mercoledì 5 luglio 2023

Due fratellini alla scoperta del mondo



Mi è già successo di noriuscire più a trovare la fototrappola e in tali circostanze m’assale la paura che mi sia stata rubata. Per ovviare a tale increscioso inconveniente, ho preso l’abitudine, laddove la boscaglia è più fitta, di legare agli alberi dei nastri colorati, a mo’ di segnale. Nei brandelli di bosco planiziale in cui dovrebbero esserci i tassi, che mancano nella mia collezione di filmati naturalistici, il 2 luglio scorso ho posizionato la fototrappola ad un’altezza di mezzo metro, usando come esca del pane e due mele tagliate a metà. Per essere sicuro di ritrovare il sentiero che conduceva alla fototrappola, non avendo con me i nastrini rossi che uso di solito, ho legato ad un albero un fazzoletto di tela bianco che avevo nello zainetto, ma non in prima fila, bensì un po’ arretrato, in seconda fila, perché non si vedesse dalla capezzagna. Tuttavia, il 4 luglio, tornato sul posto dopo solo due giorni, il fazzoletto non c’era più, ma per fortuna, il giorno del posizionamento, per maggiore sicurezza, ho fatto anche la foto dell’accesso al sentiero. Detto per inciso, quando sono andato a recuperare la macchina fotografica, a poca distanza c’era un contadino che stava lavorando. 


La fototrappola era al suo posto. Il pane era sparito e le mezze mele erano state spostate. Poiché il fazzoletto era stato tolto, la qual cosa avrebbe potuto destare qualche sospetto in chi lo aveva asportato, ho deciso di portar via la fototrappola, anziché limitarmi a cambiare la “memory card”. Di brandelli di bosco planiziale, in quella zona, ce ne sono altri e, sempre sperando di filmare i tassi, al prossimo giro la metterò in un posto diverso. La bellezza di questi tre minuti di video consiste nel fatto che per la prima volta ho ripreso due volpacchiotti insieme, due fratelli, che presumo abbiano due o tre mesi, essendo nati nella primavera scorsa. Ovviamente, nei paraggi ci deve essere anche la madre, e così pure la tana dove sono stati partoriti, ma l’abilità degli animali selvatici, che non finirà mai di stupirmi, è proprio quella di passare inosservati, loro e le loro dimore. A parte quelle delle nutrie e delle arvicole, in vita mia non ho mai trovato tane di mammiferi. Dio benedica le fototrappole!


Nessun commento:

Posta un commento