Testo di Marcello Foa
Quando si dice il
caso. La scorsa settimana ho comprato « L’Obs », grande
settimanale francese, attratto dal titolo di copertina: Rivelazioni,
come hanno preparato gli attentati,
riferita ovviamente alla strage nella redazione di Charlie Hebdo e al
sequestro nel supermercato Cacher. Bell’articolo,
intenso, ricostruisce, attingendo a fonti giudiziarie e di polizia, i
12 giorni che hanno preceduto gli attentati di Parigi. In realtà
quasi tutto l’articolo è dedicato a Amedy Coulibaly (in foto), mentre i
riferimenti ai fratelli Kouachi sono limitati a poche righe, eppure
sono, giornalisticamente, le più interessanti. Un passaggio in
particolare. Lo traduco tale quale.
“A
Reims le giornate sono lunghe e monotone per Said Kouachi (qui a sinistra). Il
fratello cadetto di Cherif, 34, anni, non lavora. Non sa fare nemmeno
i lavoretti di casa. “Non sapeva stringere nemmeno una vite”,
testimonia uno dei suoi cognati, che non si ricorda di aver avuto con lui
nemmeno una discussione. D’altronde, non gli si conoscevano amici.
Il futuro killer di Charlie Hebdo si sposta poco. Una malattia degli
occhi gli impedisce di superare l’esame di guida: senza occhiali,
non vede niente a meno di un metro. Durante la giornata prega, va in
moschea, si occupa di suo figlio e di sua moglie, handicappata”.
Mi fermo. Rileggo. Sì,
ho letto bene.
L’uomo mascherato
che abbiamo visto sparare all’impazzata nelle vie attorno a Charlie
Hebdo, urlando “Siamo di Al Qaida e veniamo dallo Yemen”, che ha
giustiziato il poliziotto a terra o comunque si è mosso con estrema
agilità a supporto del fratello, il terrorista che con straordinaria
precisione e freddezza ha ammazzato una dozzina di persone nella
redazione, era un uomo sedentario, straordinariamente impacciato,
diciamola tutta, un imbranato, e soprattutto era quasi orbo, al punto
che le autorità francesi gli negarono la patente anche con l’ausilio
degli occhiali. Non vedeva una mazza,
ma ha dimostrato di essere un cecchino infallibile. Com’è possibile? Io risposte certe non
ne ho ma non posso che aggiungere un altro dubbio alla lista di
quelli che, a distanza di due mesi dal massacro, non sono stati
chiariti.
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