giovedì 18 maggio 2023

Sapere o non sapere: questo è il dilemma!


Testo di Donato Concilio

Sapere e non sapere. Tutti gli uomini per natura aspirano al sapere. Il bisogno di conoscenza è connaturato all'essere umano, che fin dalla tenera infanzia si interroga sul perché delle cose che lo circondano. Ma nella Bibbia leggiamo: “Chi accresce il sapere, aumenta il dolore”. (Ecclesiaste, 1, 18)  Più precisamente: 17 “Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento”, 18 “perché molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore”. Sembra esserci una evidente antinomia tra l'affermazione di Aristotele e quanto invece leggiamo nella Bibbia. In verità la contraddizione è solo apparente, non sostanziale, perché la conoscenza scientifica ci consente di avere una fondata certezza dei fenomeni naturali e della struttura cosmica del mondo in cui viviamo, che, inevitabilmente, di riflesso investe anche l'esistenza umana. L'uomo scopre così la propria limitatezza, la sua fragilità, l'impotenza nella sua vita a fronteggiare tante cose che non dipendono da noi e di fronte alle quali non possiamo fare niente. E, quando ci si scopre impotenti, è inevitabile soffrire. Più conosciamo, più soffriamo, perché siamo obbligati a riconoscere ad accettare i nostri limiti.



È difficile dissentire dall'antica giustificazione della stampa libera: "L'America ha il diritto di sapere". Sembra quasi una cattiveria chiedere, ingenuamente, "L'America ha il diritto di sapere cosa, per favore? Scienza? Matematica? Economia? Lingue straniere?". Nessuna di quelle cose, naturalmente. Infatti, si potrebbe a buon diritto supporre che il comune sentire sia questo, che gli americani stanno molto meglio senza quelle noiose robacce. C'è un culto dell'ignoranza negli Stati Uniti, e c'è sempre stato. Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza". Isaac Asimov
Pubblicato, il 21 Gennaio1980, dalla rivista statunitense Neewsweek, nella rubrica "Il mio turno".

6 commenti:

  1. Sono i soliti sofismi dei figli del diavolo
    (La prosopopea ebraica di qualche nasone ebreo pagato dal Ghetto )

    Domanda :
    vi siete mai chiesti perché ogni film ha sempre degli omicidi dei morti dei cadaveri etc ?
    Tutti i film
    Non ce ne sta uno senza morti
    Io lo so...

    Se tutti fossimo lettori della bibbia non dico di tutta la bibbia ma almeno di qualche rigo...
    allora tutti saprebbero le parole di Gesu" Satana ha sete di omicidi "
    e chi sono i figli di Satana che controllano tutti i media
    GLI EBREI
    Ma il popolino dorme
    vive di pornocrazia senza nemmeno sapere di essere al mondo
    Popoli del genere li puoi sfottere e sfottere a piacere
    Oggi mentre facevo un bagnetto pensavo alle vostre stazioni
    che sembrano il Burkina Faso
    Che vergogna e la boldrini gira ancora a piede libero dopo tutti i disastri che ha fatto
    Facendovi entrare tutta la Feccia D'Africa
    Poveri noi



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    Risposte
    1. Se ripete all'infinito sempre lo stesso ritornello, finirà per nauseare i lettori di questo blog.

      Spero che non sia questo il suo scopo, ma che si tratti solo di una sua malattia mentale di tipo ossessivo compulsivo.


      E poi, non in tutti i film ci sono i morti. Esistono anche i film commedia.

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    2. A parte che siamo solo io lei e i puffi che ci ascoltano
      Ma poi Lo sa perché l'ho detto perché stavo guardando
      Provaci ancora prof
      Linda e il brigadiere
      Montalbano etc etc etc etc
      Tutta robaccia da minorati mentali
      Solo un demente non può riconoscere il marcho di Fabrica kosher
      L'alternativa all'omicidio in quei telefilm e'il furto
      la rapina
      Il malloppo
      I soldi estrorti
      Il lusso sfrontato amorale
      Insomma tutto l'
      Inventario del teatro ebraico
      Ma ripeto la gente dorme
      e quando non dorme non capisce niente tuttalpiu pensa alla pensione allo stomaco e alla copula

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    3. Lei ha una buona parlantina.

      Voglio essere sincero.


      Sto aspettando di cancellarle qualche commento con la causale: "Ripetitivo", ma lei riesce sempre ad introdurre qualche elemento di novità in argomenti triti e ritriti, impedendomi così di cancellarle il commento.

      Perché le dico questo?

      Perché vorrei che la smettesse, almeno per un po', di ripetere sempre gli stessi temi antisemiti.

      Ci dia un po' di pace!

      Ci faccia respirare!

      Parli delle sue avventure. Parli di animali, possibilmente senza raccontarmi come se li mangia.

      Lasci stare, per un po', Fiano, Segre e altri odiosissimi personaggi.

      La prego!

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  2. Consiglio la visione del film "I tartassati", con Totò ed Aldo Fabrizi. Puro divertimento, zero morti.

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