaolo? Rimorchiare prostituti imberbi, ragazzini dodicenni alla stazione, sventurati figli del popolo magari costretti a vendersi loro malgrado? Non bastavano al Pierpaolo quello stuolo di omosessuali aspiranti attori, con i quali conviveva nella borgata? Se fosse stato, il furbacchione, di destra, come lo avrebbero catalogato? Spiace per la sua fine cruenta, forse ascrivibile ad esagerate richieste che fecero sclerare il ragazzo di turno? Una semplice rapina finita male? Un complotto come si va dicendo da un po'? Esagerazioni, a mio parere.

    Il vangelo secondo Matteo, che il nostro ci propino' nostro malgrado, non era molto tenero con chi dava scandalo, in senso lato, ai fanciulli. O no?

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    1. Pasolini un giorno disse, non so in quale occasione: "Lasciatemi vivere le mie contraddizioni".

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  2. Forse qualcuno ignora che Pasolini fu cacciato dal PCI per la sua omosessualità.
    Noi non sappiamo quanti tormenti gli abbiano causato le sue "contraddizioni", e dare giudizi lapidari è superficiale e troppo comodo. Lui fu ucciso perché aveva osato scrivere sul Corriere "Io so, ma non ho le prove", ed anche perché aveva indagato sul mondo torbido del petrolio, come il titolo del suo ultimo romanzo.
    L'ho conosciuto al Liceo, in occasione della proiezione del suo film Il Vangelo Secondo Matteo. Sì, un tempo si svolgevano anche queste attività nelle scuole italiane, anche se sembra fantascienza.
    Mi è sembrato un uomo gentile, umile e molto generoso.
    Il ragazzetto di borgata fu ricattato per ottenere la sua confessione, ma non c'entrava nulla.
    Pasolini era cento anni avanti a tutti nel comprendere la deriva che aveva assunto la nostra società capitalistica, e per questo dava fastidio a molti.
    Ho anche letto il suo Canzoniere, le poesie in friulano.
    Una di quelle follie come solo a diciassette anni si possono fare.

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  3. Pasolini non fu espulso dal PCI perché omosessuale.

    Fu espulso perché fu colto in flagrante, in terra friulana, lui, ignudo comeun verme, a far porcate con bimbetti in tenera età.

    Intellettuale tormentato....
    Tormentato dalla costante voglia di "carne" fresca, di sesso maschile, e l'età non conta...

    Intellettuale, poeta : rutti, scorregge, deretani, falli, vulve di vecchie baldracche,escrementi latrine, Gesù cristi schizzati, apostoli distratti....

    Non fece nomi,, solo allusioni, figuriamoci il potere come tremava...

    Frequentava un brutto ambiente, magari lo hanno veramente accoppato i ragazzi di vita... Qualche sgarro, promessa non mantenuta. Sembra la sua alfa GT facesse gola ai balordi.

    Basta così anche perché vittima ed assassino "presunto" non sono più qui presenti. Senza rimpianti, da parte mia.


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    1. Citazione:

      "a far porcate con bimbetti in tenera età"


      A me risulta che fossero ragazzi adolescenti, poiché lui era professore delle medie.

      E anzi, mi viene il sospetto che la Sinistra lo abbia espulso per indegnità, ma la Destra lo abbia calunniato in quanto comunista.

      Ci sarebbe insomma, anche in questo caso, un po' di propaganda.


      Nessuna delle due ipotesi può essere scartata sui responsabili della sua morte: i "ragazzi di vita", o i sicari della Massoneria deviata.

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    2. Stavolta sottoscrivo tutto quello scritto da Mauro b
      Bravo !
      Efebofilia si chiama la malattia di Pasolini
      Che e'poi quella che aveva pure l'ebreo Mario Mieli noto Culattone pure pedofilo (ammesso da lui stesso)
      Ma in questa Italia democratica questa gente viene dipinta come intellettuale... Si di sti caXXi

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    3. Il fatto che una persona abbia un orientamento sessuale diverso dalla norma, non le impedisce di diventare un erudito, categoria da me molto apprezzata.

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  4. Il film "Salò o le 120 giornate di Sodoma", al di là delle implicazioni artistiche, vere o presunte, è risultato per il sottoscritto un film disturbante.

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    1. Ero intorno ai vent'anni e quando uscii dal cinematografo, ero talmente scosso che i miei amici se ne accorsero e si misero a ridere.

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    2. Ho provato a vederlo quel filmaccio per pervertiti pedofili
      Ci ho provato per un paio di volte
      Niente !
      Non ci riesco
      Dopo 10 minuti mi vien voglia di stringere la mano fraternamente a chi ha fatto fuori quell'essere immondo che chiamano intellettuale

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    3. Da Wikipedia:

      "Arrivò nelle sale italiane il 10 gennaio 1976[8] e scatenò proteste vigorose e lunghe persecuzioni giudiziarie: il produttore Alberto Grimaldi subì processi per oscenità e corruzione di minori e nel 1976 fu decretato il sequestro della pellicola, che scomparve dagli schermi prima di essere rimessa in circolazione nel 1978".

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