I rospi del lago di Lugano

“I maschi innamorati dentro ai bar”, cantava Gianna Nannini nel 1987. I rospi maschi innamorati non vanno nei bar, ma nell’acqua dolce e, come con le femmine gli basta che respirino, e che siano belle grosse, così con l’acqua basta che sia ferma e può essere di lago, di palude, di acquitrino, di pantano o anche di fiume a corso lento. Allora, se non vanno nei bar, questi nel secchio come ci sono arrivati? Semplice, qualcuno ce li ha messi! Sono stati gli animalisti svizzeri, della Svizzera italiana e l’acqua è quella del lago di Lugano. I rospi, innamorati o meno che siano, non sanno dell’esistenza di strade asfaltate e di macchine, perciò, pur di soddisfare l’istinto riproduttivo, vanno incontro a pericoli imprevisti. Per difendersi dalle volpi, gli bastano le ghiandole del veleno che hanno sulla schiena, ma le volpi si sono evolute insieme ai rospi e ci hanno messo, entrambe le specie, milioni d’anni, mentre le macchine sono un evento recente, in un’ottica evoluzionistica. Forse, salvo prossima estinzione, fra milioni d’anni i rospi sapranno difendersi anche dalle auto, ma è più probabile che fra milioni d’anni, i rospi ci saranno ancora, ma i guidatori della macchine no. Intanto, una ventina di Bufo bufo, sono stati traghettati, ieri sera, dal pendio a monte direttamente nell’acqua, attraversando comodamente dentro il secchio la strada circumlacuale. Dio benedica gli animalisti, anime buone, compresa la mia morosa che mi ha mandato il video! E se gli automobilisti imparassero ad andare piano, in questo periodo di migrazioni degli anuri, guardando bene la strada? Sarebbe l’ideale, sarebbe un grande passo evolutivo per l’umanità, come direbbe Neil Armstrong.