Fonte: Giornale di Sicilia
PALERMO.
Attaccare l'Italia e l'Europa con dei missili: è il proposito,
comunque non di immediata attuazione, messo nero su bianco in una
sorta di documento programmatico dell'Isis, dal titolo «The Islamic
State 2015», che circola sulla rete ed è all'attenzione degli
organismi di intelligence. Il documento, di un centinaio di pagine -
come scrive il sito Wikilao, che pubblica anche alcune delle immagini
allegate al testo, compresa una mappa dell'Europa con l'Italia e Roma
cerchiate in rosso - è scritto per lo più in un inglese non
perfetto ed è ritenuto dagli analisti che lo hanno esaminato «di
chiaro stampo propagandistico». Nella cartina
le frecce sono rivolte in particolare contro Palermo e contro la
Sicilia. Si presume sia stato concepito prevalentemente «per
popolare il sedicente Stato islamico di nuovi combattenti» ed
infatti contiene, tra l'altro, «le istruzioni per raggiungere i
campi di combattimento dello scacchiere siro-iracheno». È nelle
pagine conclusive del documento - scrive il sito - che si prefigura
un attacco all'Europa, una volta sconfitti «i persiani iraniani»
(riferimento agli sciiti).
«I tiranni
del Maghreb islamico saranno battuti per il 2020» e «i mujaheddin
tunisini, libici» e di altre località
«si impossesseranno degli arsenali di quei dittatori», delle loro
basi e dei loro razzi a lunga gittata. «Ansar al Sharia in Libia e
Al Qaeda nel Maghreb Islamico cominceranno a sparare missili verso il
cuore dell'Europa, come vendetta per quanto patito dai loro fratelli
in Siria». Il documento, in particolare, prospetta un attacco da tre
fronti con «l'accerchiamento dell'Europa» e la sua «cattura» da
parte del «Califfato Islamico Globale»: «da ovest (Spagna), dal
centro (Italia, Roma) e da est (Turchia, Costantinopoli/Istanbul)»,
come si legge nella didascalia della piantina. «Se Al Qaeda nel
Maghreb Islamico lanciasse missili dalla costa tunisina verso
l'Italia la potrebbero raggiungere», si legge. E nel conflitto
immaginato dal testo attribuito all'Isis arriverà anche il momento
dell'ingresso di truppe di terra in Italia «per appoggiare i
musulmani oppressi d'Europa». Uno scenario di guerra «irrealistico»,
secondo fonti di intelligence, anche se è preceduto da
considerazioni precise e fattuali che lo rendono meno fantasioso.
«Sappiamo che Ansar Bayt al-Maqdis nel Sinai (adesso parte dello
Stato Islamico) ha contrabbandato missili con Hamas in Palestina
qualche anno fa. Quindi - si legge nel documento - avranno dei canali
per entrare in possesso di altri missili e per farli consegnare ad
altri gruppi armati islamici. Sappiamo che anche Ansar al Sharia, a
Bengasi, in Libia, ha preso dei razzi» dagli arsenali di Gheddafi.
«La Tunisia è giusto accanto alla Libia e Al Qaeda nel Maghreb
Islamico ha una sua presenza lì. Quando il confine tra Libia e
Tunisia sarà crollato ci potrà essere una condivisione di missili».
Wikilao ???? ... ah ah ah ... eh certo che nella rete è più difficle trovare la vera fonte di chi divulga certi proclami ... ah , bei tempi quando giravano volantini o comunicati nelle sedi dei giornali , almeno lì si poteva risalire alla tipografia. No , perchè se così fosse scommetto che sarebbe dalle parti di Tel Aviv o zone limitrofe , oppure , mi voglio rovinare , in un sottoscala della Cia.
RispondiEliminaNon sanno più cosa inventare per farci ridere.
RispondiEliminaI giornalisti dei telegiornali hanno usato un tono serio e preoccupato nel dare la notizia.
RispondiElimina