domenica 28 maggio 2023

Non è la famosa cantaride!


Le cucine sono luoghi pericolosi e non soltanto per la presenza di coltelli e altre armi improprie, ma, a seconda delle dimensioni, vi si può rimanere schiacciati. Ieri sera, mentre mi accingevo a lavare i piatti, ne ho spostato uno e, sotto, c’era questo coleottero. In qualche modo, indipendente dalla mia volontà, devo averlo schiacciato, perché si mostrava ferito e, guardandolo di vicino, aveva materiale organico che gli fuoriusciva dal ventre. Ho interrotto ciò che stavo facendo e l’ho portato al piano di sopra, in laboratorio. Fotografandolo con l’App Google Lens, è saltato fuori che si tratta di un Phymatodes testaceus, appartenente alla famiglia cerambicidi. Ma attenzione, qui in passato c’è stato un clamoroso errore di classificazione, dovuto alla somiglianza fra le due specie. Quella che tradizionalmente e popolarmente viene chiamata cantaride, o anche “mosca spagnola”, in realtà è un meloide, che non ha niente a che fare con la famiglia cerambicidi. Quella famosa è stata un afrodisiaco nei secoli passati, un antesignano del Viagra, quando la medicina faceva solo i primi passi, e permetteva di raggiungere lo scopo per il quale i meloidi macinati, detti “Brodo di cantaridi”, venivano assunti dagli uomini di una certa età, ma poi ci si accorgeva che l’erezione non passava e cominciavano i dolori. Il mio traumatizzato coleottero non c’entra con questo fenomeno. L’ho messo in una vaschetta, l’ho fotografato e osservato per un po’. Muoveva ritmicamente le zampe posteriori, mentre il suo corpo stava fermo. Ho pensato: “Questo non arriva a domani!”. E invece, stamattina non c’era più. Era andato oltre l’orlo della vaschetta, trovandovi rifugio al di sotto. Aveva dimostrato di possedere una grande resilienza. Poiché era ancora vivo, si è meritato la libertà e l’ho liberato in giardino, "refugium peccatorum", in mezzo ai fili d’erba. Sopravviverà? Chi lo sa! Io glielo auguro e penso a quale altro insetto, prossimamente, mi ritroverò in cucina, luogo pericolosissimo.

8 commenti:

  1. Citazione:

    "Prima della monta"


    Lei parla come Adolfo Celi nel film "Amici miei", quando si trattava del caso della figlia di Mascetti...ingravidata.


    Comunque, gli scorpioni li ho visti in vendita anche nel quartiere cinese di Antananarivo.

    Io mi limito a filmarli.

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  2. Digitate Osservatore Politico, la raccolta di OP, in pdf con la lista dei Prelati massoni, massoncini, massoncioni. Pecorelli fu ucciso, fatto uccidere per questo, mandante Giulio Andreotti, per alcuni figlio "segreto" di Pio dodici...

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  3. Quanto sopra a propisito di scarafaggi, scusandomi con gli scorpioni...

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  4. Lo avevo promesso, minacciato, al Sed, se continuava con le fregnacce massoniche, lo sapeva e mo' vediamo la sua abilità di mirror's climber, arrampicatore sugli specchi...

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  5. Anche il giardino è un luogo che mette in pericolo alcune creature, io devo uscire di sera con la torcia per non schiacciare le chiocciole, se si frantuma la loro casa muoiono, e io lo evito, purtroppo hanno un colore che a volte si mimetizza con delle foglie cadute e secche, e nonostante la torcia sento a fare crack....quando piove o è bagnato, poi, ne vengono fuori a palate, saranno felici i ricci.
    Anima

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    1. Non vado mai in giardino di notte, ma anche di giorno a volte mi capita, specie se esco senza gli occhiali, di schiacciarne qualcuna.

      L'anno scorso ho combattuto un'epica battaglia contro chiocciole e lumache e alla fine hanno vinto loro.

      Non le uccidevo ma le raccoglievo in un barattolo e le portavo lontano.

      In pratica, le deportavo. Ma era una fatica di Sisifo.

      Quest'anno ho rinunciato all'orto proprio per evitare tutto quello spreco di energie. Ciò non di meno, le chiocciole e le lumache mi hanno mangiato tutti i germogli di zucca e anche qualche fusto di cipolla.

      Poco danno.

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