lunedì 15 maggio 2023

La vita prodigiosa dei pipistrelli


Testo di Davide Rufino

Non si attaccano ai capelli, non succhiano il sangue, non sono brutti, né cattivi, né aggressivi. Eppure, nel XXI secolo inoltrato, c'è ancora chi prova terrore o disgusto per questi esseri stupefacenti. Eppure, basterebbe solo sapere e conoscere, per capire e andare oltre la cortina di ignoranza. Dopo i roditori, i chirotteri sono l'ordine più numeroso di mammiferi. La loro storia evolutiva é unica quanto sorprendente, basti pensare che sono gli unici mammiferi capaci di volo attivo. Per dominare i cieli hanno sviluppato un'opera ingegneristica pressoché perfetta, una membrana di pelle elastica e vascolarizzata, detta patagio, sorretta dalle ossa di metacarpi e falangi. Dopotutto, lo racconta bene il nome del loro ordine: Chiroptera, letteralmente "mani alate". Ma i superpoteri dei pipistrelli non si fermano qui: hanno un udito finissimo, sono in grado di emettere ultrasuoni -non udibili dalle nostre misere orecchiucole da quattro soldi- e di usarli per orientarsi nel buio, occupano un'infinità di nicchie e di habitat, hanno vite sorprendenti e avventurose, legami sociali e una moltitudine di spettri alimentari. Convertitori di biomassa, portentosi predatori di insetti, bioindicatori e persino impollinatori. Pensateci due volte prima di definirli in modi poco lusinghieri: non meritano di vivere solo perché si pappano le zanzare -sollevandoci da un "fastidio"- ma in quanto vite prodigiose.

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