Fonte: All4animals
È stato formalmente
autorizzato lo sterminio dei canguri in Australia. L’animale
simbolo del Paese diventa dunque ufficialmente preda nel mirino dei
cacciatori. Il progetto varato dal governo australiano è addirittura
quinquennale e prevede di abbattere i capi e destinarli, per la
maggior parte, all’Unione Europea. Il ministro della Sostenibilità
e dell’Ambiente australiano, Tony Burke, ha infatti avvallato il
NSW Kangaroo Harvest Management Plan per il quale verranno impiegati
migliaia di cacciatori che avranno il compito di sterminare i
marsupiali. Gli inevitabili bla bla bla del governo australiano
includono la specifica che il piano sarà “economicamente
sostenibile” perché “crea nuovi posti di lavoro” e gli
abbattimenti “rigidamente regolamentati” e, parte più assurda,
“operati nel pieno rispetto degli animali e della natura” (sic).
Come a dire: ti ammazzo, però con tanto, tanto rispetto.
La comunità
animalista internazionale è sdegnata. Animal Liberation ha promosso
petizioni e ricorsi al Tribunale Civile e Amministrativo, ma non è
la sola a protestare. Contro l’abbattimento dei canguri si
schierano anche ecologisti e zoologi e persino la comunità aborigena
australiana, la Australian Alliance for Native Animal Survival, che
da sempre convive con rispetto con gli animali. Da parte sua, una
sfilza di esposti. Va in ogni caso specificato che gli australiani
abbattono già i canguri, la cui carne è utilizzata in svariate
ricette tradizionali. Certo, mai s’era visto un piano di sterminio
così massivo. La motivazione, si mormora, è la pelle di questi
animali, che viene utilizzata per molti articoli sportivi e da brand
di fama internazionale (riconoscete la pelle di canguro dalla
dicitura RTK oppure K Leather”. Un esempio di applicazione? Gli
scarpini da calcio professionale. Non importa che non sia
impermeabile e che si deteriori in fretta: la pelle di canguro è
così “morbida e avvolgente” che per un gioco non si può proprio
farne a meno, a quanto pare.
Inutile dire che, come tutti i prodotti
di derivazione animale, può essere sostituita da sintetici
addirittura più validi. Un dettaglio particolare sta disgustando il
mondo, e riguarda la modalità di uccisione dei cuccioli. I piccoli
canguri vengono infatti strappati dal marsupio e ammazzati
calpestandone la testa. Gli adulti che invece sopravvivono alle
fucilate vengono agganciati per le zampe e lasciati agonizzare fino
alla morte a bordo dei camion. Non sono dicerie, ma il risultato
dell’indagine effettuata proprio da Animal Liberation e
concretizzatasi in un’inchiesta intitolata A Shot In The Dark. Nel
solo 2011 sono stati 400 mila i canguri massacrati in Australia.
Grazie all’obbrobrioso piano di sterminio promosso dal governo
questi numeri aumenteranno esponenzialmente, arrivando a toccare,
quest’anno, i 3 milioni di esemplari uccisi tra canguri rossi e
canguri grigi. Un sito che tratta l’argomento è Stop Kangaroo
Killing, che prevede anche una petizione.
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